Corpo a corpo nei collegi: scontenti ed effetto Regionali. Perché i sondaggi posso essere ribaltati

I sondaggi di questi giorni possono essere ribaltati del tutto. Perché una cosa sono le rilevazioni fatti solo con i simboli, cosa diversa è quando si mettono i nomi accanto ai simboli. Il corpo a corpo nei collegi: scontenti ed effetto Regionali. Ecco perché i sondaggi posso essere ribaltati

Il Rosatellum è un sistema elettorale completamente nuovo e questo dovrebbe indurre ad una maggiore cautela per quanto riguarda i sondaggi. Innanzitutto perché le intenzioni di voto vengono misurate sui partiti, mentre ben 232 collegi alla Camera e 109 al Senato verranno assegnati con il maggioritario. Nel tutti contro tutti insomma.

In secondo luogo, particolare non trascurabile, nel Lazio e in Lombardia per esempio, in contemporanea ci saranno pure le regionali. In poche parole i candidati che “tireranno” per sé sono tanti e questo potrebbe spostare qualcosa creando un effetto trascinamento. In alto o in basso poco importa.

In provincia di Frosinone, per esempio, al collegio nord della Camera potrebbe esserci una sfida tra l’onorevole Barbara Saltamartini (Lega), il senatore Francesco Scalia (Pd) e il deputato Luca Frusone (Movimento Cinque Stelle). Nello stesso giorno ci saranno le regionali: Nicola Zingaretti, Roberta Lombardi e Sergio Pirozzi di sicuro, forse Maurizio Gasparri. Il pronostico abbozzato dai sondaggi di un collegio favorevole al centrodestra potrebbe essere atteso alla prova dei fatti.

Stesso discorso al Senato o alla Camera nel collegio sud. In sostanza, siamo così sicuri che il territorio alla fine non avrà alcun ruolo? Anche perché sul territorio si stanno consumando strappi nei partiti che diventeranno “pesantissimi” dopo il 4 marzo. Ma che intanto qualche strascico lo lasceranno pure in campagna elettorale.
Gianluca Quadrini cercherà di portare fuori da Forza Italia un esercito di “scontenti” (in Forza Italia ce ne sono sempre). In direzione Noi con l’Italia-Udc, dove Alfredo Pallone ha fatto capire che comanda lui.

Il Comune di Frosinone merita un capitolo a parte: perché Danilo Magliocchetti e Adriano Piacentini dovrebbero impegnarsi al massimo in una campagna elettorale dove potevano essere protagonisti in prima persona?

C’è l’elemento delle elezioni regionali. Nicola Zingaretti, sondaggi a parte, è un candidato forte e sicuramente “tirerà”. Roberta Lombardi è molto solida. Il centrodestra, che in queste ore dovrebbe scegliere il candidato alla presidenza, arriva all’appuntamento delle regionali dopo mesi di polemiche durissime. Vedremo. Manca più un mese all’ora della verità. Il tempo è tanto.