Covid-19, verso il vaccino mentre la curva scende

Foto © Carlo Lannutti / Imagoeconomica

Curva dei contagi in crescita al 2,5%. A Pomezia mettono a punto un possibile vaccino e ora inizia la sperimentazione. Se funziona è disponibile in autunno. Nel Lazio 123 nuovi casi, 47 a Roma, due in Ciociaria più altri 3 da registrare. Via ai tamponi on the road

Non è un calo. È una frenata. Molto vicina a quella registrata in Veneto dove ora si preparano a sperimentare un allentamento della stretta al lockdown. Nel Lazio il bollettino quotidiano dei nuovi casi di Covid-19 registra 123 positivi in più nelle ultime ventiquattrore: la bestia non galoppa più, si diffonde ancora tra la gente ma con un passo più fiacco. Cresce ad un ritmo del 2,5% .

Il vaccino a Pomezia

L’Istituto di Ricerca Biologico Molecolare di Pomezia Foto © Tiberio Barchielli / Imagoeconomica

La curva dei contagi cresce sempre meno. Ma non siamo ancora al livello di sicurezza, al dato che permetterebbe di allentare la presa e consentire il graduale ritorno alla nuova vita che ci attende fuori. Fatta di guanti, mascherine, distanze, fino a quando non ci sarà disponibile un vaccino.

È nel Lazio che si sta mettendo a punto la molecola capace di neutralizzare il Covid-19: all‘Istituto di Ricerca Biologico Molecolare di Pomezia. È lì che sette anni fa hanno messo a punto il vaccino italiano contro Ebola e poi hanno venduto i diritti ad una multinazionale di Sua Maestà britannica. È a Pomezia che oggi l’amministratore delegato di Advent – Irbm ha annunciato che un vaccino lo hanno individuato. Alla fine di questo mese partiranno i test accelerati su 550 volontari sani. La speranza è quella di «rendere utilizzabile il vaccino già a settembre per vaccinare personale sanitario e Forze dell’ordine in modalità di uso compassionevole».

La riunione

Nicola Zingaretti e Alessio D’Amato

Fino ad allora bisognerà guardare curve e picchi, osservare distanze e precauzioni. Cautele raccomandate ancora una volta oggi da Alessio D’Amato, l’assessore regionale alla Sanità durante la quotidiana video conferenza con i Direttori generali delle Asl e degli ospedali nel Lazio.

I numeri delle ultime ventiquattrore dicono che c’è la frenata, la crescita al 2,5%. E che si è allargata ancora la forbice tra chi finisce sotto sorveglianza per essere stato a contatto con un soggetto positivo (12.637) e quelli che escono dalla vigilanza senza avere sviluppato il nuovo coronavirus (16.174).

«Rinnovo l’appello a mantenere alta l’attenzione e deve proseguire l’attività di forte vigilanza sulle residenze per anziani con controlli a tappeto su tutto il territorio».

La buona notizia del giorno è che tra i 25 guariti in queste ore c’è il poliziotto che fu uno dei primi casi a livello regionale. Confermata la fine dei posti di blocco per bloccare i Comuni di Fondi, Contigliano e Nerola: la diffusione del veirus ora è sotto controllo. L’assessore mette in chiaro: “Non si tratta di un ‘tana libera tutti’, ma si rientra nelle misure ordinarie nazionali”.

L’altra buona notizia è che a Rieti è stato controllato il 64% del personale operativo nei reparti a rischio Covid-19: solo l’1,2% è risultato positivo. Il totale dei guariti è salito a 764, i decessi in tutto il Lazio sono stati 5. In tutta la città di Roma si sono registrati appena 47 casi.

Frosinone, solo due

La terapia sub intensiva di Alatri

Sono numeri positivi anche quelli che vengono dalla Asl di Frosinone: in ventiquattrore sono stati registrati solo 2 nuovi casi positivi e nessun decesso. Ci sono posti liberi in Terapia Intensiva allo Spaziani.

I due nuovi casi inseriti nel bollettino sono quelli sviluppatisi ieri nel cluster del San Raffaele di Cassino. Non sono stati ancora calcolati i 3 registrati ad Atina. Li ha annunciati il sindaco Adolfo Valente specificando che 2 delle persone contagiate sono in ospedale ma “in condizioni di salute non preoccupanti”; la terza persona ha sintomi molto blandi e per questo viene seguita a casa. 

Le persone con cui sono venute a contatto sono state messe sotto sorveglianza. In provincia di Frosinone sono state in queste ore 344 le persone uscite dalla fase di attenzione domiciliare.

Tamponi… on the road

I controlli su strada con i tamponi anti coronavirus

Da oggi a Frosinone sono in via di sperimentazione i tamponi on the road. O, in termine tecnico “Drive-thru“: i test fatti direttamente in macchina senza che il cittadino scenda dall’abitacolo.

Li ha annunciati il presidente del Consiglio Regionale Mauro Buschini. Sarà la Asl ad inviare una lettera a casa ed invitare ad un’orario ben preciso per effettuare il tampone: ci si metterà in fila senza scendere dall’auto davanti alle strutture sanitarie e ad uno ad uno si passerà davanti ai medici che effettueranno i campionamenti. “Un metodo già adottato, con successo, in Corea del Sud. Un altro servizio di eccellenza della nostra sanità nella lotta al COVID-19″ sottolinea Buschini.