Il coraggio di farsi da parte (di P. Alviti)

Non è facile farsi da parte, riconoscere che qualcuno è meglio di noi. Lasciare spazio ai più giovani concedendogli il diritto di sbagliare. L'esempio di Giovanni è illuminante: preparare la strada per chi viene dopo e porterà avanti la nostra opera.

Pietro Alviti

Insegnante e Giornalista

…viene dopo di me uno, al quale io non sono degno di slacciare i sandali

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Non è facile, non è davvero facile farsi da parte, accettare che ci sia qualcuno che è più bravo di noi, che possa prendere il nostro posto perché è meglio per tutti che sia così.

Non è facile.

Spesso ci rifugiamo in una torre d’avorio in cui pensiamo di essere il meglio possibile nel nostro lavoro, nei nostri hobbies, nei nostri divertimenti. E’ una trappola difficile da evitare: l’espressione che la Parola affida al Battista è invece illuminante, viene dopo di me…

E’ un modo soprattutto per non sentirsi indispensabili, per lasciare al momento giusto e non rimanere a presidiare un ruolo, una posizione. È un utile esercizio: imparare il senso del limite, non soggiacere al delirio dell’onnipotenza, del “so fare tutto io, voi non capite niente, prima fate la gavetta”.

Il nostro è un Paese per vecchi che spesso rifiutano di farsi da parte per far spazio a giovani brillanti che magari faranno anche qualche errore ma che sono l’unico futuro che abbiamo: in molte professioni si fa carriera soltanto per anzianità non per bravura.

L’esempio di Giovanni che vive per preparare la strada ad una altro dovrebbe essere il paradigma dell’esistenza di ciascuno di noi: predisporre il terreno per quelli che ci seguiranno e farsi da parte al momento opportuno…

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Cari lettori, C’è bisogno di Parola compie un anno, per 52 settimane abbiamo ragionato sulle pro-vocazioni che il testo biblico ci pone davanti per aiutarci ad essere uomini.

I libri della Bibbia sono uno dei grandi tesori dell’umanità: per i Cristiani sono la via, lo strumento per arrivare alla salvezza, per gli altri sono comunque un incommensurabile tesoro di storie, racconti, poesie, interpretazioni…

Abbiamo iniziato quest’anno dal coraggio di Giovanni e lo concludiamo con la sua forza ancora più grande, quella di farsi da parte perché c’è di meglio…

Dai, siamo coraggiosi!

Pietro Alviti

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AlessioPorcu.it, The Startupper 2.0, la società editrice Grandi Comunicatori & Associati, ringraziano con infinita stima il professor Pietro Alviti per la forza delle parole appoggiate su queste pagine elettroniche durante quest’anno trascorso insieme. Per avere dimostrato ancora una volta che le parole non vanno urlate ma è sufficiente sussurrarle perché la loro potenza deriva dal loro contenuto. In questo, la Parola è insuperata. Ma spesso incompresa, a causa della durezza dei cuori. Grazie prof per avere scavato un po’ della roccia dei nostri cuori in queste 52 settimane ed averli resi più permeabili attraverso la chiarezza e la profondità delle tue parole.