Un Pd sempre più Sordo per il sindaco (di F.Ducato)

Il Pd di Anagni si appresta a confermare nella carica il suo Segretario Politico. Il significato ed i segnali all'amministrazione comunale

Franco Ducato

Conte del Piglio (ma non) in Purezza

Domenica prossima, salvo incidenti o imprevisti dell’ultimo minuto, il congresso del Pd di Anagni rieleggerà Francesco Sordo come segretario del Partito. Ferma restando la stima personale, la domanda da porsi è: Cosa significa questo per il futuro della maggioranza politica del comune di Anagni?

Giova, infatti, ricordare che, a suo tempo, fu paradossalmente proprio Sordo a dare il via alla crisi più devastante dell’attuale maggioranza. Fu lui infatti ad usare in una conferenza stampa l’espressione “mercato delle vacche” a proposito delle fibrillazioni del gruppo di Progetto Anagni. Espressione che divenne poi proverbiale. Tanto da spingere il sindaco, nel consiglio comunale successivo, al gesto delle dimissioni. Poi rientrate, come tutti sanno, in seguito a 20 giorni di trattative, culminate nella firma di un documento che avrebbe dovuto sancire la pace tra le varie anime della maggioranza.

Diventata però, nel frattempo, sempre meno tale, visto che L’AltrAnagni si è successivamente sfilata dalla coalizione, e Fabio Roiati e Antonio Necci hanno fatto sapere di essere indipendenti.

A meno di ulteriori scossoni o di cambi di direzione dunque, la conferma di Sordo come segretario significa che la posizione del Pd in maggioranza non è cambiata. Ovvero, sostegno al primo cittadino; ma chiarendo bene che a reggere la barra al comune c’è non un “dominus” ma un capo coalizione. Che dovrà fare i conti, da adesso in poi, con tutte le anime della stessa coalizione.

Del resto, sempre restando nel campo del Pd, sembra proprio che non tutti siano d’accordo con le azioni del sindaco.

Tropo facile ricordare il clamore suscitato dal consiglio comunale aperto sulla Sanità che ha visto l’assenza del gruppo consiliare proprio del Pd. D’accordo, mancava anche quasi tutto Progetto Anagni. ma, vuoi perché Roiati ( anche se da indipendente) c’era, vuoi perché il Pd ha rimarcato la propria assenza con un documento pesante, il messaggio che è passato è che il partito è in rotta di collisione con il primo cittadino. (leggi qui La nuova crisi di Bassetta))

Anche perché, bene ricordarlo, la composizione della giunta, dopo l’uscita de L’AltrAnagni dalla maggioranza, vede un assessore “tecnico”, senza più un gruppo di riferimento, come Alessandra Cecilia. La cui collocazione potrebbe alterare gli equilibri precari della maggioranza.

A tutto questo, una volta rieletto, dovrà pensare il Pd. E, dunque, anche e soprattutto Sordo.

Buon lavoro.