Contrordine al contrordine: la ASL non sposta più niente

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Contrordine al contrordine. I medici e gli infermieri del Primo Soccorso di Pontecorvo non si sposteranno a Cassino. Non subito. La soluzione è stata individuata nel corso del vertice che si è riunito intorno alle 14 negli uffici della Direzione Generale Asl di Frosinone.

I rinforzi invocati dal primario del Pronto Soccorso di Cassino Ettore Urbano verranno inviati da Pontecorvo solo quando al Pasquale del Prete scatterà il raddoppio della copertura dei servizi di emergenza, già autorizzata dal manager Luigi Macchitella.

Il problema era stato sollevato in mattinata (leggi qui il precedente). Il dottor Urbano ha il disperato bisogno di medici ed infermieri ed allora ha disposto lo spostamento a Cassino del personale nel Pasquale del Prete.

Subito il sindaco Anselmo Rotondo si era opposto ed aveva minacciato di indossare la fascia tricolore per bloccare il trasferimento. Tra lui ed Urbano sono volate parole grosse e la minacciosa di reciproci schiaffi. (Leggi qui il precedente)

Alle 14 c’è stato subito un vertice tra il sindaco, l’assessore alla Sanità Gianluca Narducci e l’assessore Nadia Belli da un lato; la dirigenza Asl, il rappresentante degli infermieri in servizio presso la Casa della Salute, Antonio Caucci.

Il primo punto fissato nel corso della riunione è che il personale non verrà trasferito a Cassino il primo aprile come invece aveva chiesto il dottor Urbano. Il Punto di Primo Soccorso di Pontecorvo non verrà chiuso. Viene confermata l’attivazione dell’emergenza nelle 24 ore. Il Comune sarà parte attiva nell’organizzazione del servizio.

Urbano avrà i medici e gli infermieri per coprire le situazioni di crisi. Ma solo quando a Pontecorvo verrà attivato il servizio H24.

Il primario di Pontecorvo intanto non digerisce lo scontro ‘sanguigno’ avuto al telefono con il sindaco di Pontecorvo. «Ancora una volta vengo preso di mira per il solo fatto di eseguire dispozioni aziendali cui ho il dovere di adempiere – dice Ettore Urbano – Vengo additato come caprio espiatorio sul quale far ricadere responsabilità di altri e che vengono da
lontano».

Davvero sono volate le minacce di schiaffi?
«Io so solo che sono stato minacciato di non poter passare più per Pontecorvo. Francamente c’è un limite a tutto. Ho sempre tenuto distinto i miei doveri indossando il camice con spirito aziendalista quale che fosse il colore politico dei governi regionali e del management aziendale USL».

Cosa le ha dato fastidio?
«Sentirmi dire che, dato che ci sono le elezioni politiche a Cassino e io sarei un medico politico, avrei messo su questa storia per favorire la Sanità di Cassino a discapito di quella di Pontecorvo. Questo non lo consento a nessuno.

Rotondo sbaglia a difendere la sua città?
«Rotondo sbaglia indirizzo, è troppo comodo prendersela con Urbano quando la soppressione del Punto di Primo Intervento di Pontecorvo è stata decretata dall’Atto Aziendale ASL. E Se non erro è stata decretata con il voto favorevole del rappresentante di Pontecorvo stesso».

Ma a cosa serve il provvedimento che lei ha formato?
«Lo sforzo che la Asl sta facendo è comunque di garantire H24 l’apertura come concordato tra Asl e Comune e, su mio suggerimento, di spostare da Cassino la postazione medicalizzata del 118 e posizionarlo a Pontecorvo».