Capelli fatti, profumi, rose per il debutto dell’Ottaviani bis (di G.Abbruzzese)

 

Giulia ABBRUZZESE
Ciociaria Oggi

 

 

Camicie inamidate, giacche ancora calde di tintoria, chiome fluenti fresche di coiffeur, profumi e fragranze che in pochi minuti hanno trasformato l’aula consiliare in una passerella istituzionale immortalata da telecamere, obiettivi e occhi indiscreti. Solo posti in piedi per chi non ha voluto perdere, in un seppur soffocante pomeriggio di inizio luglio, la prima uscita pubblica del secondo Ottaviani.

 

Dodici rose rosse per il consesso dei 32, un dono simbolico portato dalla signora Debora, moglie del sindaco. Sempre lei, in occasione del formale giuramento sulla Costituzione italiana, ha aiutato il marito a indossare la fascia tricolore. Si è fatto attendere un pochino, il superimpegnato sir Nicola, recuperando in educazione e cortesia con una stretta di mano a tutti i consiglieri, partendo dalla minoranza («non mi piace chiamarla opposizione» ha tenuto a sottolineare).

 

Prima di lui, però, l’ingresso dei componenti delle due ali. I primi ad arrivare sono stati moglie e marito della lista Ottaviani: il consigliere Alessandro Petricca, in nero rigoroso e la neo assessora Valentina Sementilli, in casacca biancoblu. Poco dopo, ecco che il presidente dell’Ordine provinciale dei medici, Fabrizio Cristofari, entra “scortato” dall’unica nota femminile del Pd, l’avvocato Alessandra Sardellitti: entrambi in completo blu, lui con cravatta, lei con sottogiacca a pois colorati. Altro blu anche per Angelo Pizzutelli, Vittorio Vitali e Vincenzo Savo, che in questo Ottaviani bis siede nell’altro banco rispetto al precedente.

 

Di rimpetto, l’uscente e rientrante capogruppo di Forza Italia, Danilo Magliocchetti non ha ceduto ad alcuno lo scettro dell’eleganza: camicia bianca (con pochette abbinata), giacca blu, cravatta biancoblu e gilet grigio a quadri. Tante le sfumature di blu pure tra i banchi della maggioranza: da quello notte e “istituzionale” di Masecchia, Guglielmi, Ferrara e dell’assessore Pasquale Cirillo a quello leggermente elettrico del vicepresidente del Consiglio, Francesco Trina che, avendo optato per un’altra “Alternativa” (il mare) ha anche sfoggiato un’abbronzatura ad alto impatto.

 

Camicia bianca a maniche corte e senza giacca per il riconfermato Sergio Verrelli, che ha fatto pendant con la sua collega della Lista per Frosinone, Isabella Diamanti, in abito bianco con scollatura sulle spalle: per lei l’ultima prova prima di indossare quello che la porterà all’altare con Antonio Scaccia, neo assessore al Commercio e figlio del compianto Gennarino. E anche in questo, oltre al modello Frosinone con il progetto Solidiamo, il secondo governo Ottaviani farà “caso”: due coppie nella vita e tra… i banchi.

 

Altra novità, la prima volta in Consiglio a Frosinone del Movimento Cinque Stelle: il candidato sindaco Christian Bellincampi, che non si è spinto più in là di nero e grigioscuro, mentre il collega architetto Marco Mastronardi ha abbinato camicia bianca classica a giacca grigio chiaro.

 

Il nero, a fare da contrasto a un voluminoso riccio biondo, è stata la scelta anche dell’assessore Rossella Testa, che si è accomodata in poltrona accanto al vicesindaco Fabio Tagliaferri, cravatta a righine orizzontali gialle.

 

Alle spalle del sindaco, anche lui in completo blu gessato, il presidente del Consiglio, Adriano Piacentini, idem ma in tinta unita. In alta uniforme anche il corpo della polizia locale, agli ordini del colonnello Donato Mauro. Tutto secondo protocollo. Sbavature, eccessi e cadute di stile possono aspettare…

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