Scoppia Forza Italia per Ottaviani sul palco della Lega: «Cogl**ne, non capisci la politica»

Scintille al Coordinamento Provinciale di Forza Italia. Ciacciarelli attacca Ottaviani: perché sabato sera eri sul palco della Lega? Ottaviani va via gridando "Ma sto cogl**ne, Mario insegnagli a stare zitto". Abbruzzese si presenta con una cravatta verde leghista. I dubbi di Ciccone

«Ma stò coglione!!! Se lo ricordi che lo abbiamo eletto noi!!! Ancora non ha capito un cazzo di politica»: il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani è furibondo quando inforca le scale per scendere dal primo piano dell’Astor Hotel di Frosinone dove è in corso il coordinamento provinciale di Forza Italia.

Il vice responsabile nazionale degli Enti Locali di Forza Italia Mario Abbruzzese lo insegue per tentare di calmarlo. Il sindaco Ottaviani è così furente che la voce cambia di tono ed a tratti va in falsetto. «A me non me ne fotte un cazzo di sto deficiente: questo non capisce niente di politica. Ma come si permette di fare queste affermazioni! Di cosa stiamo parlando !! Se non capisce la politica insegnagli almeno a stare zitto. E adesso me ne vado che ho da fare allo studio e poi ho un incontro con gli anziani».

 

Perché eri sul palco della Lega?

La sala al primo piano è attonita. Il consigliere regionale e presidente della Commissione Bilancio Pasquale Ciacciarelli è livido in volto: sembra che una vena debba scoppiargli da un momento all’altro.

In avvio di lavori è stato lui ad appiccare l’incendio. Ma anziché limitarsi a lanciare il classico cerino acceso in un lago di benzina ha preferito fare le cose per bene: ha lanciato una molotov. Dicendo: «Io vorrei sapere dal sindaco Nicola Ottaviani perché sabato sera è salito sul palco della festa regionale della Lega a Latina: la base se lo sta chiedendo. E spero che tu lo chiarisca presto». (leggi qui Nicola Ottaviani sale sul palco della Lega: per mandare in soffitta Forza Italia)

 

Il fatto è che quella presenza, le frasi dette a Latina e riportate da Alessioporcu.it, soprattutto quelle contro le «soubrette della politica» hanno scatenato un putiferio. Attirando l’attenzione dei media nazionali. Il quotidiano Il Tempo in mattinata ha concesso l’onore della prima pagina ad un’intervista a Ottaviani.

 

Non capisci la politica

La risposta di Ottaviani è più affilata di una spada a doppio taglio. Come se aspettasse da una vita intera quella domanda. Per poter dare finalmente quella risposta.

«Forse, Pasquale non hai capito che da soli non si va più da nessuna parte. Siamo con degli alleati e solo con loro abbiamo la possibilità di raggiungere qualche obbiettivo. Forza Italia deve cambiare: dobbiamo superare questo cerchio magico che ha soffocato il Partito, ne ha impedito la crescita».

Gesticola Nicola Ottaviani, sposta lo sguardo dall’uno all’altro dei componenti il Coordinamento come se stesse parlando solo a ciascuno di loro. Sembra un senatore romano nel Foro: Cicerone contro Catilina.

«Se ancora non lo hai capito, Pasquale, sappi che stai in una coalizione di Centrodestra. E se insieme abbiamo preso il 35%… beh in qualche modo con i nostri alleati bisognerà trovare un modo per parlarci… Perché loro stanno al Governo: quel governo che al Comune di Frosinone ha levato 18 milioni di euro che ci stavano dal primo all’ultimo, confermati da un visto della Corte dei Conti. A noi altri 10 milioni ce li davano i privati. Ma capite? Il Governo che è in carica con i nostri voti ci toglie 28 milioni di euro per lavori già pronti a partire? E noi non dovremmo cercare di parlarci?»

 

E poi Ciccone…

Ormai Nicola Ottaviani è trasfigurato. Tra poco potrà chiedere ai Senatori di distruggere Cartagine, per quanto è infervorato.

«Non dovremmo parlarci, isolandoci proprio ora che abbiamo le elezioni provinciali? E che in campo c’è il nostro Tommaso Ciccone? Scusami pasquale ma se dovessero sparare addosso a Tommaso per fare un dispetto a noi, come ci mettiamo? Perché vuoi che la colpa di una eventuale sconfitta alle provinciali ricada solo su di noi, mentre Tommaso è il candidato di tutta la coalizione?».

Ottaviani è nero come un tizzone. Ciacciarelli viola come un fiammifero. Il sindaco conclude il suo intervento e poi toglie al Coordinamento il piacere della sua presenza: «Ora scusatemi ma ho da fare allo studio e poi un incontro con gli anziani».

Inforca le scale. Però il commento «Ma stò coglione!!! Se lo ricordi che lo abbiamo eletto noi!!! Ancora non ha capito un cazzo di politica» si sente in maniera nitida fino a sopra.

 

Tommaso Ciccone, con un aplomb che fa sembrare la sala dell’Astor quella del parlamento di Londra, parla al convitato di pietra. «Mi dispiace che Nicola se ne sia andato, mi sarebbe piaciuto avere un confronto con lui: lasciare i tavoli a metà non è mai carino. Invece di mandare messaggi ad Alessioporcu.it dovrebbe parlare con i consiglieri comunali che si stanno allontanando da Forza Italia anche grazie ai segnali che lui sta mandando».

L’aspirante presidente della Provincia di Frosinone per il centrodestra è convinto che Ottaviani durante la serata abbia mandato messaggi alla redazione del sito AlessioPorcu.it per aggiornarlo in tempo reale di quanto accadeva al Coordinamento. (Acqua. Riprova, potresti essere più fortunato).

Poi è il turno del sindaco di Pontecorvo Anselmo Rotondo: si toglie un po’ di macigni dalle scarpe. Anche l’ex vice coordinatore Riccardo Del Brocco si dice perplesso per l’iniziativa di Ottaviani.

 

Piacentini in gramaglie

Al coordinatore provinciale di Forza Italia Adriano Piacentini mancano solo le gramaglie per completare il ritratto della vedova inconsolabile.

Sguardo basso, evita di entrare nell’argomento per non accendere altri focolai. Scatta con l’estintore ad ogni principio di incendio politico, giustificando l’azione politica del sindaco. Ma non appoggiandola.

I bene informati giurano al di là di ogni ragionevole dubbio che nemmeno lui fosse al corrente del tour sul palco di Latina. E che l’abbia saputo dal flash lanciato da AlessioPorcu.it nel cuore del sabato sera.

 

Il gioco di Abbruzzese

Mario Abbruzzese non riesce a giocare su meno di due tavoli. Quando Nicola Ottaviani lascia la sala lo rincorre per tentare di evitare una lacerazione. Ma nelle ore precedenti non ha nascosto la sua contrarietà all’azione di Ottaviani.

Ma il caos vero lo semina quando nella sala entrano Alessio Ranaldi e Angelo Panaccione. Sono due consiglieri comunali di cassino, eletti in una Civica. Ma stanno lì al Coordinamento. E prendono la parola. Panaccione annuncia la sua pretesa di una candidatura alle prossime provinciali.

A quelle parole, la capogruppo consiliare di Forza Italia a Cassino Rossella Chiusaroli diventa verde ed ha uno sbandamento che rischia di farla precipitare rovinosamente dai suoi proverbiali tacchi 12 ‘da alta quota‘.

Evita che abbia una crisi di deliquio Pasquale Ciacciarelli: «Ritengo che tutti i consiglieri provinciali uscenti debbano essere ricandidati». Ma non finisce qui. «Presenteremo due liste: una del presidente, con candidati non necessariamente di Forza Italia».

La Chiusaroli ha un secondo capogiro. Chi non dovesse essere eletto subirà l’umiliazione della sconfitta sul campo. E non potrà lamentarsi: perché le urne decreteranno che ha perso per mancanza di voti.

 

I colpi di genio

La realtà dei fatti è che la mossa di Ottaviani sembra una missione finale degli Arditi. È salito sul palco della festa provinciale della Lega, a Latina: unico sindaco di Forza Italia e nel cuore della provincia dove risiede il suo coordinatore regionale Claudio Fazzone. Che alla Lega ha fatto capire subito quale sia la linea di Forza Italia: alle Provinciali ha stretto un patto con il Pd e determinato il risultato finale. Se si è alleati, si sta insieme sempre, non solo per prendere i voti e poi si va da soli al Governo insieme al Cinque Stelle.

Resta da capire quale sia il bersaglio finale di Ottaviani. (leggi qui Dove vuole arrivare Nicola Ottaviani)

E cosa voglia fare fare Mario Abbruzzese per capitalizzare al massimo la situazione. (leggi qui Lo strano silenzio di Abbruzzese sulla sbandata leghista di Ottaviani).

 

Un paradosso non può essere nascosto: Nicola Ottaviani sabato sera è salito sul palco della festa regionale della Lega. Martedì sera Mario Abbruzzese si è presentato al Coordinamento Provinciale di Forza Italia sfoggiando una cravatte verde leghista.

La deriva salviniana continua.