Covid-19, c’è il nuovo focolaio, 32 infetti e un morto

C'è un nuovo focolaio in provincia di Frosinone. La situazione rischia di precipitare: all'Ini di Veroli ci sono 13 casi positivi. Altri tamponi in attesa di conferma. Appello per il rientro dei medici andati in pensione negli ultimi tre anni. Nuovo caso a Colleferro. Stabile il numero dei ricoverati in Terapia Intensiva.

La situazione rischia di precipitare. Ci sono 32 nuovi casi di Covid-19 in provincia di Frosinone, due focolai accesi, uno che rischia di diventare incontrollabile. In più i medici iniziano ad avere bisogno di rinforzi al punto che nella mattinata è stato lanciato un appello ai pensionati affinché rientrino in servizio. Le prossime 48 ore saranno fondamentali è l’unico commento – non ufficiale – che arriva dalla Asl di Frosinone.

I numeri del giorno

Foto © Stefano Cavicchi / Imagoeconomica

I numeri del giorno sono drammatici. Emergono dalla quotidiana video conferenza che l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato tiene con i Direttori Generali delle Asl e degli ospedali del Lazio.

A Frosinone è ufficiale l’accensione del nuovo focolaio alla Città Bianca di Veroli. Gli anziani ricoverati lì si sono passati il virus l’uno con l’altro. Ad oggi i positivi ufficiali solo 13 ma ci sono altri tamponi in attesa di conferma.

Il gruppo fino ad oggi ha tentato di gestire la situazione applicando le misure anti-contagio disposte dal 24 febbraio dopo i primi focolai in Lombardia. È per questo che gli ambulatori erano stati spostati in un altro edificio, evitando contatti con gli anziani ospiti. Inoltre Erano state sospese le visite dei parenti per limitare ogni possibile rischio; “ai pazienti della clinica invece era consentito l’ingresso di un visitatore alla volta. A tutti veniva chiesto se fossero stati nelle zone a rischio e anche agli esterni veniva rilevata in entrata la temperatura corporea” spiegano dal Gruppo Ini. 

Ma il virus si diffonde ad una velocità che nessuno avrebbe mai potuto immaginare e con una facilità superiore ad ogni previsione. Ini dice che “fin qui ha provveduto a garantire per quanto è stato possibile alla sicurezza degli operatori e alla salute degli ospiti della Rsa”. Il Gruppo chiede aiuto alla Asl per le forniture di mascherine e dispositivi di protezione individuale. Perché le scorte in magazzino iniziano a scarseggiare.

Solo 3 gli inattesi

Tolti i 13 casi della Città Bianca i 32 nuovi casi scendono a 19. Il dato positivo è che ben 12 di questi sono casi registrati tra persone che erano in casa perché erano già in quarantena avendo avuto un familiare positivo al Covid-19. Ne restano 7: in realtà sono soltanto 3 i casi inaspettati che si sono presentati al Pronto soccorso. Ora è stata avviata un’indagine per capire come e dove si siano infettati.

Il problema è che la gente non capisce la necessità di stare a casa, lavarsi spesso le mani e bene, disinfettare le superfici. Di Covid-19 si continua a morire: l’ultima vittima a Frosinone è un paziente ultraottantenne.

Dall’inizio della crisi ad oggi sono 213 pazienti i positivi registrati in provincia di Frosinone, dodici i decessi.  

La clinica è in isolamento. Stessa procedura scattata la settimana scora al San Raffaele, dove i 200 dipendenti sono stati sottoposti a tampone.

Appello ai medici

Foto © Stefano Cavicchi / Imagoeconomica

Le previsioni non sono ottimistiche: troppa gente in giro, troppi anziani tenuti a contatto in questi giorni nelle strutture assistenziali. La situazione si sta facendo seria. Per questo la Asl in tarda mattinata ha diramato un avviso urgente rivolto a tutti i medici in pensione. Ha chiesto la disponibilità a tornare in servizio. Per rafforzare subito i reparti e le strutture più sotto pressione. L’avviso scade domani a mezzanotte. 

Servono medici di Malattie Infettive, Medicina e Chirurgia d’accettazione e d’Urgenza, Igiene, Epidemiologia, Anestesia e Rianimazione, Microbiologia e Virologia, Radiodiagnostica, Cardiologia, Medicina Trasfusionale, Patologia clinica, Nefrologia, medicina interna.

L’avviso è rivolto a chi è andato in pensione dopo il primo gennaio 2017 e scade alla mezzanotte di domani.

I nuovi contagi

Coronavirus, ospedale © Stefano Cavicchi / Imagoeconomica

Servono perché il virus va avanti. I contagi continuano: in giornata ci sono altri due casi positivi a Pontecorvo, salgono a 6 i casi totali in città. Altri 2 a Trivigliano e siamo a quota 5; si attendono i tamponi effettuati in mattinata a Sora. C’è Un altro caso Sant’Elia Fiumerapido. Nessun nuovo caso a Cassino.

L’assessore D’Amato oggi ha evidenziato che questa è una settimana decisiva “e dobbiamo tenere alto il livello di attenzione soprattutto per alcune strutture a maggior rischio come le case di riposo“.

I nuovi casi nel Lazio nelle ultime 24 ore sono stati 188. Tiene il numero di quelli attaccati al respiratore: 94. Il dato davvero incoraggiante riguarda i guariti che nelle ultime 24 salgono di 40 unità arrivando a 103 totali, la crescita maggiore dall’inizio dell’emergenza. Sono usciti dalla sorveglianza domiciliare in 5.535.

Per quanto riguarda i dispositivi di protezione individuale sono stati distribuiti oggi nelle strutture sanitarie del Lazio 300 mila mascherine chirurgiche, 31.450 FFP2, 11.300 tute idrorepellenti e 142 mila guanti.

Le donazioni

Una colonna endoscopica

Continua l’ondata di sostegno alla Asl di Frosinone. Una donazione importante è arrivata da due dei principali gruppi imprenditoriali del sud Lazio. Si tratta del Gruppo Eco Liri (guidato dal presidente di Unindustria Cassino-Gaeta Davide Papa, sceso in campo insieme a tutta la famiglia) e dal gruppo Gemar (il colosso dei palloncini guidato da Genesio Rocca, anche lui sceso in campo con tutta la famiglia). Con la loro donazione hanno regalato all’ospedale Santa Scolastica di Cassino un Fibro-broncoscopio ed una Colonna Endoscopica, fondamentali per intubare e broncoaspirare i pazienti in condizioni critiche. I presidenti Genesio Rocca e Davide Papa hanno ringraziato tutto il personale sanitario per l’impegno messo in campo contro la diffusione del Covid-19.

Inoltre, 50mila euro sono stati donati dalla sezione di Frosinone dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili, guidata dal presidente Angelo Massaro, insieme ai sindacati di categoria degli edili ed alla Cassa Edile.

A Latina

Nel territorio della Asl di Latina sono stati 23 i casi in un solo giorno. Il totale dei contagiati nella provincia è salito a 216 casi. Il focolaio principale è quello di Fondi: oggi è stato chiuso uno stand al Mercato Ortofrutticolo dopo che un operatore è risultato positivo durante i test effettuati all’ingresso della struttura.

Seguono Latina e Aprilia che con 18 casi comincia a preoccupare. 

Inizia anche a Colleferro

Coronavirus, medici in ospedale © Marco Cremonesi / Imagoeconomica

Secondo caso positivo di Covid-19 tra i cittadini di Colleferro dopo il primo accertato martedì 17 marzo. La persona si trova in isolamento a casa.

A darne notizia il Comune di Colleferro con un post su Facebook, in cui si legge anche che il sindaco “sta prendendo immediatamente contatto col Servizio Igiene e Sanita’ Pubblica del Dipartimento di Prevenzione-Asl RM 5, con il quale concordare le azioni di protezione della collettivita’ che il caso dovesse necessitare“. 

In totale

Sono 1.545 i casi positivi nel Lazio al Covid-19. Di questi, 704 sono in isolamento domiciliare, 747 sono ricoverati non in terapia intensiva, 94 sono ricoverati in terapia intensiva, 80 sono deceduti e 103 sono guariti.

Per ora il sistema regge. Ma bisogna continuare a rimanere a casa.