Cosa c'è dietro la facciata sorridente della presentazione del nuovo Gruppo consiliare a Formia. Fdi fa massa con Conte: ma gli sbarra la via per la candidatura a sindaco. La sgommata su Gaeta.Le diffidenze reciproche. È matrimonio di interesse, senza molta passione
Latina, ore 15:19. L’ufficio stampa del coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia e senatore Nicola Calandrini, scrive che il Partito condivide la necessità di lavorare per “avere un centrodestra unito alle elezioni al comune capuologo del 2021. Fratelli d’Italia è aperto al dialogo, siamo pronti al confronto, senza veti né pregiudizi. È nostro preciso obiettivo non ripetere gli errori del passato”. È la risposta alle anticipazioni fatte da Alessioporcu.it: il candidato sindaco di Latina lo esprimerà la Lega. (Leggi qui Durigon rivela: il sindaco di Latina lo indica la Lega)
Formia, ore 17:30, Grande Albergo Miramare. Il cinque volte deputato di Gianfranco Conte (Forza Italia) ed il consigliere provinciale Pasquale Cardillo Cupo (Fratelli d’Italia) annunciavano la fusione dei loro Gruppi in Consiglio Comunale. E la contestuale nascita del Gruppo – Fdi – Formia con te (la lista civica che due anni fa candidava a sindaco il due volte sottosegretario).
Formia non è Latina
Nulla da eccepire sul piano amministrativo. Ma la dichiarazioni di Conte hanno fatto rumore. Perché sono in contrasto con le parole dette a Latina dai suoi alleati.
“È giunto il momento di abbandonare lo schema degli ultimi decenni vissuto da un’inutile contrapposizione destra-sinistra e sinistra-destra”. Lo ha detto da un tavolo in cui siedevano tre esponenti di punta di Fratelli d’Italia: il consigliere Pasquale Cardillo Cupo, il neo coordinatore comunale di Fdi Giovanni Valerio, il suo vice Stefano Di Russo e soprattutto il vice responsabile regionale Enrico Tiero.
Formia non è Latina: i principi politici enunciati al Miramare non collimano con quelli nel capoluogo. E nemmeno il trasporto verso questa strana coppia che viene a formarsi nel Municipio di Formia.
Infatti, Enrico Tiero condivide. Dice di aver “apprezzato Gianfranco per la sua dedizione ed impegno a favore del territorio già dalla sua prima elezione alla Camera, quando io, pur vivendo a Latina, ero consigliere comunale nella mia Castelforte”. Ma dal presidente del circolo cittadino Gianni Carpinelli e soprattutto del segretario provinciale Nicola Calandrini e del deputato europeo Nicola Procaccini, neppure una traccia, un’ombra.
Loro avevano messo subito in chiaro: Gruppo unitario si; ma ipoteca di Conte sulla candidatura a sindaco di Formia in nome e per conto di FdI: nemmeno a parlarne. (Leggi qui Due fumate nere: per le commissioni e per Conte sindaco. FdI non sarà taxi).
Niente crisi, progetto triennale
Le notizie stanno nascoste spesso tra le cose non dette. Formia ha un’amministrazione da circa un mese è in fibrillazione: tre gruppi hanno tolto l’appoggio al sindaco civico Paola Villa. Uno di loro la tiene ancora a galla assicurandole l’appoggio esterno.
Tra le cose non dette nel Grande Albergo Miramare c’è che per il nuovo Gruppo Conte – Cardillo Cupo questa amministrazione arriverà alla scadenza naturale della consiliatura. Lo si deduce dal fatto che Conte annuncia l’intenzione di elaborare un programma triennale. Un piano in cui ci siano progetti cantierabili per la comunità ed una diversa organizzazione dell’ente Comune.
I toni sono quelli da opposizione: “Questa amministrazione non sa cosa sia un computer e tantomeno far lavorare i propri dipendenti in smart working”.
Mai periferia di Gaeta
Gianfranco Conte è consapevole della sbarra abbassata da FdI lungo la strada della sua massima aspirazione: diventare sindaco di Formia. Ma già parla guardando oltre, volando alto: da candidato in pectore.
L’entusiasmo dell’ex Sottosegretario è tale che ad un certo punto si fa prendere dalla foga e si lancia in un’invettiva contro la confinante Gaeta. Rinfocolando antiche rivalità.“Non possiamo continuare a perdere tempo. Rischiamo, così facendo, di diventare la periferia di Gaeta. Non ce lo possiamo permettere”.
Se la candidatura a sindaco di Formia dovesse passare per la benedizione di un tavolo provinciale del Centrodestra, Gianfranco Conte rischia di vedersi abbassare anche la sbarra di Forza Italia. Perché il sindaco di Gaeta è Cosimino Mitrano, totem vivente del Partito di Berlusconi, nel cuore ed in pectore del plenipotenziario Claudio Fazzone.
Diffidenza reciproca
Il nuovo Gruppo consiliare debutterà nella conferenza dei capigruppo in programma giovedì pomeriggio. Tenterà di individuare una soluzione al caos Commissioni: con la crisi dovranno essere ridisegnate ma non c’è l’accordo politico. E l’attività amministrativa è paralizzata. (Leggi qui Due fumate nere: per le commissioni e per Conte sindaco. FdI non sarà taxi).
Fdi – Formia con Te punta a diventare lo spartiacque nel futuro panorama politico di Formia. A prescindere da quando si andrà a votare.
L’ex parlamentare azzurro è stato attento e scaltro quando ha chiaramente fatto intendere che non metterà in liquidazione il suo movimento Formia Con te. Più volte ha fatto ricorso a questa interlocuzione lessicale “Noi e Fratelli d’Italia”…”Formia Con Te e loro”. È un modo per non farsi fagocitare, non finire nello stomaco di FdI. La prudenza è reciproca.
Dall’altro canto, i dirigenti di Fratelli d’Italia presenti al Miramare hanno platealmente annuito quando Conte ha parlato di creare “un’assoluta discontinuità rispetto al passato”. Platealmente perché Conte non si è accorto della palese contraddizione nel suo concetto: non può invocare un superamento del passato perché proprio quel passato gli ha consentito di essere eletto 5 volte a Montecitorio.
Ambiguità non risolte
Ma progetti a parte ci sono ambiguità che vanno chiarite.
La prima, a cui neppure la conferenza stampa è riuscita a dare una risposta: Gianfranco Conte ha formalizzato o meno la sua iscrizione a Fratelli d’Italia? In caso contrario come può aspirare alla candidatura a sindaco con il loro appoggio?
Sciolto questo nodo, ne resta un altro: Pino D’Amici nel vicino comune di Minturno, si è iscritto o anche lui parte dallo stesso presupposto di Conte? (Leggi qui La nuova Minturno moderata che fa gola al centrodestra).
Anche l’enigmatico avvocato Pasquale Cardillo Cupo, è rimasto sul vago. “Il progetto fonda su progetti e programmi seri, concreti e realizzabili grazie alle competenze dei due gruppi. E’ un avvio importante, che non nasce all’improvviso, e che spero possa portare risultati importanti per i cittadini di Formia”.
L’altro quesito è di tipo amministrativo. Riusciranno a coesistere all’interno dello stesso gruppo due personalità e sensibilità politiche asssai diverse? Cardillo Cupo è un pasdaran del centrodestra: è stato capace di strappare in pieno Consiglio comunale il programma elettorale del sindaco Paola Villa; mentre Gianfranco Conte è più collaborazionista con l’amministrazione civica.
Parole di Vita… politica
Cupo sul comodino della sua camera da letto ha l’enciclica di Papa Francesco sull’importanza della Misericordia e la Bibbia. Del Vangelo il passo che legge frequentemente è quello del ” Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno”. Forse lo legge pensando a Gianfranco Conte: se con la sua lista incompleta l’avesse sostenuto alle elezioni amministrative del giugno 2018, ora Cardillo Cupo sarebbe sindaco di Formia al posto di Paola Villa.
Con i ‘se’ e con i ‘ma’ non si fa la storia ma è anche vero (in proiezione futura) che, dopo quella sconfitta di due anni fa, muoia Sansone con tutti i Filistei…