Cosilam, sfida a due e manovre per la vittoria

DOMENICO TORTOLANO per IL MESSAGGERO

 

Vigilia frenetica, piena di incontri e di telefonate, per arrivare domani pomeriggio (ore 17) all’assemblea dei soci del Cosilam di Cassino con una sola lista di tre nomi per eleggere il nuovo consiglio d’amministrazione. Per ora i due candidati sono il commercialista Enzo Salera, assessore alle finanze del comune di Cassino, indicato dal sindaco Giuseppe Golini Petrarcone e sostenuto da alcuni soci privati e da diversi sindaci; e l’industriale del marmo Pietro Zola di Cassino indicato dal sistema delle Imprese (Unindustria, Camera di Commercio, Cna, Confimprese, Banca Popolare del Frusinate, Consorzio di Bonifica di Cassino) e da alcuni comuni. Dietro a queste scelte c’è la spaccatura del Pd, con Scalia e De Angelis su posizioni opposte. Il primo per Salera e il secondo per Zola. E il Pd di Cassino avrebbe indicato l’imprenditore Francesco Mosillo alla carica di vice presidente con Zola presidente e l’ex assessore di Pontecorvo Umberto Satini come consigliere. La scelta di Mosillo (suo padre Stefano è il segretario del circolo) avrebbe fatto arrabbiare molti del direttivo Pd per la mancata consultazione. Tanto che potrebbe scattare la sfiducia per il segretario. Petrarcone va avanti con le consultazioni per arrivare ad una candidatura unica. Salera presidente, Zola vice presidente e il terzo componente al comune di Pontecorvo. Il resto del Cda verrebbe composto da Scittarelli per la regione Lazio e dal rappresentante della Camera di Commercio da indicare.

PRESUNTA INCOMPATIBILITÀ

E sulla presunta incompatibilità di Salera, perché assessore, è stato precisato che la legge n. 39 del 2013 non è applicabile ai consorzi industriali che sono enti economici pubblici. Quella norma si applica agli enti privati con controllo pubblico. E c’è un precedente che riguarda l’Asi di Aversa dove qualche anno fa è stato eletto un assessore. Salera in caso di elezione si dovrebbe dimettere entro 15 giorni. Salera, che in questi anni ha risanato le casse comunali, è sostenuto anche dalla Banca Popolare del Cassinate e da molti sindaci. Il comune di Cassino con il 17% è il maggiore azionista del consorzio, a cui si aggiunge la BPC con il 3,40% e stesse percentuali per l’Università, Federlazio e Provincia. L’eventuale elezione di Salera porrebbe poi a Petrarcone il problema della sua sostituzione in un momento importante come l’approvazione del bilancio di previsione. E Salera con la sua strategia ha fatto evitare il dissesto finanziario al Comune dopo la scoperta del debito di 32 milioni di euro e l’avvio del risanamento premiato dal parere favorevole della Corte dei Conti e da qui le indagini della Procura della magistratura contabile per accertare eventuali responsabilità delle passate amministrazioni. E intanto mercoledi sera il consiglio comunale dovrà approvare le aliquote di Imu e Tasi e l’addizionale comunale dell’Irpef. Rimarranno invariate rispetto al 2014. Un passaggio importante prima dell’approvazione del bilancio. Ma intanto in maggioranza continuano le fibrillazioni sulle scelte urbanistiche ed anche per il caso della Commissione che ha rinviato all’assise comunale l’approvazione del palatenda per la squadra di basket. E nel prossimo consiglio l’argomento non c’è tanto che la società proponente ha annunciato il ritiro dei progetti. Domenico Tortolano