Coronavirus di… spine. È una Pasqua di passione

Foto © Imagoeconomica / Carlo Lannutti

Soltanto Papa Bergoglio e Sergio Mattarella sono all’altezza. L’Unione Europea e la politica italiana prigionieri delle solite contrapposizioni.

Una Pasqua dominata dal Coronavirus. La curva cresce di meno, ma non accenna a iniziare la discesa. Ci sono meno malati nei reparti di rianimazione ma i contagi sono sempre moltissimi. Per non parlare delle morti, che non sono numeri e statistiche, ma persone. Sono nonni e nonne, mamme e papà, figli e figlie. Ognuno con la propria storia. Poi c’è il dato tutto italiano del tasso di letalità, spropositato rispetto ad ogni altro Paese.

La guerra è ancora lunga e la politica stessa ondeggia, come sempre. C’è un abisso tra il discorso agli italiani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e quello del premier Giuseppe Conte. Il Capo dello Stato ha richiamato davvero all’unità nazionale, l’inquilino di Palazzo Chigi alza sempre il dito e stavolta lo ha puntato nei confronti delle opposizioni, di Matteo Salvini (Lega) e Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia). Così non si va da nessuna parte.

Il Paese ha bisogno di condivisione e perfino di coraggio, perché non si potrà rimanere fermi chissà per quanto tempo ancora. Da nessuna altra parte del mondo hanno fermato tutto. E in nessuna altra parte del mondo ci sono stati i morti registrati in Italia. Qualche domanda prima o poi bisognerà farla.

Nel frattempo è arrivata la Pasqua. Papa Francesco sta stupendo il mondo con le sue cerimonie senza fedeli. Le inquadrature di piazza San Pietro vuota sono  degne di un Oscar alla fotografia e alla regia. Il Pontefice si rende conto della straordinaria tragicità del momento e invoca l’aiuto di Dio. Con la preghiera.

Bergoglio giganteggia sulle miserie di una politica europea che non fa altro che generare contrapposizioni. Ma pure su una politica italiana che non riesce ad essere all’altezza del proprio ruolo. Le Regioni viaggiano in ordine sparso e inevitabilmente questo produce ulteriori distanze.

La cerimonia del venerdì Santo è quella che meglio fotografa la Pasqua 2020. Con la corona di spine sul capo di Gesù crocifisso.
Dalla corona al Coronavirus il passo è breve.