Un post sibillino e poi la richiesta di atti al Cosilam

Sulla selezione del direttore generale al Consorzio Industriale del Lazio Meridionale – Cosilam, gatta ci cova. Qualcuno ha chiesto l’accesso agli atti: di poter accedere a tutta la documentazione sulla base della quale la commissione ha preso la sua decisione. Quindi, curriculum dei candidati, griglie di valutazione, relazione finale.

A cosa serve quella documentazione. Non per un ricorso in via amministrativa: i termini sono scaduti. Resterebbe il ricorso alla magistratura penale: ma per quale reato? Al momento non emerge infatti alcun rilievo penale. Però sulla bacheca di uno dei concorrenti, l’avvocato Michele Nardone Di Cassino, da qualche giorno è apparso un post sibillino. “Stiamo lavorando ad un caso molto particolare: traffico di influenze”.

Il diretto interessato nega. Però la Pec con cui si chiede l’Accesso agli Atti è la sua. Dalla direzione del Cosilam hanno girato la richiesta ai concorrenti per chiedere se consentono l’accesso al loro curriculum.

L’avvocato Nardone aveva già presentato un esposto alla Regione Lazio, appellandosi al presidente Nicola Zingaretti. Ma risulta archiviato. «Non lo so, Zingaretti non si è degnato di rispondermi».

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