Il virus cresce ma non dilaga. Tra i nuovi casi l’abate e l’ingegnere

Foto © Sara Minelli / Imagoeconomica

Il bilancio della giornata: il virus si diffonde ma rallenta. È l'effetto dell'isolamento in casa. Decisivi i prossimi dieci giorni. I nuovi casi. Positivo l'abate di Casamari, in quarantena l'abazia; infettato anche un lavoratore Fca di ritorno dal Piemonte. La rabbia dei sindaci a Roccasecca e Frosinone. Il focolaio confermato a Fondi e quello possibile a Latina

Cresce ma non dilaga, il Covid-19 continua ad aumentare nel Lazio ma non come in Lombardia: essersi chiusi in casa lo sta arginando. La settimana prossima sarà quella che porterà al piccoCi sono stati 80 nuovi casi accertati nelle ultime 24 ore, l’abazia di Casamari è in quarantena perché il padre abate è stato riscontrato positivo al test, il San Raffaele di Cassino continua a restare chiuso per evitare che possa diventare un veicolo d’infezione: una precauzione legata ai 7 casi registrati finora, si sta aspettando la fine della quarantena per i pazienti entrati in contatto con i positivi, a quel punto si potrà procedere alla totale sanificazione del Reparto.

Il punto

Nel pomeriggio c’è stata la consueta videoconferenza nella quale fare il punto, tra l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato ed i Direttori Generali delle Asl e degli ospedali del Lazio.

Rispetto a ieri ci sono stati altri 80 casi di contagio accertati, tre più di ieri. Nello stesso tempo ci sono stati 28 guariti dal coronavirus. Sono usciti dalla quarantena in 745.

L’abate positivo

L’abate di Casamari Eugenio Romagnuolo

Sono 9 i nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore nella Asl di Frosinone. Tra loro c’è l’abate di Casamari dom Eugenio Romagnuolo che ora si trova allo Spaziani di Frosinone: l’intera comunità monastica è in quarantena fino al prossimo 25 marzo, chiusi fino a quella data sia l’abazia cistercense che l’annesso istituto scolastico San Bernardo.

A Piedimonte San Germano ieri sera è stato ufficializzato il caso di un dipendente Fca, non si tratterebbe di un’infezione contratta sul posto ma con ogni probabilità nel corso di una recente trasferta al Nord; non risulta sia rientrato nello stabilimento di Cassino Plant da quando è tornato dal polo produttivo di Torino. A Cervaro è risultato positivo un 45enne. Entrambi sono stati trasferiti allo Spallanzani. E come loro anche altri 2 pazienti locali, per un totale di 4 trasferiti.

 A fronte dei 9 nuovi casi ci sono 13 persone uscite dalla quarantena. Il Direttore Generale della Asl Stefano Lorusso è riuscito ad individuare altri 10 ventilatori per gli ospedali ciociari, potranno essere messi in linea appena verranno individuati i rianimatori.

Anche a Frosinone entra in funzione il laboratorio per esaminare i tamponi con i test per il Covid-19 mentre ad Alatri e Sora sono state montate le tende per il pre triage dei pazienti che presentano sintomi da coronavirus.

Troppi a passeggio

Giuseppe Sacco

Troppi però sono ancora in giro. Nonostante sia chiaro che l’unico modo per rallentare la diffusione sia quello di evitare i contatti.

Il sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco dopo un giro in città e senza nemmeno scendere dall’auto ha preso il cellulare e postato un videomessaggio ai suoi concittadini. dal titolo eloquente: “Ragazzi, ancora non ci siamo“.

Visibilmente arrabbiato a detto: “Qualcuno ancora non ha capito: bisogna rimanere in casa se vogliamo contenere i contagi. Dobbiamo essere responsabili. Si esce solo per motivi di salute, di estrema necessità o per andare al lavoro. Andate a casa!”.

Il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani invece ha dovuto spiegare il significato della parola ‘assembramento‘. Ha rivelato che ci sono state decine di denunce a carico di persone non residenti e trovate in città senza alcuna giustificazione.

Ha spiegato “sebbene le norme utilizzate nei decreti legge, e nei decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri, non chiariscano cosa si debba intendere per ‘assembramento’, appare sufficiente applicare i principi generali di prudenza e di buon senso, evitando artifici e furbate che si ritorcono contro la collettività e contro gli autori di certe bravate”.

Nelle province

Terapia Intensiva Foto © Stefano Scarpiello / Imagoeconomica

Nella Asl di Latina sono stati registrati 13 nuovi casi positivi. Quattro di loro sono di Fondi e confermano l’esistenza di un focolaio: sono ben 22 i casi di infezione registrati in città. Altri due sono pazienti residenti a Latina, il timore è che i numeri in città possano aumentare per la presenza di un possibile cluster, come a Fondi.

Gli altri casi sono uno di Sezze, uno di Minturno, uno ricoverato a Latina ma è di Velletri

Dei tredici nuovi casi, tre sono in quarantena a casa, nove sono ricoverati, soltanto uno ha avuto bisogno della Terapia Intensiva di Formia. Due i pazienti che sono guariti, 78 le persone che sono uscite dalla quarantena.

Nessun nuovo caso nella Asl di Rieti dove è terminata per 29 persone la sorveglianza domiciliare; qui da lunedì ci saranno altri 11 posti di terapia intensiva dedicata al COVID-19; alla Asl di Viterbo si registrano 3 nuovi casi positivi e 79 persone sono uscite dalla sorveglianza domiciliare;

A Roma

La situazione nelle Asl e nelle aziende ospedaliere romane. Nella Asl Roma 1 sono stati registrati 5 nuovi casi positivi. 150 persone sono uscite dalla quarantena. La campagna di potenziamento avviata dalla Regione porterà da mercoledì altri 8 posti di pneumologia al San Filippo Neri. Il picco del giorno è stato registrato nella Asl Roma 2 con 17 nuovi casi positivi; qui sono state 59 le persone uscite dalla sorveglianza domiciliare. Sono in arrivo altri 6 posti di terapia intensiva al Sant’Eugenio e 9 posti di terapia intensiva dedicati al COVID-19, tutti saranno disponibili da lunedì.

Alessio D’Amato con il dottor Francesco Vaia (Direttore Sanitario dello Spallanzani) ed il dottor Nicola Petrosillo (direttore di Infettivologia). Foto © Imagoeconomica / Alvaro Padilla

Nella Asl Roma 3 nessun nuovo caso positivo e contemporaneamente ci sono state 92 persone che sono uscite dalla sorveglianza domiciliare. Alla Asl Roma 4 sono stati registrati 7 nuovi casi positivi. due i pazienti guariti e 99 le persone uscite dalla sorveglianza domiciliare. Chiusa l’accettazione della RSA Madonna del Rosario di Civitavecchia: si attende l’esito dell’indagine epidemiologica.

Nella Roma 5 ci sono stati 9 nuovi casi di pazienti positivi al Covid-19. Sono usciti dalla quarantena 116 persone. A fine marzo arriveranno altri 4 posti di terapia intensiva, da subito invece arriveranno le aree nelle quali far attendere in sicurezza le persone che devono sottoporsi al tampone. La Asl Roma 6 registra 12 nuovi casi positivi, 30 usciti dalla quarantena.

Possiamo reggere l’urto

Prosegue il piano di potenziamento della rete ospedaliera in tutto il Lazio per fronteggiare l’ondata, attesa per i prossimi giorni. Fiducioso il presidente della Commissione Sanità Pino Simeone, secondo il quale “Il Lazio può reggere l’urto ma bisogna coprire le falle nel territorio”.

Ne hanno parlato i Capigruppo in Regione, riuniti in audioconferenza: a loro Simeone ha confermato che l’ondata coronavirus nel Lazio è attesa per i prossimi 10-15 giorni, stando al parere di autorevoli esponenti del mondo medico-scientifico. Ha spiegato che saranno giorni decisivi.

Ater sanifica

La Regione inatnto ha dato mandato alle Ater del Lazio di procedere con gli interventi di sanificazione nei palazzi delle Case Popolari. Verranno puliti e disinfettati gli androni, i giardini e gli spazi comuni.

Si comincia a Roma e dal complesso simbolo di Corviale dove gli interventi sono già cominciati. Poi si procederà con gli altri quartieri di Roma e quelli disolocati in tutte leprovince del Lazio.

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