Boom di infetti da Covid-19 in Ciociaria. Tra loro c’è un medico

Foto © Vince Paolo Gerace / Imagoeconomica

Impennata delle infezioni nel Lazio. Boom in Ciociaria. Scende l'età. Tra i positivi anche un medico. Villa Gioia mette a disposizione un intero piano.

Benvenuti all’inizio dell’inferno. La curva degli infettati dal Coronavirus nel Lazio inizia l’impennata. Poco conta che fosse attesa, nulla cambia che fosse annunciata. In un solo giorno ci sono stati 185 nuovi contagi e 5 morti. I guariti? Nove. E basta.

Foto © Imagoeconomica / Vince Paolo Gerace

Il virus sta iniziando ad infettare in maniera più consistente i passeggiatori, quelli che hanno continuato ad andare in giro ed incontrare gente nonostante l’invito a stare in casa. Perché solo una parte dei 185 nuovi casi sono persone che avevano già avuto un caso in famiglia e stavano sotto sorveglianza; gli altri sono persone che il virus se lo sono beccate nell’ultima decina di giorni.

L’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato nelle ore scorse aveva detto “Siamo in guerra“, ieri si aggrappava alla curva più bassa del 20% di quanto previsto. Oggi – al termine della consueta video conferenza con i Direttori generali delle Asl e degli ospedali – deve ammettere “Oggi registriamo un dato con una crescita importante”.

Si consola con il fatto che ad alterare la media siano state le 59 suore scoperte positive al Coronavirus tutte insieme in due istituti, a Grottaferrata e sulla Casilina all’ingresso di Roma. Senza di loro “il trend sarebbe stato di un incremento del 13% in linea con quello degli ultimi giorni”. (leggi qui Il virus attacca le suore: 59 casi in un giorno. Lazio terzo per tamponi).

Infettato pure un medico

Coronavirus medico con mascherina Foto © Imagoeconomica / Vince Paolo Gerace

La Asl di Frosinone ha vissuto la sua giornata peggiore. Nelle ultime ventiquattr’ore ci sono stati ben 23 nuovi casi. Il totale degli infetti in provincia sale così a 129.

Il dramma sta nel fatto che solo 10 di loro erano già in quarantena perché avevano un familiare infettato oppure venivano dal Nord e si erano confinati. Gli altri 13 erano persone insospettabili. Che potenzialmente in questi giorni hanno avuto altri contatti. E quindi possono avere infettato a loro volta altre persone.

Tra i nuovi casi c’è anche un medico dell’ospedale di Frosinone. Si abbassa la media dell’età: uno dei positivi ha meno di 35 anni. Tre nuovi casi positivi sono stati registrati ad Anagni portando a 5 il totale. Il sindaco ha rivolto un nuovo disperato appello alla popolazione a stare in casa. Cinque anche i casi registrati a Veroli: i due nuovi positivi di oggi si aggiungono al padre abate di Casamari, al professionista della stessa zona ed alla sua collaboratrice di studio scoperti positivi all’inizio della settimana. Un caso viene segnalato a Torrice ed uno a Ripi, nello ore scorse ce n’era stato uno ad Isoletta d’Arce.

Ma siamo ancora lontani dall’ondata: gli esperti dicono che il picco non è questo e che i casi continueranno ad aumentare perché ancora troppi vanno in giro. Confermano che bisognerà aspettare la settimana prossima per iniziare a capire se il nostro sistema reggerà o no.

La clinica Villa Gioia di Sora ha sgomberato il terzo piano e comprato il terzo respiratore polmonare da mettere a disposizione per attivare 7 posti di terapia intensiva e sub intensiva. Più altri 30 posti per pazienti acuti che il gruppo sanitario mette a disposizione della Asl: in questo modo potrà svuotare gli ospedali e concentrarli sulla lotta al Coronavirus.

Alla Asl intanto arrivano 14 medici come rinforzo. Sono tutti specializzandi che hanno risposto alla chiamata fatta da Frosinone. Vengono dalle Università del Lazio e della Campania. Sono 5 anestesisti, 8 igienisti ed un  Infettivologo. Arrivano grazie ad un progetto di rete formativa allargata alla Asl di Frosinone.   

Quelli che resistono

Il personale della Saf di Colfelice con la mascherina di prevenzione al Covid-19

Ci sono servizi che devono andare avanti altrimenti si rischierebbero altri tipi di malattie. È il caso della raccolta dei rifiuti. Lo stabilimento pubblico Saf di Colfelice ha introdotto tutte le misure di prevenzione al contagio. Oggi ha pubblicato sulla sua pagina Facebook una foto emblematica: tutto il personale schierato sul piazzale, ad un metro di distanza l’uno dall’altro e tutti con la mascherina.

La didascalia porta una frase del presidente Lucio Migliorelli: “Siamo ancora qui. Siamo sempre qui. Saf a pieno regime. Come sempre, come ogni giorno. Ogni giorno in piena attività per garantire la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti in tutti i comuni della provincia di Frosinone”. Se si fermassero, il rischio di colera sarebbe altissimo.

Il gruppo Saxa Gres – che ha introdotto misure di prevenzione analoghe – ha regalato una polizza Covid-19 a tutti i dipendenti con maxi indennizzi in caso di contagio: prevede anche l’invio della baby sitter, l’accompagnamento dei figli a scuola, l’infermiere a domicilio. L’azienda sta valutando un periodo di stop per lasciare le mascherine induustriali a disposizione completa delle Asl.

Continua l’ondata di donazioni. La Autotrasporti Pigliacelli ha versato 30mila euro Alla Asl. «È un momento drammatico per medici, infermieri e tutti coloro che stanno contribuendo alla cura dei malati, ma il vero dramma è la limitatezza delle risorse» ha detto Elio Pigliacelli .

Il picco a Latina

Foto © Carlo Lannutti / Imagoeconomica

Continua l’onda dei contagi in provincia di Latina. Nelle utlime 24 ore ci sono stati 15 nuovi casi di positività al coronavirus. Continua a produrre pazienti il cluster di Fondi: si sono manifestati altri 3 casi portando a 50 il totale provvisorio dei contagi. È un terzo esatto dei 150 contagi totali nell’intera provincia.

Si infiamma il focolaio di Latina città: oggi sono stati registrati 5 nuovi casi positivi che fanno salire a 34 il totale nel capoluogo.

Gli altri casi sono stati registrati a Terracina (2), Formia, Cisterna di Latina, Sabaudia, Maenza e Nettuno.                 

Il presidente dell’Ordine dei Medici ha scritto una lettera al Direttore Generale della Asl. Giorgio Casati: propone di effettuare il tampone a tutti i medici in servizio sul territorio, in modo da essere certi che non ci siano positivi privi di sintomi schierati in un ruolo strategico.

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