Le contromosse Dem per bloccare Francesco De Angelis capolista

Non si fidano. E non ci stanno. Il fronte Dem che fa riferimento al senatore Francesco Scalia non vede per niente bene la strada tracciata dagli Orfiniani: reclamare per Francesco De Angelis il posto di capolista alla Camera nel Collegio di Frosinone (leggi qui). E nella migliore delle ipotesi condividono la frenata del Capogruppo a Montecitorio Ettore Rosato su Alessioporcu.it (leggi qui).

 

La strategia degli Orfiniani punta a raggiungere un accordo su scala regionale. Nel quale il ruolo di capolista bloccato nel collegio di Frosinone vada a loro (per De Angelis). Ed a Latina invece vada a Claudio Moscardelli (asse Astorre – Scalia – Moscardelli) che lascerebbe Palazzo Madama. In questo modo il presidente dell’Asi ed ex parlamentare Ue farebbe convergere i suoi voti sul senatore di Ferentino.

 

Inapplicabile‘. Per le truppe di Franceschini, Lotti, Guerini e Migliore sul territorio, è una soluzione che non può stare in piedi né può funzionare. Perché ritengono che Francesco De Angelis, realisticamente, al Senato dovrà votare e far votare dai suoi sostenitori, un nome della sua squadra orfiniana: Claudio Mancini o Giuseppina Maturani. Non potrà riversare nemmeno una preferenza su Francesco Scalia. Perché il vero peso strategico dei leader sta nel peso che possono esprimere al Senato. Per questo l’individuazione del Capolista bloccato alla Camera è un investimento funzionale all’elezione del Senatore.

 

Non solo. Al tavolo delle trattative tra i big a Roma ci si prepara a presentare un elenco con cui ricordare a Matteo Orfini che in provincia di Frosinone la sua area esprime già un assessore regionale, un presidente Asi, una posizione strategica in Cosilam, il controllo politico della Saf. Insomma – ritengono gli avversari – l’area dei Giovani Turchi è già ben rappresentata. Assegnarle anche il capolista blindato – che con l’attuale Italicum rivisto dalla Corte Costituzionale è l’unico certo di potersi accomodare a Montecitorio – significherebbe dare tutto ad una sola anima del Partito.

 

C’è soprattutto un altro punto sul quale gli avversari batteranno. A Frosinone ci sono tre parlamentari uscenti: Francesco Scalia (Lotti – Guerini), Maria Spilabotte, Nazzareno Pilozzi (Migliore – Boschi). Assegnare la casella da capolista ad un ‘non parlamentare’ rischia di lasciare fuori almeno due degli attuali uscenti. Indebolendo le altre correnti interne su scala nazionale.

 

Proprio per questo, come è sempre avvenuto, al tavolo nazionale che stabilirà le candidature, sgomitando fino ad un minuto prima di consegnarle, chi ha più polvere più spara.

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