Coronavirus, Fazzone tende la mano a Zingaretti. «Bravo. Ora tamponi a tutta Fondi»

Il senatore e coordinatore regionale di Forza Italia: “Mai come in questo momento è l’ora dell’unità di intenti”. Apprezzamento per la rivoluzione compiuta nella Sanità del Lazio in pochi giorni. Ora però chiede tamponi per tutta Fondi. Invece la Lega tiene alta la tensione: “A noi l’Europa concede l’elemosina, Germania e Olanda fanno quello che vogliono”.

È il momento della collaborazione, istituzionale e politica. Il senatore Claudio Fazzone, coordinatore regionale di Forza Italia, non solo lo ha detto. Ma lo ha fatto capire con segnali concreti. Ha sepolto l’ascia di guerra ed aperto una linea di dialogo diretta con Nicola Zingaretti ed il suo governo regionale del Lazio. Fondi, la città che è la capitale del suo consenso elettorale, si trova sulla linea del fronte contro il Covid-19: c’è un cluster concentrato direttamente lì, si sono passati l’infezione uno con l’altro. Il risultato è che vengono da Fondi ben 38 dei 105 casi registrati finora nell’intera provincia di Latina.

Il momento dell’unità

Claudio Fazzone

Il primo segnale Claudio Fazzone lo ha mandato nel suo stile: diretto e senza fronzoli. «Mai come in questo momento è l’ora dell’unità d’intenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19. Apprezzo lo sforzo profuso dalla Regione Lazio e dalle varie aziende sanitarie locali nell’allestimento di un piano straordinario di interventi nei vari». 

Si è sentito direttamente con il governatore. Claudio Fazzone lo ha chiamato a casa dove Zingaretti è in quarantena da quando ha scoperto di avere il virus. Gli ha fatto gli auguri, ha proposto possibili interventi e soluzioni, prospettato l’eventuale messa a disposizione dei 4 letti della terapia intensiva dell’ospedale ‘San Giovanni di Dio’ di Fondi proprio per i pazienti più gravi colpiti dal Coronavirus.

Riorganizzazione da apprezzare

Claudio Fazzone ha detto con chiarezza che lo sforzo compiuto dalla Regione Lazio per contrastare il Coronavirus è da apprezzare. Ha riconosciuto che «la riorganizzazione della rete ospedaliera del Lazio ha portato al potenziamento delle strutture in termini di dotazione di posti letto».

Ha apprezzato «La creazione di ben 5 ‘Covid Hospital’ nella Capitale, di circa 600 letti dedicati solo alla terapia intensiva, l’attivazione delle procedure per reclutare nuovo personale, l’acquisto di 600mila mascherine insieme ad altri dispositivi di protezione individuale: rappresentano un punto di partenza importante per fronteggiare l’emergenza Coronavirus sul piano ospedaliero».

Emergenza Fondi

Controlli contro il coronavirus © Gaetano Lo Porto / Imagoeconomica

Il nervo scoperto è quello di Fondi, la sua città. Claudio Fazzone chiede di ricorrere a misure straordinarie «come la possibilità di eseguire tamponi a tappeto. Facendo un test all’intera popolazione di un centro di 40-45.000 abitanti». A cosa serve fare tutti quei tamponi? «Avremmo innanzitutto una istantanea di chi è necessario isolare. Con l’utilizzo massiccio di tamponi, su tutti i residenti, potremmo scovare subito i positivi e isolarli».

È il modello al quale sta ricorrendo il Veneto. Qui i tamponi saranno fatti per strada e fuori dai supermercati. «Attraverso questo metodo individuando i casi positivi sarà possibile avviare le inchieste epidemiologiche conseguenti ed intervenire con le disposizioni di isolamento domiciliare e quarantena. Con uno screening esteso a tutta la popolazione di una determinata località si puo’ arrivare a definire un quadro chiaro della realtà. Avremo i casi positivi da curare e assistere e potremo disporre per tutti i contatti, le misure di quarantena e isolamento domiciliare fiduciario».

L’invito al Ministro

Roberto Speranza © Filippo Attili / Imagoeconomica

Misure radicali e urgenti. Per le quali Claudio Fazzone intende attivare direttamente il ministro della Salute Roberto Speranza. Affinché «possa assicurare l’implementazione di questi servizi in tutto il territorio nazionale. Dobbiamo fare di tutto per impedire che il virus possa dilagare in misura esponenziale. E gli sforzi maggiori vanno concentrati proprio verso l’attività di screening, strumento essenziale in una battaglia che deve vederci tutti quanti schierati dalla stessa parte».

La Lega non si slega

La Lega invece continua a tenere alta la tensione. Ritiene che i 25 miliardi di euro stanziati dal Governo non bastino. Lo ha detto l’onorevole Claudio Durigon:  “A noi concedono (forse) l’elemosina di 25 miliardi dopo che abbiamo pregato in ginocchio l’Ue, mentre la Germania, senza chiedere alcun permesso, attiverà un fondo di 550 miliardi, e l’Olanda di 90. Due pesi e due misure che continuano da troppo tempo, è ora di cambiare”.