Covid-19 inizia l’ondata: contagi in aumento. Picco tra il 23 e 24 marzo

Coronavirus: la situazione nel Lazio mercoledì 18 marzo. Inizia l'ondata: in aumento i casi di Covid-19 in tutte le Asl. Raddoppiati i casi in provincia di Frosinone dove c'è stato il settimo decesso.

L’ondata di Covid-19 inizia ad arrivare nel Lazio. I contagiati sono in aumento in quasi tutte le Asl: ci sono aree come Frosinone in cui sono addirittura raddoppiati i nuovi casi. È stabile però il numero delle persone in Terapia Intensiva: sono 44 i pazienti che ad oggi lottano aggrappati ad un respiratore. L’algoritmo usato a livello centrale individua un periodo preciso per il picco: è atteso per il 23 e 24 marzo. C’è un numero su tutti che tiene accesa la speranza: molti dei nuovi casi si sono sviluppati tra quelli che stavano già in quarantena, significa che grazie alla loro permanenza in casa è stato evitato il contagio a tanti altri. È per questo che ad oggi la curva dei contagi nel lazio è più bassa del 20% di quanto era previsto.

«Aumentano i casi, ce lo aspettavamo» ha commentato l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato al termine della videoconferenza con i Direttori generali delle Asl e degli ospedali del Lazio.

I numeri del giorno parlano di 117 nuovi casi e 5 decessi. Aumentano pure i guariti: sono 42. Sono usciti oggi dalla quarantena in 2.699.

Il totale aggiornato nel Lazio è di 724 casi positivi. Di questi: 44 sono in terapia intensiva, altri 374 sono ricoverati e non hanno bisogno di macchinari per riuscire a respirare, 232 sono in isolamento domiciliare con sintomi lievi o ancora nessun sintomo. Le vittime ad oggi sono 32 ed i guariti sono 42.

Il settimo morto

Ambulanza soccorre paziente con Coronavirus © Imagoeconomica / Stefano cavicchi

Nel territorio della Asl di Frosinone c’è stato il settimo morto. È un uomo di 71 anni del capoluogo: anche lui, come tutti gli altri, aveva un quadro clinico alterato ed il virus gli è stato fatale.

Sono 19 i nuovi casi positivi. Due di loro sono persone riconducibili al San Raffaele, ad Anagni c’è stato il secondo caso accertato, secondo caso anche a Sora e pure a Piedimonte San Germano. Primo caso invece a Torrice. Sono serie le condizioni dell‘abate di Casamari ed oggi dalla comunità monastica sono state chieste preghiere.

Il dato positivo è che i casi davvero nuovi siano in realtà solo 2 su 19, gli altri 17 sono tutte persone che erano già in isolamento ed alcuni si erano messi in quarantena volontaria appena arrivati dal Nord Italia. Il fatto che in questi giorni siano rimasti chiusi in casa ha evitato che contagiassero il virus a tente altre persone: si stima che con il loro comportamento responsabile abbiano evitato almeno 120 contagi.

In queste ventiquattrore 32 persone sono uscite dalla sorveglianza domiciliare. Da oggi è operativo il laboratorio per il test del COVID-19 nell’ospedale Spaziani.

Poco oltre la provincia c’è da registrare il primo caso alla Neuromed di Pozzilli: si tratta di un anziano paziente di Roccamonfina.

Tregua a Latina

Terapia intensiva Foto © Stefano Scarpiello / Imagoeconomica

C’è la prima giornata di tregua nella Asl di Latina: dopo giorni di dati in continua crescita c’è stato questa volta un numero stabile. Infatti sono 8 i nuovi casi positivi al coronavirus.

Continua a generare nuovi casi il focolaio di Fondi: ne sono stati registrati altri due e con loro il totale degli infetti è salito a 40. L’altro focolaio è a Latina: c’è stato un altro caso nelle ultime 24 ore poprtando il totale a 23. Gli altri casi vengono da Gaeta (ma si tratta di una persona non residente in città) e da Pontinia.

I casi positivi accertati sinora sono 113, spalti su 15 dei 33 comuni pontini: dopo i focolai di Fondi e Latina ci sono Formia e Aprilia (6 casi ciascuno), Cori, Minturno e Terracina (4 casi ciascuno), Cisterna, Lenola e Sezze (3 casi), Pontinia e Sabaudia (2) e Gaeta, Sermoneta e Monte San Biagio (1).

Ad oggi sono 394 le persone che sono uscite dalla quarantena, restano in sorveglianza domiciliare 2035 cittadini.

In provincia, Rida Ambiente ha avviato la sanificazione dei suoi impianti: richiederà 13 ore di lavoro più altre ore per consentire ai vapori di disperdersi. per queato l’impianto resterà chiuso e l’attività di raccolta dei rifiuti resterà sospesa il 22 ed il 23 marzo.

Numeri in aumento anche nella Asl di Viterbo: 13 i nuovi casi positivi e 262 le persone che sono uscite dalla sorveglianza domiciliare; invece nella Asl di Rieti sono 5 i nuovi casi positivi ed 11 le persone che hanno terminato la quarantena.

Tutti in aumento

Coronavirus, il bollettino dell’ospedale Spallanzani © Imagoeconomica / Alvaro Padilla

Sono tutti in aumento gli indicatori su Roma e provincia.

Sei nuovi casi di Coronavirus sono stati registrati nelle ultime ventiquattrore a Nettuno, per un totale di 18 casi accertati. Nettuno è la seconda città della provincia di Roma per numero di contagi, preceduta solo da Pomezia. In totale nella Asl Roma 6 sono stati 17 nuovi casi positivi e 48 le persone che sono uscite dalla sorveglianza domiciliare.

Sette nuovi casi nella Asl Roma 1 e 258 le persone che sono uscite dalla sorveglianza domiciliare; alla Asl Roma 2 ci sono stati 9 nuovi casi positivi. 35 le persone che sono uscite dalla sorveglianza domiciliare. Altri 3 casi sono stati registrati nella Asl Roma 3 dove 150 persone sono uscite dalla quarantena.

Nella Asl Roma 4 ci sono 16 nuovi casi positivi: è morto un uomo di 94 anni a Civitavecchia, 247 le persone che sono uscite dalla sorveglianza domiciliare. Alla Asl Roma 5 sono stati addirittura 20 i nuovi casi positivi, 1.262 le persone che sono uscite dalla sorveglianza domiciliare.

L’Università Campus Bio-Medico ha messo a disposizione un sistema di diagnosi precoce che abbatte i tempi degli accertamenti ed ha un’attendibilità superiore al 98%: si basa sull’intelligenza artificiale.

Non resistono in casa

Sono proseguiti i controlli delle Forze dell’Ordine sulle persone scoperte in giro. Una sessantina i denunciati in provincia di Frosinone per inosservanza al decreto che impone di uscire solo per giustificati motivi.

Ancora una volta i pretesti sono degni del cabaret: c’è chi va a trovare la fidanzata e chi giura di non sapere che ci sia un divieto a circolare senza motivo. Undici condomini sono stati denunciati a Cassino con l’accusa di avere approfittato della bella giornata di sole per riunirsi nel giardino condominiale di zona La Malfa e fare un barbecue con tanto di schiamazzi. A Gaeta denunce in serie per le persone scoperte a fare la fila davanti ad una pizzeria per portarsi a casa Margherite, Capricciose e Calzoni: l’attività è consentita solo per la consegna a domicilio.

Verso gli arresti domiciliari

Verso gli arresti domiciliari

Potrebbero essere circa 350 i detenuti del Lazio destinati ad uscire dalle carceri per scontare il resto della pena agli arresti domiciliari. Lo prevede il decreto ‘Cura Italia: possono usufruirne tutti coloro che alla data del 30 giugno avranno una pena residua da scontare non superiore a 18 mesi.

Non rientrano nell’elenco gli autori di reati gravi, i “delinquenti abituali, professionali o per tendenza”, i “detenuti che sono sottoposti al regime di sorveglianza particolare”, quelli che “nell’ultimo anno siano stati sanzionati per le infrazioni disciplinari” e nemmeno i “coinvolti nei disordini e nelle sommosse di marzo.

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