Contrordine leghisti! Appoggiamo Cosimino

Ufficiale la giravolta del Carroccio. Appoggia l'elezione di Leccese a sindaco di Gaeta. Il 25 febbraio tutti i dirigenti si erano dimessi denunciando il tentativo di farli convergere su di lui. Ora si sono convinti. Candidatio nella civica 'LeAli per Gaeta'

Un mese e mezzo per cambiare idea. Capita. 

Era afono Vittorio Ciaramaglia il 25 febbraio scorso. In un angolo del Bar Platani sul lungomare Caboto di Gaeta, aveva gridato ai cronisti il suo malessere: politico e personale. Colpa della vivace telefonata ricevuta la sera precedente dal commissario provinciale della Lega Gianfranco Rufa.

Il senatore di Veroli e luogotenente del coordinatore regionale Claudio Durigon aveva chiamato Vittorio Ciaramaglia. Lo aveva invitato, in qualità di coordinatore comunale del Partito, ad effettuare un dietrofront, rinunciare a schierare un suo candidato sindaco e ad appoggiare invece la candidatura di Cristian Leccese espressione dell’amministrazione comunale uscente. (Leggi qui La Lega si slega: Rufa indica Leccese, il Direttivo si dimette).

La conferenza al bar Platani

Traditi perché scomodi in un mercato delle vacche“: aveva esordito così Ciaramaglia in quella conferenza stampa. Il Coordinatore ed il Direttivo al gran completo – era assente il solo ex sindaco centrista Giuseppe Matarazzo – quel giorno si sono autosospesi dalla Lega. Hanno contestato una virata politica che aveva mandato in fumo – era stato detto – un anno di lavoro per costruire con Fratelli d’Italia un’alternativa elettorale a quella plasmata dall’amministrazione uscente. (Leggi qui Il regolamento di conti tra le due anime della Lega).

A distanza ora di quasi 50 giorni Ciaramaglia ha cancellato dalla sua testa il contenuto conferenza stampa decidendo di fare quello che gli aveva chiesto il suo ex Partito: appoggiare Cristian Leccese.

L’annuncio e la foto

Chi fa politica la fa per governare meglio la città, la Regione, la nazione in cui vive. Scegliere di fare opposizione, se non si corre con un Partito ma con una lista civica,non ha senso”: Vittorio Ciaramaglia scopre che ci si candida per vincere e non per legittimare il vincitore puntando all’opposizione.

Leccese e Ciaramaglia

A Ciaramaglia non è rimasto altro che fissare un appuntamento con il candidato a sindaco erede di Cosimino Mitrano e farsi immortalare in una foto. Che ha anch’essa una valenza politica.  L’hanno scattata nel Lab32 il point elettorale di piazza della Libertà. 

Leccese (e Cosimino Mitrano) alla pattuglia in fuga dalla Lega ha (hanno) voluto dare ospitalità ma con un diktat: queste sono le regole, seguitele per favore. Non si accettano fughe in avanti. Il candidato sindaco ha mediato con gli altri gruppi e ricavato uno spazio per Ciaramaglia e soci leghisti: verranno ospitati in una delle otto civiche di Mitrano “LeAli per Gaeta”; con un obiettivo minimo dichiarato: ottenere un seggio.

L’accordo prevede quattro posti in quella lista che è copyrigth del consigliere comunale uscente Luigi Marzullo. Ospiterà la candidatura di Vittorio Ciaramaglia, dei due vice coordinatori comunali dimissionari Tommaso Di Nitto e Miriam Zottola; e del dirigente Mauro Pecchia che, più di tutti, nella conferenza stampa del 25 febbraio aveva tacciato di “consociativismo e di clientelismo” la maggioranza con la quale invece adesso si candida.

Vanno a dama Fazzone e Durigon

Claudio Fazzone

A distanza di un mese e mezzo da quella tumultuosa conferenza stampa hanno centrato i rispettivi obiettivi i Coordinatori regionali di Forza Italia e della stessa Lega, Claudio Fazzone e Claudio Durigon.

A differenza di quanto avvenuto nel settembre 2020 nei Comuni di Fondi e di Terracina e lo scorso ottobre alle amministrative di Formia, il centrodestra a Gaeta nonostante l’assenza dei simboli nazionali, si ritroverà unito intorno allo stesso candidato sindaco

È vero, i candidati scesi dal carroccio sono ufficialmente dimissionari ma comunque rappresenteranno, insieme a Gaeta tricolore (un surrogato di Fratelli d’Italia), la parte destra della coalizione conservatrice. 

Claudio Durigon aveva tentato di dar vita ad un schieramento autonomo da contrapporre a quello di Leccese. Ma l’operazione era naufragata prima ancora del varo: il portavoce di Fdi Marco Di Vasta si era sfilato per confermare il suo appoggio a Leccese/Mitrano. A quel punto Durigon/Rufa hanno tracciato la nuova rotta. Evitando di finire cannibalizzati da Claudio Fazzone e Cosimino Mitrano.

Senza Matarazzo

Giuseppe Matarazzo

La Lega, nel prossimo Consiglio comunale di Gaeta non avrà alcun rappresentante. L’ultimo nome rimasto nelle sue file è quello dell’ex sindaco Dc-Udc Giuseppe Matarazzo. Che ha confermato il doppio no dei giorni scorsi: a candidarsi come indipendente in un qualsiasi schieramento e ad accettare l’incarico di commissario del partito a Gaeta. (Leggi qui Una campagna senza… Matarazzo).

Commissario di me stesso? La prego” ha concluso l’ex sindaco Matarazzo.

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