Cosilam, Trequattrini verso la riconferma, Petrarcone si gioca il Comune

SANDRO MARIANI per L’INCHIESTA QUOTIDIANO

Tutto sembrava deciso già diverse settimane fa con l’estromissione del direttore generale Antonio Gargano e i membri del CdA pronti a rimettere il mandato nelle mani dei soci per avere il via libera per mettere in pratica il piano di risanamento (senza il dg) oppure passare la mano. Col tempo queste certezze granitiche hanno cominciato a sgretolarsi e si è arrivati a dover vivere un week end di fuoco nella speranza di riuscire a piazzare la zampata vincente nell’assemblea di lunedì.

Ad evidenziare in maniera ancor più nitida questa situazione di assoluto caos è arrivato l’annullamento del Consiglio d’amministrazione che doveva svolgersi ieri per fare il punto sulla situazione e prendere qualche decisione Consorzio per lo Sviluppo Industriale del Lazio Meridionale.

Lasciando da parte la situazione sui rapporti di forza all’interno della provincia di Frosinone, a Cassino la partita del Cosilam si giocherà con il pensiero fisso per le prossime amministrative della primavera del prossimo anno. Un’occasione irripetibile per il sindaco Petrarcone – che ha in mano la maggioranza relativa dell’Ente condivisa da portare in assemblea. Con gli schemi oramai saltati tutti sono legittimati a giocarsi la propria partita nella speranza di trovare un alleato all’ultimo minuto per prevalere sugli altri.

In questa direzione stanno lavorando i soci privati che potrebbero confermare la guida di Trequattrini per qualche altro mese, quando arriveranno le sue dimissioni per prendere l’incarico di prorettore all’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale e solo a quel punto si deciderà se aspettare le amministrative di primavera o cambiare il Cda. Questo disegno vedrebbe l’ingresso nel CdA di un esponente di Piedimonte S. Germano al posto di Orazio Picano. Ipotesi questa che vedrebbe la città martire fuori dalla governance dell’Ente. Anche Pontecorvo potrebbe giocare un ruolo importante puntando su qualche altro ruolo all’interno dell’Ente.

C’è poi la politica che è pronta a “riprendersi” il Cosilam dopo l’interregno tecnico di Trequattrini. Come ormai consuetudine a poter incidere sul futuro del territorio sono i due esponenti del Pd Francesco De Angelis e Francesco Scalia. Impossibile non evidenziare come due esponenti del nord della provincia, di cui uno presidente dell’Asi, saranno chiamati a decidere le sorti del Consorzio per lo Sviluppo Industriale del Lazio Meridionale. Lasciando da parte la situazione sui rapporti di forza all’interno della provincia di Frosinone, a Cassino la partita del Cosilam si giocherà con il pensiero fisso per le prossime amministrative della primavera del prossimo anno. Un’occasione irripetibile per il sindaco Petrarcone – che ha in mano la maggioranza relativa dell’Ente – per blindare la sua ricandidatura con l’appoggio di una parte del Pd.

Bisognerà capire a questo punto se sarà il Partito Democratico di De Angelis o di Scalia, anche se quest’ultimo sembrerebbe avere un evidente vantaggio sull’ex europarlamentare. Per chiudere l’accordo il primo cittadino della città martire sta corteggiando, assieme al consigliere regionale Marino Fardelli, l’ex parlamentare Anna Teresa Formisano, che avrebbe anche il benestare anche del dg Gargano. Mossa che farebbe scoppiare un putiferio in maggioranza che potrebbe durare al massimo fino al pomeriggio di martedì dopo qualche articolo al vetriolo sulla stampa locale da parte dei consiglieri pronti a chiarire tutto in qualche “accesissima” riunione di maggioranza.

Nello spettro delle ipotesi c’è poi una terza via per rendere la situazione ancora più ingarbugliata. La possibilità cioè di andare incontro ad un commissariamento dell’Ente con i sindaci del Pd che rispondono a Francesco De Angelis pronti a non votare il bilancio. Scelta dell’ultimo minuto visto che fino a pochi giorni fa erano pronti a fare carte false pur di azzerare i vertici e dare un nuovo management al consorzio.

In questo turbinìo di ipotesi l’unico certo di rimanere al suo posto sembra essere proprio il dg Gargano in barba alle prese di posizioni bipartisan che si sono succedute fino ad oggi per un suo allontanamento dal consorzio.

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