Covid-19, iniziano le infezioni prese andando in giro. C’è pure una bimba

La situazione nel Lazio. L'onda continua: 99 nuovi casi, 6 morti. Contagiata una bambina di 4 anni a Vico nel Lazio. La rabbia del sindaco. Metà dei casi erano già in quarantena. Ma l'altra metà si è infettata negli ultimi giorni. Andando in giro. Il fronte di Fondi si allarga.

L’onda del Coronavirus continua. Meno grande del previsto nel Lazio. Ma continua dannatamente a contagiare ed infettare. Solo oggi nella regione sono stati 99 i nuovi casi positivi, 6 i morti. E c’è anche una bambina di 4 anni tra i contagiati: è una dei 12 casi positivi registrati nelle ultime 24 ore in provincia di Frosinone.

Siamo in guerra e stiamo combattendo” ha detto oggi l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato durante la videoconferenza con i direttori generali delle Asl del Lazio con i quali ha fatto il punto quotidiano sulla situazione.

Salvati da chi sta in casa

Foto © Imagoeconomica / Sara Minelli

I dati positivi. L’onda è più piccola del previsto: il fatto che la maggior parte della gente nel Lazio si sia chiusa in casa sta riducendo la portata delle infezioni. Solo per questo non c’è il fenomeno della Lombardia dove gli infetti sono oltre 20mila ed il virus sta uccidendo le persone come se fossero moscerini. L’andamento del trend nel Lazio è più basso del 20%. Oggi sono usciti dalla quarantena in 2.565. Ma non è oggi che si attendeva il picco: è atteso tra la fine della settimana e l’inizio della prossima. Solo dopo si potrà iniziare a fare un bilancio serio ed attendibile. Soltanto a quelpunto si potrà parlare di un prima ed un dopo.

Chi sta scoprendo adesso l’infezione si è preso il virus una settimana fa, al massimo una decina di giorni. L’analisi della situazione in provincia di Frosinone dice che la metà di loro erano persone che si sapeva già avessero avuto contatti con soggetti affetti da coronavirus e per questo stavano già in quarantena. Ma gli altri 6 invece non sapevano nulla: l’infezione l’hanno presa incontrando altri che erano affetti da Covid-19 e non lo sapevano. Ecco perché tutti si stanno sgolando a dire che biogna stare in casa.

La rabbia di Guerriero

Il sindaco Claudio Guerriero

Non si dà pace Claudio Guerriero, sindaco di Vico nel Lazio, il paese dove oggi è stata scoperta la positività su una bambina di 4 anni. È il terzo caso nel piccolo centro montano. La bimba verrà portata al Bambin Gesù a Palidoro. Guerriero ha fatto un appello alle mamme chiedendo di non far uscire i figli, soprattutto non farli giocare con altri bambini. Perchè è così che molto probabilmente c‘è stata l’infezione scoperta oggi: lasciando uscire i bambini. Per questo ha annunciato che da domani ci saranno nuove restrizioni:”La gente non capisce che così non possiamo andare avanti“.

C’è il settimo caso a Sora, si tratta di una donna di 32 anni: la buona notizia è che non c’è un focolaio ma si tratta di 7 casi distinti tra loro e senza alcun collegamento. Due casi a Veroli: sono un professionista di Casamari ed una sua collaboratrice di studio; sono siiti allo Spaziani ad un giorno di distanza l’uno dall’altra. A Casamari il primo caso positivo era stato quello dell’abate Eugenio Romagnuolo, dopo la fase critica dei giorni scorsi ora le condizioni si sono stabilizzate. Altri casi sono stati registrati a Castelliri, Alatri, Alvito, Isoletta d’Arce.

Ma non è l’ora del picco. I casi, tanti, sono attesi nelle prossime ore. Per questo bisogna stare in casa.

Il fronte di Fondi

Terapia Intensiva

Nella Asl di Latina sono stati 22 i nuovi casi positivi registrati nelle utlime 24 ore e ben 7 di questi vengono da Fondi portando a 47 i casi totali in città su 135 in tutta la provincia. In serata la città è stata chiusa, adottato un provvedimento straordinario e di emergenza come quello utilizzato a Codogno (leggi qui Fondi città chiusa. È zona rossa come Codogno).

Prosegue anche il focolaio di Latina: oggi sono stati registrati altri 6 casi portando a 29 il totale. Gli altri sono distribuiti nei comuni di Minturno (2), Spigno Saturnia (2), Itri (1), Aprilia (2), Sabaudia (1), Sezze (1).

In questomomentola Asl di Latina sta seguendo 117 pazienti: 13 sono positivi ma con pochi o nessun suntomo e per questo sono stati messi in isolamento domiciliare. I pazienti ricoverati sono collocati presso lo Spallanzani (11), la Terapia Intensiva del Goretti (5), l’unità di Malattie Infettive del Goretti (20) o altre unità operative del Goretti e del Dono Svizzero di Formia (25). Tre pazienti sono ricoverati in altri ospedali della Regione Lazio.

Combattiamo con le fionde

Il coordinatore regionale di Forza Italia Claudio Fazzone

Il senatore Claudio Fazzone continua a chiedere di applicare misure radicali come quelle che in Veneto sta attuando il goernatore Luca Zaia. Non chiede un trattamento di favore ma una misura adeguata per una città che da sola ha quasi il 40% dei positivi di tutta la provincia. È pronto a portare la gente a Roma per i nuovi test che accertano in pochi minuti l’eventuale positività. ma servono ambulanze ed un’organizzazione.

«In questo scenario di ‘guerra’ – sottolinea il coordinatore di Forza Italia nel Lazio – abbiamo chiesto armi vere. Ci hanno risposto dandoci delle fionde. Sono il primo a volere la sicurezza dei residenti di Fondi, la mia città. Da tempo invoco più servizi e strumenti per affrontare lo stato di emergenza epidemiologica, ma ad oggi registro solo dinieghi». 

Anche il consigliere regionale Pino Simeone chiede di affrontare in maniera radicale il focolaio di Fondi. «Non c’e’ tempo da perdere. Per la città di Fondi occorre prendere misure straordinarie per il contenimento dei casi positivi al Covid-19».

Ne ha parlato oggi nella riunione dei capigruppo del Consiglio regionale, alla presenza del vice presidente Daniele Leodori, del capo di gabinetto Albino Ruberti e dell’assessore Paolo Orneli.

La Regione una risposta concreta l’ha data: nel corso della riunione è stato preannunciato l’avvio di uno screening veloce che consiste nel fare delle Tac per individuare i sospetti casi di polmonite. La sperimentazione verrà avviata proprio a Fondi, con la collaborazione dell’Asl di Latina e del Campus Bio Medico di Roma.

Ora occorre proprio quello che diceva Claudio Fazzone: la logistica per organizzare le analisi da fare a Roma. In attesa di realizzarla, Fondi è stata isolata dal resto del mondo.

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