Cosilam, ora si punta sul fallo laterale

Ora si punta tutto sulla mossa della disperazione: buttare la palla fuori dal campo e sperare nei minuti necessari per recuperarla, puntando su qualcuno che faccia tardare un po’ la rimessa in gioco. La partita per la guida del Cosilam adesso si gioca tutta su questo fallo laterale: Giuseppe Golini Petrarcone ed i suoi alleati (il senatore Francesco Scalia, il consigliere regionale Marino Fardelli con i sindaci che fanno riferimento ad entrambi, Bpc, l’ex deputato Anna Teresa Formisano) puntano a far saltare l’assemblea dei soci convocata per le 17 di lunedì. Sperano nella mancanza del numero legale: cioè che ci siano troppi assenti. E nella settimana di rinvio che a quel punto verrebbe chiesta. Lì si cercherebbe una soluzione condivisa, un terzo nome, diverso da quel Pietro Zola proposto dal fronte avversario, da quel Ciro Attaianese che ha detto ‘No grazie, non a queste condizioni e con queste premesse’, da quell’Enzo Salera che oltre ad essere incandidabile per incompatibilità secondo l’Autorità Nazionale Anti Corruzione ha anche spaccato la maggioranza che governa il Comune di Cassino: “Serve qui per governare il bilancio, non possiamo spostarlo al Cosilam”.

 

Se Petrarcone ed i suoi giocatori non riusciranno a mettere la palla in fallo laterale saranno guai per il loro fronte. Perché sull’altro, Francesco De Angelis ha già ordinato il “Guai ai Vinti”: nessuna pietà, chi perde paga. A prezzo pieno. Se lunedì avrà i numeri passerà come un rullo compressore su tutto e tutti: prenderà la presidenza ed il Cda del Cosilam, organizzerà la sua vendetta per le prossime comunali di Cassino negando l’appoggio a Petrarcone e mettendo in discussione la sua candidatura. Poi passerà il sale sulle macerie.

 

Le banche? In questa operazione, a conti fatti, potrebbero decidere di astenersi. Le banche vincono. Sempre.