Corsi valuta il futuro: Pd o Polo Civico. E riprende… Il Coraggio

Nel settembre 2020 la sconfitta contro il centrodestra di Caligiore. Ora il mancato sindaco di Ceccano vuole voltare pagina. È attratto dal movimento di Pizzutelli, ma sta per incontrare il segretario cittadino del Pd Conti. Deciderà se restare civico o diventare a tutti gli effetti di centrosinistra. Intanto, però, non si sente considerato da Il Coraggio di Cambiare

Marco Barzelli

Veni, vidi, scripsi

Martedì 22 settembre 2020: il calendario politico di Marco Corsi era rimasto fermo a quella data. Le urne avevano decretato una schiacciante sconfitta elettorale per lui che nei mesi precedenti aveva contribuito a far cadere il sindaco di Ceccano Roberto Caligiore e poi si era candidato contro di lui. Non solo: formalizzato il risultato, la sua coalizione – che includeva l’asse Pd-Psi e Nuova Vita – si era sciolta subito dopo la matematica vittoria al primo turno del centrodestra.

Quel 22 settembre ha segnato la vendetta personale del primo cittadino di FdI, arrivato a quota 51%. Confermato nella carica al primo colpo: senza bisogno di ballottaggi, relegando all’opposizione il suo ex alleato passato sull’altro fronte per guidarlo. Ha segnato anche la rivalsa dell’altra candidata sindaco, Emanuela Piroli schierata da un cartello di sinistra ed ambientalista: riuscita con tre liste a conquistare il 22%, appena il 5% in meno della più larga e variegata coalizione di Corsi.

Nel giorno in cui la liturgia cristiana celebra San Maurizio, il rieletto sindaco Roberto Caligiore sentenziò che era stata la coerenza a premiare sia lui che la candidata di sinistra; lasciando di fatto come unico sconfitto l’ex presidente del Consiglio Comunale, tacciato di tradimento dal centrodestra.

Si cambia di Corsi

Marco Corsi

Ora però, quasi un anno e mezzo dopo, il mancato sindaco vuole voltare pagina. Marco Corsi sta valutando se aderire al Partito Democratico guidato in città dal segretario Giulio Conti. Oppure al Polo Civico, il movimento ciociaro-nazionale di Gianfranco Pizzutelli.

Nel mentre non si sente coinvolto dal coordinamento politico de Il Coraggio di Cambiare: rappresentato in Consiglio da Emanuela Piroli e Andrea Querqui. Come preannunciato, tra l’altro, le delegazioni di Pd e CdC hanno cominciato a riunirsi da inizio settimana. Hanno rotto il ghiaccio alla volta della ricostruzione del centrosinistra.

Stasera si terrà l’incontro politico tra i vertici del Pd Ceccano e Corsi. Che, però, pare fortemente interessato all’ingresso nel movimento di Pizzutelli. Dovrà decidere se restare civico o diventare effettivamente di centrosinistra. In ogni caso farà una scelta di Campo… largo.

«Rispetto il volere della maggioranza dei votanti. Ringrazio tutti coloro che hanno votato per il sottoscritto e la coalizione che ha sostenuto la mia candidatura – dichiarò Corsi dopo la sconfitta elettorale -. Tra i banchi dell’opposizione svolgeremo senza dubbio un ruolo attivo nell’interesse dell’intera collettività».   

Corsi parlò al plurale ma di fatto era rimasto da solo. Assieme a lui sono stati eletti Tonino Aversa (Marco Corsi Sindaco), Mariangela De Santis (Nuova Vita) ed Emiliano Di Pofi (Psi). Aversa, che era e resta di destra, si è dichiarato indipendente dal primo istante. De Santis e Di Pofi, invece, sono entrati in sintonia con i due consiglieri de Il Coraggio di Cambiare: Piroli e Querqui. A legarli è stata la loro fede politica, mentre ad oggi Corsi continua a restare nel limbo. 

La solitudine politica di Corsi

Marco Corsi nel suo comitato elettorale dopo la sconfitta del 2020

Corsi aveva mosso i primi passi in politica con Forza Italia, salvo poi indossare le vesti civiche a capo della lista Noi per Ceccano. Per un anno è stato assessore della Giunta di centrosinistra guidata dall’allora sindaco socialista Manuela Maliziola: la prima sindaca di Ceccano, defenestrata dopo due anni, oggi coordinatrice cittadina di Demos.

Poi è diventato presidente del Consiglio Comunale nel Caligiore 1, fino alla caduta provocata dalle dimissioni di massa a cui ha preso parte. Infine la vana corsa allo scranno più alto del comunale Palazzo Antonelli.

A dissolversi fin da subito sono state le altre formazioni civiche che lo avevano sostenuto: Città Nuova, Uniti per Ceccano e Noi per Ceccano. I più votati ma non eletti di quelle liste erano stati Giulio Conti, Fiorella Tiberia e Mario Spinelli. Ora Spinelli è il vice del segretario del Pd Conti. Erano stati bocciati dall’elettorato come Tiberia: per anni la più votata ed ex assessora sia nella Giunta Psi trainata da Antonio Ciotoli che nell’esecutivo del Caligiore 1.

Ora la scelta: Pd o Polo Civico

Francesco De Angelis, Giulio Conti e Antonio Pompeo

Il Partito Democratico, in caso di ingresso di Corsi tornerebbe ad avere rappresentanza in Consiglio comunale. Alle scorse Amministrative il Pd non aveva schierato il simbolo: una decisione per conciliare favorevoli e contrari alla candidatura di Corsi, al quale venivano imputate le sue radici di destra. A supporto della sua candidatura venne presentata la lista civica Democratici per Ceccano. Che non avevano clamorosamente centrato alcun seggio consiliare.

Il segretario Conti, fatto fuori dalla lista del Pd-senza-simbolo, sta provando a rimediare in corsa alla debacle elettorale. Sarebbe un colpaccio per il già capogruppo consiliare dem scaricato ma ormai pienamente riabilitato dal Partito.

Corsi, però, ha già avuto contatti con l’ormai vicepresidente della Provincia Alessandro Cardinali: il consigliere comunale di Anagni eletto con il Polo Civico. Il movimento di Pizzutelli, nato nel Capoluogo e sempre più radicato in Ciociaria, approderebbe nel caso anche a Ceccano. È in via di uscita dal centrodestra di Frosinone, in vista delle prossime Comunali. Ed è ormai alleato del Pd nell’amministrazione provinciale presieduta da Antonio Pompeo. Che è pur sempre il leader territoriale di Base Riformista, la corrente minoritaria del Pd provinciale, di cui è esponente lo stesso Conti.

In vista delle ultime Elezioni provinciali Corsi si era limitato a dire che non avrebbe votato alcun Partito. Si poteva dedurre così che avrebbe dato il suo pesante voto ponderato al Polo Civico o alla Provincia in Comune di Luigi Vacana. Chi conosce bene Corsi, però, sa che non è da escludere un potenziale tentativo di sgambetto politico ai locali Fratelli d’Italia.

La parentesi provinciale

La squadra provinciale di Fratelli d’Italia

I Fratelli di Ceccano hanno spostato i loro voti principalmente verso il rieletto Daniele Maura (Giuliano di Roma) e la new entry Riccardo Ambrosetti (Anagni). Ovvero i candidati rispettivamente sostenuti dal leader provinciale Massimo Ruspandini e dal sindaco Roberto Caligiore. A vuoto, invece, la campagna dell’assessore Riccardo Del Brocco a favore dell’uscente e uscita Stefania Furtivo (Pofi).

La preferenza di Corsi, giusto per andare contro la strategia generale, potrebbe anche essere finita al consigliere FdI di Frosinone Mimmo Fagiolo. Lui, la sua collega Maria Rosaria Rotondi e l’assessore comunale Pasquale Cirillo sono notoriamente i Fratelli rimasti fedeli al sindaco Nicola Ottaviani, coordinatore provinciale della Lega.

Si sono rifiutati di sfiduciare il primo cittadino dopo la cacciata dalla Giunta di Fabio Tagliaferri. Quando lo stesso Tagliaferri è stato nominato coordinatore cittadino, lo hanno disconosciuto. E si sono scagliati contro «le decisioni calate dall’alto» dai dirigenti regionali e provinciali in vista delle prossime Amministrative. Corsi, nel suo piccolo, potrebbe anche aver votato il frusinate Fagiolo per andare contro il ceccanese Ruspandini. Fantapolitica? Fino a un certo punto.

Per ora Corsi mette in chiaro esclusivamente che «i contatti col Polo Civico sono iniziati a seguito delle Elezioni provinciali ed è meglio restare civici se i Partiti lasciano ancora molto a desiderare». Starà al segretario del Pd Conti iniziare a fargli cambiare idea in serata. Resta il fatto che «apprezzo la realtà di Pizzutelli, ormai forza provinciale – aggiunge Corsi – ma non chiudo le porte neanche al Pd, purché ci sia un centrosinistra coeso che mi prenda in considerazione visto che sono stato il candidato sindaco anche di Pd, Psi e Nuova Vita».

La situazione nel centrosinistra

I consiglieri comunali di opposizione

Il Pd di Ceccano, intanto, ha incontrato Il Coraggio di Cambiare. Dopo la riunione generale, in occasione dell’inaugurazione del circolo dem, si è registrato il confronto nella Casa Comune: il quartier generale della coalizione di sinistra guidata dalla Piroli. Erano presenti i referenti di tutte le liste: oltre a Cives, quella della leader e dell’altro consigliere Querqui, i Verdi Europei, Articolo 1 e la comunista Ceccano a Sinistra.

Ormai i dissidi sono alle spalle e si pensa a gettare le basi per un Campo largo. Il Pd e Il Coraggio di Cambiare hanno difatti reso noto che «è stato preso l’impegno – recita la loro nota congiunta – a costruire un percorso condiviso anche con il resto dei partiti, liste civiche, movimenti e associazioni per iniziative comuni volte alla ricostruzione di un’area democratica e di sinistra che si opponga a questa destra sovranista e reazionaria».

Nuova Vita, come ricorda la consigliera Mariangela De Santis, «ha già manifestato la propria disponibilità al dialogo, convinta del fatto che la discussione tra le diverse realtà che si contrappongono alla politica propagandistica di questa destra, specchio di quella nazionale, risulti fondamentale soprattutto per portare avanti un’opposizione condivisa».

Ormai tutti si incontrano con tutti. Anche Nuova Vita ha avuto confronti costruttivi sia con la delegazione del Psi, istituita dal segretario Antonio Ciotoli, che con il coordinamento politico de Il Coraggio di Cambiare. «Personalmente, poi, posso affermare di avere ottimi rapporti con i consiglieri Di Pofi, Corsi, Querqui e Piroli – precisa l’altra oppositrice De Santiscosì come con Manuela Maliziola, con cui spesso mi confronto anche sulle questioni amministrative».

Corsi recrimina. Conti lo vuole nel Pd

Giulio Conti durante la ristrutturazione del circolo del Pd Ceccano

«Vorrei che Il Coraggio di Cambiare, nell’opera di ricostruzione del centrosinistra, non mi chieda soltanto di aderire a iniziative già definite. Ma che mi coinvolga sin dalla loro elaborazione perché anch’io ho tante idee da condividere con gli altri». È così che Corsi rivendica il ruolo di candidato sindaco supportato da Pd, Psi e Nuova Vita.

Non vuole più essere parte passiva nell’opposizione consiliare e nella formazione di una squadra da schierare contro il centrodestra alle prossime Elezioni amministrative. Sinora, d’altronde, gli è stata più che altro richiesta la condivisione di azioni già concordate dalle altre forze politiche. D’altronde, però, non è risultato molto propositivo e attivo in Consiglio comunale. Ora vuole esserlo anche in seno al centrosinistra, che sia con il Polo Civico o con il Pd.

Il segretario Conti, intanto, sta cercando in ogni modo di riportare il Pd in Consiglio. Continua a ricordare che «nel giugno 2018 il Consiglio comunale di Ceccano ha votato all’unanimità una mozione che si prefissava l’intento di convocare a cadenza costante una seduta per poter aggiornare i cittadini sui progressi svolti in merito alle tematiche ambientali. Nulla di tutto ciò è più avvenuto da quasi 4 anni».

Lui, a suo tempo capogruppo del Pd, chiede nuovamente ai consiglieri di centrosinistra «se non sia il caso di procedere loro con una richiesta di convocazione in tal senso». Se venisse convocata una seduta aperta, come la prima e sinora unica registrata, potrebbe tornare a prendere la parola «nell’unico luogo – ha detto e ribadito – deputato a garantire trasparenza nei confronti della popolazione». Le posizioni del Pd, in ogni caso, influiranno d’ora in poi sull’azione dell’opposizione. Avere un proprio consigliere comunale, però, sarebbe ovviamente tutto un altro paio di maniche.

Conti lo sa bene e, anche se fuori dal Partito democratico, aveva sostenuto la candidatura a sindaco di Corsi. Ora lo vuole nel “suo” Pd.