Cosa c’è nel Def regionale per la Ciociaria

Cosa prevede il Documento di Programmazione Economica e Finanziaria 2023-2025 della Regione Lazio per la Provincia di Frosinone

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

Il nome è freddo e burocratico. Come tutti quelli dei documenti che sono destinati a diventare legge. Sul frontespizio si legge: Proposta di Deliberazione Consiliare n°4 del 22 Marzo 2023,  avente ad oggetto: Approvazione del Documento di Economia e Finanza Regionale (DEF Regionale) 2023 – Anni 2023 – 2025. È uno dei primi atti della nuova Giunta regionale del Lazio e del presidente Francesco Rocca. Tra i più urgenti e qualificanti: dal punto di vista formale e politico è il più importante.

Lo scorso 22 marzo la Giunta ha approvato la proposta di Bilancio di previsione 2023/25 (è composto da sette articoli e 20 allegati) e la proposta di Legge di Stabilità regionale 2023. Insieme a loro, la prossima settimana arriva in Aula il Defr

È un documento molto tecnico, necessario per poter partire con la gestione Rocca e per coordinare l’ordinaria amministrazione. Sia quella del Consiglio che della Giunta.

L’eredità di Zingaretti

Francesco Rocca (Foto: Carlo Lannutti © Imagoeconomica)

 Nella sostanza c’è poco spazio per la politica e le previsioni programmatiche sui vari settori. L’80% del documento è dedicato a raccontare cosa è stato fatto nel Lazio dalla Giunta precedente di Zingaretti. Con report sulle dotazioni finanziarie, contributi europei, per le varie macroaree e relative leggi regionali approvate nel corso degli anni.

 Solo in minima parte, la proposta di Defr contiene propositi e intendimenti programmatici per la nuova legislatura. Lo fa nella seconda parte del documento: da pagina 109 al Capitolo 4 dedicato a “Lo scenario macroeconomico tendenziale 2023-2025”. Sono interventi di programmazione, per la maggior parte mutuati dalla disciplina europea sulla varie materie e sostenuti con risorse europee. È un fatto assolutamente naturale e fisiologico.

Non potrebbe essere altrimenti a poche settimane dall’esito delle elezioni regionali ed a pochi giorni dall’ufficializzazione del nuovo esecutivo. Non c’era il tempo materiale per adottare qualcosa di diverso. Tuttavia, qualche segnale abbastanza indicativo si può cominciare a intravedere.

Nove citazioni nel Def regionale

Nelle 178 pagine del DEFR 2023-2025 della Regione, la parola Frosinone è scritta 9 volte. Ma solo per fotografare il quadro economico e  demografico del Lazio  allo stato attuale. La Ciociaria sta nelle varie tabelle statistiche relative a tassi di natalità, mortalità e migrazione, età media, titoli di studio della popolazione residente. Poi più nulla.

Un ulteriore breve cenno alla provincia di Frosinone, lo ritroviamo al punto 4.1.2. È quello dedicato ai territori ed all’ambiente: Obiettivi, Strumenti e Fonti Finanziarie; la parola Frosinone sta nella parte “Gli Obiettivi della Macroarea 2”.

Importante rilevare che nella premessa al punto 4.1.2 l’amministrazione Rocca prevede che “gli obiettivi non potranno prescindere dall’impegno politico per riconoscere a Roma, in quanto Capitale d’Italia, un’autonomia gestionale che permetta di ottimizzare le risorse e assumersi la responsabilità di deleghe che decongestionino l’attività politico-amministrativa regionale.”

Quindi Roma, non solo resta giustamente centrale ma avrà dalla Giunta Rocca un riconoscimento anche normativo di Capitale d’Italia. Con tutto quello che ne deriverà, in termini di attribuzione di risorse finanziarie e peso politico sul territorio regionale. Il che per i territori, ergo per le province e quindi per Frosinone, potrebbe essere un intervento normativo importante. Positivo o negativo?

 Sarà positivo ma a condizione che oltre al riconoscimento di rango superiore per la Capitale ci sia anche un contestuale riequilibrio di “pesi specifici “per le province, sotto tutti i punti di vista.  

La Valle del Sacco

Foto: Pietro Scerrato

Tornando ai riferimenti alla Ciociaria, a pagina 98 il DEFR prevede “Tre specifici interventi riguarderanno due aree: il Parco Nazionale del Circeo e la valle del Sacco. Per il Parco Nazionale del Circeo si prevedono azioni di «tutela del patrimonio ambientale e valorizzazione del patrimonio ambientale per l’ambito turistico»; per la Valle del Sacco si interverrà con operazioni di «depurazione e risanamento». Nessun altro genere di dettaglio è previsto per la Valle del Sacco, nel Defr.

Un passaggio importante del Documento di Programmazione Economica e Finanziaria Regionale è di specifico interesse per l’assessore all’urbanistica (di Frosinone) Pasquale Ciacciarelli. È al punto 4.1.2 ‘Obiettivi, Strumenti e Fonti finanziarieÈ scritto chePartendo dall’assunto di far diventare la Regione l’Ente di programmazione, indirizzo, coordinamento e vigilanza della pianificazione territoriale, al fine di acquisire una visione unitaria del governo del territorio laziale in ambito urbanistico ed insediativo, ambientale e paesaggistico, infrastrutturale, trasportistico e della mobilità, gli obiettivi del programma di governo del Lazio, per la Macroarea saranno volti a determinare nuovi assetti urbanistici per lo sviluppo, sia attraverso interventi di pianificazione sia con azioni di normazione. In primis con la redazione di un Piano Territoriale Regionale Generale e di un Testo Unico in materia di edilizia e urbanistica».

Quindi ci sarà molto da fare per l’Assessore leghista.

Cosa si prevede per la Sanità

(Foto: Regione Lazio Press Service)

Solo questo generale passaggio, nulla di specifico per i territori. Lo dice il punto ‘Gli orientamenti, gli obiettivi della Sanità pubblica nel Lazio’. ” L’offerta del Servizio Sanitario Regionale per il prossimo triennio, scontando il persistere di numerose criticità – in primis, la riduzione delle liste di attesa e l’efficienza dei servizi di Pronto soccorso, si concentrerà su obiettivi volti ad inserire sensibili miglioramenti nella ‘sanità di prossimità’ e delle condizioni sanitarie in generale. In particolare nell’ambito della salute mentale, dei disturbi alimentari, degli stili di vita e delle malattie rare“.

Infine, dalla lettura delle varie schede allegate al documento principale (divise  per settori di intervento) balza agli occhi la previsione del collegamento rete stradale  e ferroviario Roma -Latina. Ma non c’è traccia della realizzazione della superstrada Frosinone-Latina. Tanto reclamizzata durante la campagna elettorale da tutti. Ma all’atto pratico,  evidentemente non di particolare interesse. Per nessuno.

In compenso, c’è il riferimento alla realizzazione della trasversale nord “Adriatico- tirrenico” che dovrebbe avere un impatto anche sul Lazio Meridionale e quindi su Cassino.

L’Impressione è che la ristretta pattuglia composta dall’assessore Pasquale Ciacciarelli (Lega) e dai consiglieri Daniele Maura ed Alessia Savo (FdI) e Sara Battisti (Pd) dovranno faticare parecchio nei prossimi mesi nelle stanze di Via Cristoforo Colombo per portare a casa qualche risultato tangibile. Se le premesse sono queste.