Cosilam – Ora i duri cominciano a giocare

Presidenza del Cosilam, quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare. E non guardano in faccia nessuno.

Un solo imperativo: credere (alla vittoria), obbedire (agli ordini), combattere (per vincere).

Il sistema delle imprese non farà passi indietro su Pietro Zola. L’asse dei presidenti (Davide Papa di Unindustria e Marcello Pigliacelli della Camera di Commercio) ha definito la strategia, che è quella di cercare il sostegno più ampio possibile dei sindaci. Contatti febbrili in corso con Mario Abbruzzese, consigliere regionale di Forza Italia, affinché “porti in dote” il voto dei primi cittadini di Pontecorvo e di Piedimonte San Germano.

Intesa con Francesco De Angelis (nella veste di leader di un’area del Pd ma pure di presidente del “gemello” Asi) per il sostegno a Pietro Zola.

L’ago della bilancia sarà Giuseppe Golini Petrarcone, sindaco di Cassino, sottoposto ad un pressing asfissiante. Sul display del telefonino i nomi che appaiono sono sempre quelli: Anna Teresa Formisano (non si è ritirata), Francesco Scalia, Marcello Pigliacelli, Davide Papa. Lui, Golini Petrarcone, ha un solo elemento sul quale sceglierà: chi è in grado di promettergli (ma con facoltà di prova) più volti per le elezioni comunali del prossimo anno. Considerando pure che Marino Fardelli, consigliere regionale, potrebbe essere candidato a sindaco, sicuramente con l’appoggio di Scalia.

La Banca Popolare del Cassinate non ha sottoscritto la candidatura di Pietro Zola. Posizione non semplice quella dell’istituto di credito, considerando che alla presidenza ambisce anche Anna Teresa Formisano.

Ciro Attaianese si propone come outsider con ambizioni da terzo incomodo (vincente, almeno nelle intenzioni). La situazione è complicata. Ognuno dei protagonisti telefona a tutti gli altri: il tono è mellifluo, ma la sostanza è categorica. Come dire: appoggia Tizio piuttosto che Caio. Noi in ogni caso ne prenderemo atto. Un modo elegante per dire che il sì o il no determineranno effetti collaterali. Tutto è messo in discussione. Ricapitolando: Davide Papa e Marcello Pigliacelli vogliono vincere, Vincenzo e Donato Formisano pure. Ma sono Giuseppe Golini Petrarcone, Francesco Scalia, Mario Abbruzzese e Anna Teresa Formisano che non possono permettersi di perdere.

Infine l’Università: Raffaele Trequattrini lascia, Ciro Attaianese vorrebbe “raddoppiare”. Sicuri che il nuovo Rettore, Giovanni Betta, sia d’accordo?