Contatti fino alla fine e poi il niet: cosa è successo ad Anagni

Tutto sulle candidature alle Comunali di Anagni. La trattativa fino alla fine. Cardinali che tiene il punto. Il documento di Fiorito. E la versione tra le righe. Per capire le elezioni

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

La notizia più attesa è quella che è arrivata a poche ore dalla scadenza della presentazione delle liste. Non ci sarà Franco Fiorito nella battaglia elettorale per le comunali del 2023 che si terranno ad Anagni a metà del mese di maggio. (Leggi qui: Fiorito no, Sgarbi si e lo sfida Lotito, a Latina subito ballottaggio).

La decisione dell’ex sindaco e consigliere regionale di fare un passo indietro sulla strada di un possibile ritorno a Palazzo d’Iseo è arrivata alla fine di una lunghissima giornata, densa di incontri, telefonate, in alcuni momenti anche scambi di accuse e voci piuttosto tese, che ha portato alla fine al passo indietro.

Contatti fino alla fine

Alessandro Cardinali

Il presupposto è, come era noto da tempo, che tra SiAmo Anagni (la coalizione che esprime come candidato a sindaco Alessandro Cardinali) e Anagni Futura (che avrebbe potuto esprimere come candidato lo stesso Franco Fiorito) c’erano stati nelle ultime settimane frequenti scambi di intese.

Il tentativo, come era già emerso in altre circostanze, era quello di provare ad arrivare ad una fusione tra le due coalizioni per raggiungere una massa critica in grado di poter vincere, se non agevolmente al primo turno, quanto meno al ballottaggio.

La condizione era però che ci fosse un passo indietro da parte dei due esponenti, Cardinali e Fiorito. L’ex sindaco ha dato la sua immediata disponibilità a rinunciare a favore di un candidato di convergenza. Cardinali però ha mantenuto il punto. Ci sono state una serie di proposte che però sono sfociate a nulla. Tra la serata di venerdì e le prime ore di sabato i contatti sono stati ancora più frequenti, ma poi tutto è sfumato, ed alla fine le due coalizioni si sono presentate in maniera separata.

La versione di Franco

A guidare Anagni Futura non sarà dunque Fiorito ma Danilo Tuffi, attuale consigliere comunale della maggioranza del sindaco Natalia, anche se da tempo, insieme al suo collega Magno D’Angeli, in rotta di collisione con il primo cittadino. Perché Fiorito non si è candidato?

La versione ufficiale fornita da Franco Fiorito questa sera è che intendeva farlo: “In realtà non è stata una questione di volontà, anzi mi sarei divertito come un tempo a vincere in prima persona questa elezioni. La mancanza di un semplice documento, che in un Paese civile doveva essere pronto da mesi, avrebbe esposto me e tutte le liste ad un possibile ricorso che ci poteva escludere. Per un cavillo insignificante”.

La paura che ho notato fino a ieri negli occhi dei gufi appollaiati sui loro trespoli spettatori o forse anche attori interessati di queste torbide vicende burocratiche mi ha caricato ancora di più. Ed è per questo che sosterrò la candidatura di Danilo Tuffi, la persona più seria onesta e coerente che abbia mai incontrato nella mia vita politica, con ancora più forza rispetto alla mia. Preparatevi sarà un mese pieno di emozioni forti”.

La partita d’astuzia

Danilo Tuffi

La presenza di Tuffi come candidato a sindaco della coalizione è o non un indebolimento, in un contesto in cui tutti in qualche modo si aspettavano un grande ritorno?

La risposta è no ma a costo di dare una lettura più sottile e maliziosa. E cioè: Fiorito dall’inizio non ha avuto intenzione di candidarsi, ma ha lasciato che lo si credesse per favorire il raggiungimento del suo vero obiettivo. Che era una semplificazione del quadro. In termini meno tecnici: il suo vero scopo era arrivare ad una grande coalizione con la quale vincere al primo turno. Capitanata da un candidato di convergenza scelto tra una ristretta rosa (nella quale c’era anche Tuffi). Ma che nella sua visione delle cose non poteva essere Alessandro Cardinali.

In tutti i casi, evidentemente, si tratta di una situazione che  rende ancora più fluida la realtà politica nelle prossime settimane. Alle due coalizioni precedentemente nominate si aggiungono infatti, come ormai noto, SìAmo Anagni (coalizione con sei liste civiche guidata da Alessandro Cardinali) e LiberAnagni, più politica, con cinque liste, tra cui Pd dei 5 Stelle, guidata in questo caso dall’avvocato Luca Santovincenzo. (Leggi qui: Fiorito no, Sgarbi si e lo sfida Lotito, a Latina subito ballottaggio).

Un po’ di sorprese qua e là

Domenico Beccidelli

Andando poi a spulciare nelle liste che sono state presentate, ci  sono una serie di sorprese piuttosto interessanti. Come ad esempio, per quanto riguarda Alessandro Cardinali, la presenza nella lista del sindaco di due esponenti importanti del socialismo anagnino come Simone Ambrosetti ed Enzo Colantoni. Ma, del resto, che parte della sinistra anagnina fosse trasmigrata in quelle zone si nota anche dalla presenza, nella lista Civici 2023, di esponenti come Sandra Tagliaboschi, attuale consigliere comunale del Pd e di un nome storico della sinistra anagnina come Roberto Cicconi.

Peraltro in Anagni Impresa, lista che fa riferimento a Domenico Beccidelli, milita Luigi Vecchi il grande transfuga dal PD dopo le vicende delle ultime settimane. Nella stessa lista è presente anche Pierino Naretti, altro storico consigliere comunale di Forza Italia, attualmente ancora nella maggioranza di Natalia, ma da tempo anch’egli in rotta di collisione, e fino a qualche tempo fa dato per sicuro partecipante alla lista Forza Azzurra del generale Rosatella.

Che invece, a quanto pare dopo una concitata discussione con alcuni esponenti dei gruppi di Anagni Futura, avrebbe preferito ritirare la propria candidatura. In un’altra lista civica di Cardinali è presente anche un altro ex consigliere come Nello Di Giulio, prima in Anagni Cambia Anagni, adesso arrivato a Cittatrepuntozero, la lista di Fernando Fioramonti.

Gli assi di Tuffi

Peppe Viti (Foto: Ettore Cesaritti)

Ma nomi storici ci sono anche dalle parti di Danilo Tuffi. Ad esempio, in Anagni Fiorita si nota Il ritorno di Peppe Viti, storico assessore delle giunte Fiorito-Noto, nonché mentore dell’ex sindaco. E non può non notarsi anche la presenza, nella lista Per Anagni di Giorgia Nobili, che attualmente è ancora segretario cittadino della Lega. Partito che, come noto, sostiene invece, nella coalizione Anagni in movimento,  il sindaco uscente Daniele Natalia.

Il paradosso in questo caso è che quindi c’è un segretario che sostiene un candidato, mentre il suo partito ne sostiene un altro.

Da ultimo l’ex presidente del Consiglio Comunale Giuseppe De Luca, che fino a qualche giorno fa veniva dato come possibile nome su cui fa convergere Anagni Futura in una prospettiva di fusione con SiAmo Anagni, è invece rientrato nella lista di Ritorno al futuro che appoggerà appunto Danilo Tuffi.