Covid-19, i numeri si assestano: tre morti ma il virus rallenta

Foto © Carlo Lannutti / Imagoeconomica

L'aggiornamento del pomeriggio.Tre morti in provincia di Frosinone, sono 15 nel Lazio. Il virus si diffonde ma non dilaga. I nuovi casi: a Sora, Isola del Liri, Cassino, Aquino, Ceprano, Paliano e San Vittore. L'assessore: proccupati per le case di riposo. Alla prefettura tremila mascherine ottenuto da Borgomeo attraverso i partner cinesi.

Prosegue ma non si impenna. Avanza ma non dilaga. Il virus Covid-19 inizia a rallentare la sua diffusione nel Lazio. Non sembra. Perché i numeri crudi dicono che nelle ultime ventiquattrore ci sono stati più morti che nel passato: in 15 non ce l’hanno fatta. E anche gli infettati continuano ad aumentare: 173 i nuovi positivi al coronavirus scoperti con i test.

Ma non sono questi i numeri per capire come sta andando la guerra al virus. Sono altri. Su tutti: si sta riducendo in maniera molto sensibile il numero dei casi inattesi. Infatti la maggior parte dei 173 nuovi positivi vengono da persone già messe in quarantena perché avevano avuto un familiare positivo: normale che abitando sotto lo stesso tetto fino all’altro giorno si siano infettati. Vengono dai cluster, in particolare da quelli accesi nelle Rsa: normale anche quello perché le residenze per anziani sono pensate proprio per socializzare e stare insieme. L’altro numero da guardare: iniziano a svuotarsi i letti in alcuni degli ospedali in prima linea. Aumentano i pazienti attaccati ad un respiratore: ora sono 101, l’aumento è inferiore al 10% al giorno, le previsioni erano il doppio.

Coronavirus, ambulanza soccorre paziente © Marco Cremonesi / Imagoeconomica

È la conseguenza dell’isolamento sociale, della gente che ha accettato di stare in casa, rallentando così la circolazione del micidiale Covid-19.

La conferma arriva dai numeri diffusi nel pomeriggio al termine della quotidiana video conferenza dell’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato con i direttori generali delle Asl e degli ospedali del Lazio. Sono le case di riposo a preoccupare. Alessio D’Amato lo dice senza mezzi termini:La situazione nelle case di riposo sta diventando molto seria. Bisogna mantenere alto il livello di attenzione”. La contabilità aggiornata vede 173 nuovi casi positivi, il dato incoraggiante riguarda l’aumento costante dei guariti: nelle ultime 24 ore salgono di 28 unità arrivando a 131 totali. Sono usciti dalla quarantena in 3.150.

Tre morti

Dei 15 morti in questa giornata sono tre quelli che vengono dalla provincia di Frosinone. Allo Spaziani si è spento il professor Gaetano Corvo, aveva 62 anni ed era stato a lungo insegnante allo Scientifico di Alatri. A Cassino è morto un pensionato di 85 anni della città. A Serrone in giornata c’è stato il terzo decesso: è la paziente che appena domenica era stata scoperta positiva e portata in ospedale a Roma.

Nel territorio della Asl di Frosinone sono stati 26 i nuovi casi positivi. Nove casi vengono dai due cluster: il San Raffaele di Cassino e la Città Bianca di Veroli. Gli altri 17 sono tutti casi che si sono sviluppati nelle persone già messe sotto sorveglianza. Zero casi inattesi.

Ci sono due casi a Boville Ernica confermati in serata dal sindaco Enzo Perciballi. Altri due nuovi casi a Sora che portano così il totale a 18: uno è stato confermato martedì sera in diretta tv dal sindaco Roberto De Donatis su Teleuniverso intervenendo alla trasmissione A Porte Aperte; un altro è stato annunciato oggi nella diretta quotidiana via web con cui informare i cittadini. Nuovo caso ad Isola del Liri: si tratta di un pensionato di 70 anni ed è il terzo registrato in città; i primi due stanno rispondendo bene alle cure.

C’è un primo caso a San Vittore del Lazio ed uno anche a Paliano. Un’altra donna positiva è stata individuata a Ceprano. Ed altri due casi sono stati registrati a Cassino. In serata confermato un caso ad Arnara ed il secondo caso ad Aquino. Un caso viene segnalato anche a San Giorgio a Liri. Ed uno a Sant’Apollinare.

Sono 108 le persone che sono uscite dall’isolamento domiciliare.

Nelle province

Coronavirus, medico con mascherina © Vince Paolo Gerace / Imagoeconomica

Nella Asl di Latina sono stati 11 i nuovi casi positivi. All’Ospedale di Gaeta ha aperto Malattie Infettive all’ospedale Di Liegro e sono stati ricoverati i primi 6 pazienti positivi. Al Mercato Ortofrutticolo di Fondi sono stati isolati 2 operatori con sintomi influenzali ed in attesa del tampone.

Nella Asl Roma 6 ai castelli Romani sono 35 i nuovi casi positivi. Due nuovi casi vengono da Anzio dove il totale è salito a dieci: sei sono in isolamento a casa e quattro ricoverati in ospedale. Due casi anche a Pomezia dove il totale dei contagiati che sale a 33, di loro 6 persone sono ion ospedale e le altre in casa.

Nella Asl di Viterbo sono 17 i nuovi casi positivi. È morto un uomo di 78 anni, 841 le persone che sono uscite dall’isolamento domiciliare.

Invece nel territorio della Asl di Rieti sono 5 i nuovi casi positivi. 9 le persone che sono uscite dall’isolamento domiciliare.

Le mascherine

Le mascherine donate da Saxa Gres e Keda

Per quanto riguarda i dispositivi di protezione individuale sono stati distribuiti oggi oltre 164 mila dispositivi nelle strutture sanitarie del Lazio e tra queste 100 mila mascherine chirurgiche e 30 mila FFP2.

Il gruppo Saxa Gres ed il suo partner cinese Keda Clean Energy hanno messo a diposizione del territorio 3mila mascherine professionali del modello diventato praticamente introvabile: le FFP3 dotate di valvola. Sono state consegnate alla prefettura di Frosinone, sarà l’Ufficio di Governo a decidere chi dovrà usufruire di quel lotto di mascherine e provvedere alla loro consegna.

“Siamo riusciti ad ottenere la fornitura di mascherine – spiega il presidente Francesco Borgomeo – razie al nostro partner Keda. Le abbiamo volute mettere a disposizione della prefettura per dimostrare in maniera concreta la nostra vicinanza alle migliaia di persone impegnate senza sosta in queste settimane a contrastare la diffusione del Covid-19”.

 L’amministratore delegato della Klopman Alfonso Marra ha donato un centinaio di mascherine protettive all’amministrazione comunale di Frosinone. L’AD ha consegnato i dispositivi al sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani.

Ieri la direzione della Città Bianca di Veroli aveva lanciato l’allarme sulla carenza di mascherine e protezioni. Ha risposto il sindaco Simone Cretaro. Sono state consegnate oggi 200 mascherine FFP2 alla struttura sanitaria. Una donazione nata come gesto spontaneo. Il sindaco ha inoltre promesso di donare altri quantitativi non appena sara’ possibile.

Il Gruppo dell’Istituto Neurotraumatologico Italianoapprezza molto e non può esimersi dal ringraziare pubblicamente il sindaco di Veroli in un momento cosi’ drammatico per tutti e la popolazione da lui bene rappresentata. Si tratta di una goccia nel mare dei bisogni e necessita’ urgenti della Clinica. Che sta lottando – come gia’ segnalato- per reperire sul mercato tutte le forniture possibili”. 

Ed i telefoni

Il presidente della Provincia Antonio Pompeo

La Asl ha bloccato da ieri le visite dei parenti ai pazienti ricoverati: una precauzione con cui limitare al massimo i rischi di portare da fuori il Covid-19. Da oggi sono attive tre utenze telefoniche alle quali chiedere informazioni.

I numeri sono attivi sette giorni su sette per 12 ore al giorno: dalle otto del mattino alle otto della sera. Dal lunedì al venerdì si può chiamare il 328.9271664. Il sabato invece è attivo il numero 388.9859410. Invece la domenica è possibile chiamare il 329.3825959.

Un ulteriore aiuto lo sta dando l’amministrazione provinciale di Frosinone. Il presidente Antonio Pompeo ha messo a disposzione dei pazienti sei telefoni cellulari, tutti dotati di schede e sim attive. Sono telefoni attualmente in dotazione alla Provincia. Che continuerà a farsi carico dei costi.

Lo scopo è quello di aiutare i pazienti ricoverati a comunicare con le proprie famiglie.

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