Dalla cena leghista alla chat di maggioranza (Conte della Selvotta)

I telegrammi del Conte della Selvotta sulla politica Cassinate. La cena riservata per discutere di Lega. E di leghisti. I possibili spostamenti in Aula. Evangelista sempre più autonomo. Le chat del sindaco salerà con la maggioranza

Domenico Malatesta

Conte della Selvotta

Un ingente sciame di api invase il Foro di Cassino”. ANNO CCVIII a.C. Tito Livio Libro XXVII.

Cassino, 2019 d.C. Uno sciame di api invade l’Aula consiliare.

Montecassino, 2019 d.C. Uno sciame di api invade l’Albaneta.

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LEGA SENZA PACE

Cena segretissima tra esponenti leghisti venerdì sera a Piedimonte San Germano. Riuniti nella saletta di un ristorante, al piano superiore: quello più appartato e nella quale – chiudendo le porte a vetri – è possibile mantenere la riservatezza.

Presenti i deputati Francesca Gerardi e Francesco Zicchieri insieme ad un gruppo di entusiasti nei leghisti. Gli ospiti, tutti di Cassino, erano cinque: 4 imprenditori ed un noto  commercialista. Tutti impegnati in rami diversi dell’imprenditoria locale e pronti ad assumere l’onere della gestione politica della Lega di Cassino.

Un’esigenza divenuta concreta dal momento che non si super in alcun modo la divisione tra i due consiglieri comunali eletti a Cassino: Franco Evangelista e Michelina Bevilacqua. E totalmente assente si è rivelata l’azione del circolo cittadino che avrebbe dovuto favorire una mediazione o quanto meno un avvicinamento tra le parti. (leggi qui Il boomerang dei parcheggi a pagamento).

Per questo la riunione è stata tenuta segreta sia ai due consiglieri comunali di Cassino, sia al coordinatore cittadino, sia alla coordinatrice di Piedimonte.

Nel corso della serata è stato affrontato anche il tema delle prossime elezioni comunali in provincia. Il coordinatore provinciale Francesca Gerardi non ha nascosto le difficoltà che stanno montando nel costruire l’unità del centrodestra: tra Lega e FdI è in atto una corsa ad occupare gli spazi immensi lasciati vuoti da Forza Italia.

Ma le difficoltà ci sono anche all’interno. Perché al Nord la Lega è strutturata da anni di selezione della classe dirigente, a sud di Firenze è impensabile recuperare in un attimo anni di ritardo. Anche per questo a Sora, Cervaro e Pontecorvo  la Lega ancora non ha trovato pace.

Francesca Gerardi ha negato ai commensali di volersi candidare a sindaco di Pontecorvo. “A meno che non sia proprio inevitabile”. È già un indizio.

LEGHISTI SENZA CENA

Ma cosa c’è dietro a quel malessere leghista a Cassino? Nel periodo delle elezioni comunali di Cassino erano state ipotizzate molte cose: tra le quali una diversa organizzazione del Partito in città. Poi il risultato delle urne ha indotto i vertici provinciali e regionali ad effettuare un ulteriore approfondimento.

Riflessione che avrebbe irritato grandi elettori come i fratelli  Gianni ed Enzo Valente e la consigliera  comunale Michelina Bevilacqua.

Nei giorni scorsi almeno un paio di loro hanno avuto un ‘occasionale’ scambio di opinioni con il senatore Massimo Ruspandini di Fratelli d’Italia.

LEGHISTI PER CASO

La realtà dei fatti è che i due consiglieri comunali eletti nella lista della Lega sono due… leghisti per caso. Forse, in cuor loro, si saranno sentiti da tempo vicini a Matteo Salvini ed alle sue opinioni politiche. Ma in quanto a militanza non risultavano affatto due ferventi attivisti.

La realtà è che la lista è stata concepita all’ultimo momento, complice la spaccatura verticale registrata nel Carroccio cassinate. In pieno periodo pre elettorale erano andati via il coordinatore provinciale Carmelo Palombo, il capogruppo consiliare Robertino Marsella, il coordinatore cittadino Ernesto Di Muccio.

La disponibilità di due evergreen delle preferenze come Bevilacqua ed Evangelista è stato una specie di miracolo.

Pra però, nell’Aula consiliare di Cassino i due eletti quasi non si conoscono. Nessun dialogo. Evangelista da sempre è un Partito a sé e fa tutto da solo. Ed è distante dal resto della minoranza consiliare. Tanto che  non firma le mozioni dell’opposizione.  Interrogazioni, mozioni e odg che firma sono solo opera sua: “Io lavoro solo per i cittadini, non mi interessano le beghe dei partiti.” Ipse dixit.

MINI DELEGA? FORSE

Tanto che qualcuno dice: ”È più filo Salera che leghista”. Il sindaco Pd Enzo Salera ed il consigliere Franco Evangelista sono entrambi di Sant’Angelo in Theodice. Evangelista è esperto di manutenzione ed i rumors lo danno in rotta di avvicinamento verso la maggioranza, con una sorta di appoggio esterno, pur non entrando organicamente. Alla stregua di un ‘tecnico’ che mette a disposizione dell’esecutivo la sua esperienza specifica.

Il fatto che non sia mai stato leghista fino al giorno della candidatura agevola le cose. Al punto che nella chat del sindaco e della sua maggioranza era circolata l’ipotesi di una “mini delega ad personam su alcune specifiche questioni di manutenzione. Dalla chat è arrivato il no, ma negoziabile in futuro.

LA MAGGIORANZA VIA CHAT

Dalle Api di Tito Livio alle chat,  come è cambiata la comunicazione: 2200 anni di cambiamenti. Nel 208 a.C le Api invasero il Foro di Cassino  per comunicare l’arrivo del nemico. Oggi i fedeli saleriani approvano o bocciano le proposte via chat. Sono connessi 24 su 24.   

I consiglieri vecchi e nuovi sono attratti  dalla storica frase di Tito Livio e perciò temono “lo sciame di api” risultato funesto alla precedente Amministrazione.  A far riscoprire a vecchi e nuovi amministratori  il verso dello storico latino Tito Livio (impresso sulla parete di fondo dell’Aula consiliare ma che pochi  leggono) è stato il il cronista antico Domenico Tortolano, da oltre mezzo secolo al servizio de Il Messaggero.

Acuto e attento osservatore, l’eterno professor Tortolano è l’unico (insieme al Conte) ad avere letto qualche chat  riservata. Risulta che i più attivi siano il capogruppo Pd  e ormai leader della maggioranzza Gino Ranaldi, la presidente di ferro Barbara Di Rollo. Molti messaggi li scambia il vice sindaco e assessore Francesco Carlino, presente ogni giorno in Comune e alter ego del sindaco nelle cerimonie dove Salera non può esserci. Durante il viaggio in Romania il vice Carlino lo ha sostituito con autorità in Prefettura alla riunione sulla sicurezza.

È via chat che assessori e consiglieri si scambiano i pareri ed iniziano a gettare le basi per la discussione delle proposte. Così, una volta fisicamente l’uno davanti all’altro, hanno già chiare le posizioni e le opinioni. Ed anche su WhatsApp il sindaco Enzo Salera ogni tanto non rinuncia al suo proverbiale ringhio da pitbull.  

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