Niente Bastiglia, nessuno molla il sindaco Maschietto

A Fondi nessuna crepa nella maggioranza. Il blitz per reintegrare De Filippis fallisce. Luigi Parisella show in aula. Intanto Maschietto si studia le deleghe e si tiene la sanità.

In un ventre di vacca. Il sindaco di Fondi Beniamino Maschietto è blindato. Niente agguati intorno al suo municipio, nessuna vendetta politica da consumare, solo qualche mugugno ma a viso aperto e nulla di più: il consiglio comunale di questa mattina lo ha mostrato con chiarezza.

Se il capo degli oppositori Luigi Parisella puntava sulle crepe per aprirsi un varco nell’amministrazione comunale ispirata dal senatore Claudio Fazzone, dovrà rivedere le sue strategie. Perché fessure non ce ne sono. Non ora. (Leggi qui Parisella con il grimaldello prova a scardinare il sindaco).

Tutti i punti all’Ordine del Giorno sono passati, senza scossoni e senza sussulti. E chi aveva qualche problema con il sindaco glielo ha detto in faccia, nel pieno dell’Aula: confermando però la lealtà alla maggioranza.

Lettere e pareri, ma invano

Raniero De Filippis

Nessuna crepa nemmeno sul punto principale. Quello che poteva fornire più appigli. E sul quale le minoranze consiliari di Fondi avevano organizzato il primo assalto politico. Il punto è quello che chiedeva di annullare la delibera con cui nella seduta scorsa il dottor Raniero De Filippis è stato dichiarato incompatibile con la carica di Consigliere comunale.

Assalto respinto. Raniero De Filippis resta fuori. La maggioranza, compatta ha detto che alla data del 24 ottobre non aveva i requisiti. Ha ribadito che se ha controllato la casella di posta elettronica sbagliata è faccenda sua; se la Regione gli aveva mandato l’accettazione dell’aspettativa dal 23 ottobre ma lui non se n’è accorto è altrettanto faccenda sua.

Respinta la richiesta di revoca in autotutela: il Comune ritiene di non avere sbagliato e quindi di non dover revocare niente. Respinta la richiesta di chiedere un parere pro veritate ad un insigne amministrativista di Fondi.

La maggioranza ha fatto quadrato ribadendo la propria posizione esternata il 24 ottobre scorso. “De Filippis avrà avuto sicuramente il nulla osta per beneficiare dell’aspettativa gratuita presso la Regione Lazio. Ma ce l’ha comunicata il 26 ottobre, dopo due giorni. Invece avrebbe dovuto renderla nota esclusivamente nel Consiglio del 24 ottobre. Ci dispiace tanto se non l’ha fatto. Alla prossima…”.

L’arringa di Parisella su Pianese

Luigi Parisella

Luigi Parisella ha sollecitato il Consiglio Comunale a chiedere un parere terzo. Perché «Ci aspettavamo un pronunciamento tecnico della nostra avvocatura. Invece alla delibera è allegato un parere di un ottimo dirigente quale Bonaventura Pianese. È vero, guida il settore Urbanistica e ora ha anche la giurisdizione degli Affari generali. Tuttavia, signori, il dottor Pianese è un architetto. Mica un avvocato o amministrativista».

Per la cronaca Bonaventura Pianese si è espresso favorevolmente sulla legittimità procedurale ma negativamente nel merito. Cioè: la procedura seguita dal Comune è corretta, volendo si poteva anche aspettare.

Nessuno si è impressionato quando il capo dell’opposizione Luigi Parisella ha sostenuto che questa querelle potrebbe esporre il comune di Fondi al rischio di un processo per danni. Perché? Ha ricordato che Raniero De Filippis ora potrebbe rivolgersi al Tribunale di Latina per essere reintegrato. E con l’occasione chiedere «i danni, materiali e d’immagine».

La controversia dialettica è finita quando il presidente del consiglio comunale Giulio Mastrobattista ha replicato con un seccato «Basta, non ci lasciamo intimidire da nessuno!».

Luigi Parisella è un attore che ha consumato i palcoscenici della politica. Si diverte a logorare il presidente Mastrobattista, lo fa innervosire. Gli procura diversi sobbalzi sulla sedia quando gli scivola la mascherina e resta con il naso scoperto. Oppure quando sbaglia l’uscita dall’aula e non rispetta il percorso Covid. Sa che non prenderà la Bastiglia ma si è messo intesta di far prendere qualche Maalox a chi sta all’interno.

Il sindaco Beniamino Maschietto tace, si gusta lo spettacolo da dietro la mascherina. Dall’alto dei suoi capelli bianchi lascia che sia il presidente Mastrobattista a governare l’aula. Sò ragazzi e lo sa.

I dolori di Carnevale e Di Manno

Franco Carnevale

La delibera proposta dalle forze di minoranza è stata respinta in blocco dalla maggioranza di centrodestra. Tuttavia non tutti erano presenti.

Assente giustificato dall’inizio della seduta è stato l’ultimo degli eletti di Forza Italia, il consigliere Raffaele Gagliardi.

Presente l’ex assessora all’Ambiente Roberta Muccitelli: ha timbrato regolarmente il cartellino ma dopo un breve lasso di tempo è andata via. Un atteggiamento, plateale, per rimarcare la sua insofferenza per non essere stata riconfermata in Giunta dal sindaco Maschietto? Chissà. Ma il suo abbandono non è passato inosservato. A nessuno.

Sul piano politico ha destato interesse l’intervento, da nessuno richiesto ed invocato, del consigliere di maggioranza Franco Carnevale.

La sua scelta di aderire al gruppo Misto dopo essere stato eletto nella lista del sindaco “Litorale fondano” Carnevale l’aveva anticipata nel consiglio d’insediamento. Ma, dopo “alcune note di stampa”, oggi l’ha voluta motivare.

Giura che il mancato conferimento di un assessorato a lui o ad una persona espressione della sua lista non c’entra nulla. «Il fatto che io non mi sia iscritto al Gruppo di Litorale e sviluppo fondano” è un problema dialettico tra me ed il sindaco Maschietto. Ma la mia lealtà a questa maggioranza non è affatto in discussione. Se dovesse venire meno, si sappia, mi dimetterò direttamente dall’incarico di consigliere comunale. Sereni».

Una dichiarazione fotocopia è arrivata da Sergio Di Manno di Io sì”. Dopo essere stato travolto dall’ennesima valanga di voti inseguiva personalmente l’assessorato all’Ambiente. Assessorato poi attribuito – su richiesta del parlamentare europeo ed ex sindaco Salvatore De Meo – a Fabrizio Macaro. Ma l’infermiere del Policlinico Gemelli ha vestito con successo i panni del garibaldino ubbidiente. Nessuna fuga in avanti, non ci sono i presupposti per attaccare Beniamino Maschietto.

“Le deleghe, sindaco, le deleghe!”

Uno degli interventi in Aula

La maggioranza, dopo il varo della Giunta, ora attende il conferimento da parte di Maschietto di un ‘pacchetto” di deleghe. Ne beneficeranno i consiglieri comunali e, all’occorrenza, professionisti esterni.

L’annuncio del primo cittadino è arrivato dopo i solleciti arrivati dai banchi delle minoranze dei consiglieri Francesco Ciccone, Salvatore Venditti e Luigi Vocella.

«Terrò per me soltanto la Sanità – ha chiarito il sindaco di Fondi –. Ho tardato qualche giorno nell’assegnare le deleghe soltanto per conoscere meglio le professionalità degli uomini e delle donne della mia giunta. Non ci sono mega o mini assessori. Sono tutti parimenti importanti. Le deleghe che non trovate saranno assegnate, in accordo con la mia maggioranza, a singoli consiglieri. Oppure a figure esterne, questo nei prossimi giorni».

E poi le commissioni permanenti. L’aula ne ha istituite ben dieci, ciascuna con una larga composizione numerica. La consiliatura all’ombra del Castello può iniziare. Polemiche e veleni a parte. Perché, almeno per ora, il sindaco sta in un ventre di vacca.