Cosa c’è scritto nel Bilancio consuntivo di Frosinone

Cosa c'è scritto nei documenti che il Consiglio Comunale di Frosinone dovrà esaminare per approvare il Bilancio. Dove stanno le criticità. I contenziosi. Ed i debiti fuori Bilancio

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

Una delibera e 10 allegati, sono questi documenti approvati dalla Giunta Comunale di Frosinone il 12 aprile scorso e relativi al rendiconto della gestione 2022. Di fatto, il conto consuntivo. Cioè quanti soldi sono stati spesi e quanti sono stati incassati nel corso dell’anno passato.

Un anno che ha visto avvicendarsi alla Guida del Comune la Giunta di Nicola Ottaviani con quella di Riccardo Mastrangeli a giugno scorso, all’esito delle elezioni.

Per chi non è pratico di procedure amministrative: il rendiconto viene deliberato dal Consiglio Comunale, sulla base di una proposta avanzata dalla Giunta. Lo prevede l’articolo 227 del Testo Unico sugli Enti Locali (Tuel). E la proposta approvata il 12 aprile dalla Giunta verrà portata in Aula a fine mese per l’approvazione del Consiglio.

Cosa c’è nelle carte

Una seduta della Corte dei Conti

Nella delibera di Giunta del 12 aprile il Comune di Frosinone ha tenuto conto dello scambio di mail con la Corte dei Conti. Che nelle settimane scorse ha inviato l’ordinanza n.15/2023 della Sezione di Controllo del Lazio. E l’assessore Adriano Piacentini è andato a fornire delucidazioni il 4 aprile successivo. È la questione dei contenziosi degli anni scorsi, sui quali il Comune rischia di dover pagare: la Corte voleva sapere come sarebbero state coperte le richieste di pagamento, con quali fondi, in quali poste del Bilancio. Delucidazioni fornite, inserite nel documento.

Nel documento è scritto che l’Amministrazione ha rilevato al 31 dicembre il recupero del disavanzo dell’esercizio 2021 di € 2.144.504,67. In pratica: c’erano oltre due milioni di spese che andavano coperte e ci si è riusciti. Buono. È stato realizzato un recupero di importo superiore a quanto previsto nel Piano di Rientro deliberato il 3 agosto scorso per € 292.631,66 nella annualità 2022. Molto buono: significa che sono stati correttamente assorbiti i disavanzi previsti nel piano con il quale Frosinone sta azzerando tutti i debiti accumulati fino ad una decina di anni fa, quando i bilanci pubblici si potevano fare in maniera molto creativa.

Sono situazioni senz’altro positive per l’Amministrazione Mastrangeli. Ma ci sono anche circostanze non particolarmente positive per l’ente. E sono riportate nella relazione al conto consuntivo a pagina 10: relazione firmata dal responsabile del settore Finanze il dottor Vincenzo Giannotti.

La relazione Giannotti

Il municipio di Frosinone

Scrive Giannotti che la Corte dei Conti con Ordinanza 15/23 ha chiamato il Comune di Frosinone per definire come intende coprire il debito che si è aperto con le condanne per i vari contenziosi. Vero che sono condanne in primo grado e ci sarà il giudizio d’Appello: ma bisogna cominciare ad accantonare le somme in caso di condanna definitiva.

Dalla relazione Giannotti risulta che un avvocato esterno ha chiesto per la causa affidatagli circa 800mila euro. Il Comune ne ha accantonati 400mila. La Corte dei Conti dice che non bastano: la Sezione di Controllo chiede “chiede il ripristino non tanto della stima della passività potenziale, quanto la ricostruzione del debito originario previsto e stimato in sede di approvazione del piano di riequilibrio”. Tradotto: bisogna prevedere altri 400mila euro nei Bilanci 2023 – 2024.

A pagina 14 della relazione Giannotti è scritto che “dal conto consuntivo del 2022 è data dimostrazione del totale recupero del disavanzo ai fini dell’uscita dal piano di riequilibrio finanziario. Tuttavia, ai fini del recupero delle somme da sentenze esecutive (…) dovranno essere accantonate nel Bilancio di previsione 2023-2025 le risorse necessarie per la Delta Lavori spa”. È il contenzioso con la ditta incaricata dai lavori sulla Monti Lepini all’epoca della giunta del sindaco Michele Marini. Quando entrò in carica il sindaco Nicola Ottaviani ritenne che la gara andasse annullata e ripetuta. Resta un conticino da pagare.

E per quel conto c’è la possibilità di dover ricorrere “per la parte relativa alle sentenze riguardanti i lavori, ad accensione del mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti, in attesa della ricognizione totale del contenzioso. Si precisa che il ricorso al mutuo può essere considerato transitorio in ragione della mancata copertura per i lavori a valere sul finanziamento regionale, dovendo la Regione procedere al prelevamento degli importi inseriti come perenti al fine del successivo impegno, potendo imputare a residui sul finanziamento solo a conclusione dell’iter regionale”.

Il nodo del dibattito

Domenico Marzi (Foto: Massimo Scaccia)

Sta lì una parte fondamentale del dibattito che si svilupperà in Aula. In particolar modo tra l’ex sindaco Domenico Marzi e l’attuale sindaco Riccardo Mastrangeli. Considerato anche quanto già avvenuto nei giorni scorsi, molto sarà incentrato sulla vicenda della risoluzione contrattuale con la Delta Lavori per la realizzazione della Monti Lepini. Ed il relativo contenzioso che si è creato. (Leggi qui: L’ingiusta crocifissione politica di Michele Marini).

Infine, un passaggio, nel consuntivo, sui debiti fuori bilancio. Quelli accertati nel 2022. Il testo unico sull’ordinamento degli enti locali all’articolo 194 dice in maniera chiara cosa sono i debiti fuori bilancio. Precisa che si tratta di situazioni debitorie riconducibili ad attività di gestione intraprese in precedenti esercizi. Cioè sono spese fatte prima, non previste, che mi piovono sulla scrivania adesso. Le casistiche sono varie: come l’esito di sentenze esecutive, la necessità di coprire disavanzi di consorzi o aziende speciali, istituzioni. Oppure l’esigenza di finanziare convenzioni, atti costitutivi, ricapitalizzazioni di società, oppure la necessità di ultimare procedure espropriative ed occupazioni d’urgenza.

A Frosinone l’importo riportato nel documento approvato dalla Giunta è di € 552.688,14. Resta da capire come è possibile che al Comune di Frosinone, a distanza di decine di anni, e nonostante il rigore ed i richiami sempre sollecitati alla parte tecnica, ulteriori debiti fuori bilanci spuntino, periodicamente e magicamente, fuori dal cilindro. Determinando veri e propri terremoti per le casse comunali.