Consuntivo speed e ‘ombre’ sul Pd, ma Salera ha in mente i delegati. E Sarah

Meno di un quarto d'ora per liquidare la pratica contabile in Consiglio a Cassino. Che passa senza il voto delle opposizioni e con il si di De Sanctis. Pace fatta di Salera con Grieco: è nella 'rosa in rosa' dei delegati per il congresso.

Le ore piccole? Le notti trascorse a litigare sul bilancio? Il rischio che sul documento contabile “scivoli” l’amministrazione? A Cassino nulla di tutto questo. Per il previsionale 2020 approvato il 10 giugno sono servite meno di due ore, il Consuntivo 2019 è stato liquidato in meno di un quarto d’ora.

Il Consiglio comunale ha dato l’ok con 17 voti favorevoli, così come avvenuto per il Previsionale: oltre alla maggioranza ha votato a favore, anche questa volta, il consigliere Renato De Sanctis. E le opposizioni? Assenti. In aula al momento del voto erano presenti solo i consiglieri della Lega Franco Evangelista e Michelina Bevilacqua: entrambi hanno mostrato pollice verso.

«Mi fido di quello che dice il collegio dei revisori, ma non dell’indirizzo politico». Così ha spiegato il suo votoFranco Evangelista. Che ha poi evidenziato l’esigua entrata per quel che riguarda le infrazioni al codice della strada rispetto alle passate amministrazioni.

«Il Consuntivo 2019 – ha spiegato il primo cittadino – evidenzia un risultato positivo. E attesta un equilibrio tra entrate ed uscite. Merito di una gestione equilibrata condotta anche da questa amministrazione, sin dall’insediamento. Un anno dunque chiuso in positivo sia di cassa che di competenza. E su questa strada dobbiamo proseguire per l’impegno di tutti».

Paolo Borsellino, omaggio in villa

L’aperitivo dopo il consiglio sul Consuntivo

Ottenuto l’ok al Bilancio c’è stato anche il tempo per dare il via libera all’ordine del giorno presentato dalla consigliera della Lega Michelina Bevilacqua.

Consigliera che ha chiesto di omaggiare il giudice Paolo Borsellino nella villa comunale a lui intitolata nella ricorrenza della strage di via D’Amelio.

Al termine del Consiglio la leghista si è quindi intrattenuta in un aperitivo con il sindaco Enzo Salera, il vice Francesco Carlino, il capogruppo del Pd Gino Ranaldi ed altri assessori e consiglieri di maggioranza.

Cosa significa questo incontro? Non certo che la Bevilacqua sia intenzionata a passare in maggioranza: il suo voto contrario al Bilancio sta infatti lì a dimostrare che il suo posto resta all’opposizione. Ma certamente quel feeling con Italia Viva non c’è più. Non firma più ordini del giorno e interrogazioni con Salvatore Fontana e Peppino Petrarcone, ha disertato la conferenza stampa nella quale l’opposizione ha attaccato frontalmente il sindaco e tutta la maggioranza sul tema della Sanità.

Ed ora ha gradualmente preso le distanze dagli alfieri dell’opposizione.

Bevilacqua e i petrarconiani, ognun per sé

I consiglieri leghisti Michelina Bevilacqua e Franco Evangelista

Non interagisce neanche più nella chat dei “magnifici sei” su whatsapp della quale fanno parte, insieme a lei, il suo compagno di banco Evangelista, Mario Abbruzzese e il trio Petrarcone-Mignanelli-Fontana.

Chat che era nata con l’intento di parlare solo ed esclusivamente del tema della Sanità, e che la scorsa settimana si è ammutolita dopo il pranzo tra Petrarcone e Salera. (leggi qui Rissa in consiglio: carte bollate all’orizzonte e pranzo a sorpresa fra “vecchi amici”).

Nei giorni scorsi la chat è tornata ad animarsi dopo che, tramite una intervista pubblicata sui social, una candidata alle scorse elezioni nella lista del Pd ha gettato qualche ombra. Tanto che il Movimento Cinque Stelle, per vederci chiaro, ha subito presentato un esposto alla Procura della Repubblica.

Altrettanto celere è stata la risposta del Pd che in una nota diffusa alla stampa ha spiegato: «In riferimento alle recenti notizie di stampa sul voto amministrativo del 2019 per il rispetto dovuto alla Legge riteniamo non solo giusto, ma necessario che le persone informate sui fatti e sulle circostanze del voto amministrativo dello scorso anno debbano recarsi in Procura della Repubblica per riferire e denunciare quanto di loro conoscenza, affinché gli organi competenti possano eseguire gli opportuni accertamenti e valutare la sussistenza di profili penalmente rilevanti in relazione ai fatti dedotti. Siamo convinti che la questione morale in Politica sia sempre attuale e che la libertà di cui godiamo nella vita quotidiana non ci esime dal rispetto del prossimo».

I ‘Magnifici sei’ ora sono quattro

da sinistra Mignanelli, Petrarcone, Fontana, Abbruzzese, Fardelli e Evangelista

I “magnifici sei” sarebbero intenzionati a fare una conferenza stampa ma sulla chat si sono ritrovati in quattro, nessuno dei due leghisti ha dato ancora conferme.

Il centrodestra sembra più interessato ai temi amministrativi. L’ex sindaco Carlo Maria D’Alessandro, sempre sulla chat di whatapp dove sono presenti anche i consiglieri di opposizione, li ha invitati a tenere gli occhi ben aperti. Su cosa? Sugli avvisi pubblici e sui bandi diramati, onde evitare furbizie.

Sarah, ‘figliuola prodiga’ per il congresso

La priorità di Salera ora è l’assemblea cittadina del Pd

Intanto il sindaco Enzo Salera, archiviato il capitolo bilancio, ora si concentra sui temi politici. Il prossimo weekend ci sarà l’assemblea di circolo per eleggere i delegati dell’assemblea provinciale in vista del 31 luglio. Cioè quando Luca Fantini verrà incoronato segretario.

Seguendo il solco tracciato da Zingaretti, ovvero quello di mantenere il partito unito facendo convivere le diverse anime, venerdì Enzo Salera ha incontrato Sarah Grieco.

I rapporti tra i due non sono mai stati ottimi, tutt’altro. E si sono incrinati ancor di più quando, dopo la sconfitta alle primarie, Grieco poco o nulla ha fatto per sostenere Salera. Eventi e circostanze che il sindaco non ha dimenticato, e che non ha mancato di rinfacciarle. Lo schiaffo prima della carezza. Perché è stato poi deciso di mettere una pietra sopra al passato e di ricominciare dal nuovo percorso.

Sarah Grieco sarà quindi una delle quattro donne che Cassino eleggerà nell’assemblea dei delegati. In totale sono sette i posti che spettano a Cassino, gli altri tre sono uomini. Poi inizierà tutta un’altra battaglia, tutta interna a Cassino: quella per la segreteria del circolo, ad oggi commissariato. Anche per questo si è deciso di siglare la pace. Se poi sarà solo una tregua, si vedrà.

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