Dieci nuovi casi ma la curva è stabile

La situazione di lunedì 16 marzo: la curva è stabile, arrivano i risultati dello stop alle scuole e della clausura in casa. Dieci nuovi casi in provincia di Frosinone: arrivano tra gli altri da Sora, Isola del Liri, Arpino, Alvito, Vico nel Lazio. Altre tre vittime. Un pensionato di 89 anni ed un ex sottufficiale della Guardia di Finanza. Morta anche la donna di Cremona che viveva a Formia

Ritarda. Il picco di casi legati al Covid-19 arriverà ma non è oggi la sua giornata. La curva dei nuovi infettati cresce ma non si impenna. Ad impedirglielo – analizzano gli esperti – è stata l’immediata chiusura delle scuole ed il comportamento civile adottato da un numero così grande di cittadini cittadini che il trend rimane stabile.

I numeri del giorno 

Gli esperti continuano a ripetere che i numeri non vanno letti giorno per giorno. E allora si guarda quella curva, si legge il suo andamento. Alessio D’Amato, l’assessore regionale alla Sanità, come ogni pomeriggio riunisce in videoconferenza i direttori generali della Asl e degli ospedali. Il numero complessivo dei nuovi casi registrati nel Lazio nelle ultime 24 ore ore è di 87 contagiati. Erano stati 79 nella giornata di ieri e 80 in quella prima ancora. Cresce quel numero maledetto ma non ai ritmi della Lombardia che quasi li raddoppia di giorno in giorno. Qui nel Lazio si cresce del dieci per cento e si aspetta. Si aspetta il picco.

Coronavirus, medico con mascherina Foto © Imagoeconomica / Stefano Cavicchi

In quattro sono morti nelle ultime 24 ore. Tre durante la notte. Uno di loro è il brigadiere capo in congedo della Guardia di Finanza Gaetano Del Greco di Cassino. L’annuncio lo ha fatto su Facebook la famiglia: è morto in cinque giorni, stava a Roma all’Umberto I. Era in pensione, amava il ballo e fino ad una settimana fa sentiva parlare in televisione del Covid-19. Non ha superato la grave crisi respiratoria dovuta a quel virus.

In serata c’è stato un altro decesso: nell’ospedale di Cassino si è spento un pensionato di 89 anni che era ricoverato in precedenza nel San Raffaele. Le sue condizioni si sono improvvisamente aggravate ed è stato trasferito al Santa Scolastica, dove è deceduto. Il tampone ha confermato la positività.

A Tivoli è morto un uomo di 80 anni con concomitante sarcoidosi polmonare e neoplasia prostatica, mentre nello Spallanzani è morta una donna di 81 anni che aveva anche altre patologie. 

Chiudersi in casa funzione. Sono usciti dalla quarantena in 1.509 persone.

Dieci nuovi casi a Frosinone

I nuovi casi nella Asl di Frosinone sono stati dieci. Tra loro c’è un’anziana signora di Vico nel Lazio. C’è un secondo caso a Sora. Secondo caso accertato anche ad Isola del Liri. C’è poi il caso registrato nelle ore scorse ad Arpino. E quello confermato in serata ad Alvito dove una signora è stata trasferita allo Spaziani. In tutti e tre i casi sono stati i sindaci a confermare l’infezione ed assicurare a cittadini che tutte le misure di precauzione sono state adottate. Raccomandando di non uscire.

Perché gli imbecilli che escono sono ancora tanti, rischiando di portare a casa il virus ed infettare tutta la famiglia. Nella sola giornata di domenica sono stati 72 quelli che sono stati denunciati dalle forze dell’ordine: la denuncia più grossa rischia di fargliela il Coronavirus.

Controlli contro il coronavirus © Gaetano Lo Porto / Imagoeconomica

Sta male l’abate di Casamari Eugenio Romagnuolo: resta in Terapia intensiva a Frosinone, oggi ha cominciato a rispondere alle medicine. Migliora invece la responsabile della segreteria del presidente Asi Francesco De Angelis.

Solo in due sono usciti dalla quarantena. Tra i confinati in casa, si scopre in queste ore, c’è il presidente del Consiglio Regionale Mauro Buschini: si èmesso in auto isolamento in maniera volontaria senza che le autorità lo avessero disposto, prudenza per via della sua frequentazione con il governatore Nicola Zingaretti.

Nelle province

Nella Asl di Latina c’è stato il sesto decesso dovuto al Covid 19 in provincia. In serata allo Spallanzani è morta la donna originaria della provincia di Cremona che due settimane fa si presentò al Pronto Soccorso del Dono Svizzero di Formia nonostante avesse i sintomi dell’infezione.

Nel Pontino non si ferma la lenta ma costante crescita, legata soprattutto alla cena avvenuta a Fondi nonostante la prudenza più volte raccomandata. Sono stati 14 i nuovi casi in più registrati nelle ultime 24 ore: 3 di questi vengono da Fondi per un totale di 33 casi registrati in città; altri 4 casi vengono dal focolaio di Latina dove in tutto sono 20 le persone ammalate. Uno ciascuno sono stati registrati nei Comuni di Aprilia, Cisterna, Cori, Minturno e Sabaudia.

In provincia di Latina sono usciti dalla quarantena in 217. In tutto sono salite a 2126 le persone messe in isolamento domiciliare.

In totale sono 96 i contagiati in provincia dall’inizio dell’emergenza, 5 le vittime, 47 i ricoverati. Al momento la Asl sta seguendo 79 pazienti: di loro 32 sono isolati in casa, 12 sono ricoverati allo Spallanzani, 3 nella Terapia intensiva del Goretti a Latina ed uno nella Terapia intensiva del Dono Svizzero a Formia. Altri venti sono nell’unità di Malattie infettive del Goretti. Nove si trovano in altri reparti degli ospedali di Latina e di Formia, in due sono stati inviati in altri ospedali del Lazio.

A Latina da sabato scorso sedici pazienti vengono trattati con la terapia individuata a Napoli nell’istituto Pascale, a base di Tocilizumab: è un antinfiammatorio usato per patologie reumatologiche, è afficace nel bloccare l’infiammazione responsabile dell’insufficienza respiratoria grave.

Dopo due giorni di trattamento ben il 70% dei pazienti è migliorato.

Nella Asl di Viterbo ci sono 6 nuovi casi positivi, 109 le persone che sono uscite dalla sorveglianza domiciliare. Invece nella Asl di Rieti sono stati registrati 4 nuovi casi positivi, mentre sono 10 le persone uscite dalla sorveglianza domiciliare.

A Roma

Unità di Terapia Intensiva. Foto © Manu Dias / AGECOM

La situazione nelle Asl e negli ospedali romani. Nella Asl Roma 1 ci sono stati 2 nuovi casi positivi, 180 le persone che sono uscite dalla sorveglianza domiciliare. La Asl Roma 2 ha registrato 14 nuovi casi positivi, 32 le persone che sono uscite dalla quarantena. Invece nella Asl Roma 3 ci sono 10 nuovi casi positivi, sono 149 le persone che hanno terminato la quarantena.

Alla Asl Roma 4 si registrano 17 nuovi casi positivi mentre sono 145 le persone uscite dalla sorveglianza domiciliare. Nella Asl Roma 5 sono stati 6 i nuovi casi positivi, 558 le persone che sono uscite dalla sorveglianza domiciliare. Torna nella norma la situazione nell’Asl Roma 6: 4 nuovi casi positivi e 188 persone che sono uscite dalla sorveglianza domiciliare.

Mercoledì entra in funzione il terzo ospedale di riferimento per il Covid-19: è la struttura di Villa Maria a Casal Palocco con 80 posti letto di cui 48 di terapia intensiva: i pazientio verranno inviati lì direttamente dallo Spallanzani. A Tor Vergata si sta procedendo allo svuotamento di una delle torri per realizzare il quarto centro regionale.

Il caso delle mascherine

Foto © Imagoeconomica / Stefano Cavicchi

C’è il problema di approvvigionamento delle mascherine.

Nell’ospedale di Cassino sono state rubate quelle destinate ai sanitari nei reparti Oculistica, Pediatria e Gastroenterologia. Chi le ha rubate ha forzato gli armadietti chiusi ed i carrelli di emergenza.

Un camion è in arrivo alla Saxa Gres di Anagni, con diecimila mascherine regalate dai ceramisti cinesi che hanno molto apprezzato il messaggio di solidarietà inviato nei giorni scorsi dal presidente Francesco Borgomeo.

Scatta la solidarietà anche nel mondo della scienza e della ricerca. L’Istituto di Fisica del Plasma dell’Accademia Cinese delle Scienze ha offerto in dono 17.500 mascherine protettive ai ricercatori del Centro ENEA di Frascati con i quali sono in corso diversi progetti per l’energia da fusione nucleare.