Covid-19 alle ultime curve nel Lazio: è sceso sotto l’1%. Protezione Civile: 3 positivi

Il coronavirus miete la quinta vittima a Ceprano. Ma sono i colpi di coda di un mostro ormai ridotto sotto l'1% di crescita nel Lazio. I numeri di oggi riportano gli orologi indietro fino al 12 marzo. Nello stesso giorno in cui vengono dimessi, completamente guariti, i coniugi di Wuhan che furono i primi due casi nel Lazio

Come un cerchio che si prepara a chiudersi, come le ultime pagine di un lungo capitolo: i numeri del coronavirus nel Lazio registrati in queste ore sembrano l’epilogo di un incubo. Solo 60 nuovi contagiati in tutta la regione, orologi che tornano indietro ai livelli del 12 marzo. Nello stesso giorno in cui viene dimessa, completamente guarita dopo la riabilitazione fatta al San Filippo Neri, la coppia di Wuhan che per prima nel Lazio era stata trovata positiva al virus; quelli che si erano separati dalla comitiva poi fermata a Cassino poco prima che scendesse dal bus per andare in albergo. E dirottata direttamente a Roma dal manager Asl Stefano Lorusso.

Sotto l’1%

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La curva dei contagi continua a crescere. Ma ora siamo all1%, la luce in fondo al tunnel è sempre più grande. Perché oggi è lunedì ed è l’ottavo giorno da Pasquetta, il nono dalla Pasqua, il decimo dal week end della Settimana Santa. Erano i giorni in cui si temeva il rompete le righe, il tutti fuori, il ritorno del virus nelle strade. E invece no. Non è stato così: il Sars-Cov2 più noto come Covid-19 si inizia a manifestare tra il settimo ed il decimo giorno di incubazione. Nessun picco. Sono veri i numeri del ministero dell’Interno: il 95% degli italiani è stato a casa, solo il 5% ha tentato di fare il furbo. Ed è stato multato.

La soddisfazione si poteva toccare oggi durante la quotidiana video conferenza tra l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato ed i Direttori generali delle Asl e degli ospedali del Lazio.

«Non dobbiamo vanificare gli sforzi è il momento di stabilizzare questa discesa» – ha ripetuto come un mantra Alessio D’Amato.

Ma il segnale che siamo all’ultima curva lo dà il governatore Nicola Zingaretti: finora non aveva mai commentato i dati. Adesso invece dice «Questi numeri dimostrano che le misure funzionano e che è possibile iniziare a costruire il nostro futuro. Il coronavirus è un nemico  molto pericoloso, ma si può fermare. Ora servono nuove regole chiare e semplici sul distanziamento sociale nei luoghi che frequentiamo abitualmente, ma anche per la produzione, il commercio e l’artigianato affinché sia possibile riprendere tutti a vivere».

Positivi alla Protezione Civile

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I fatti dicono che il Governatore fa bene a predicare prudenza. Il Covid-19 è un virus subdolo. Lo hanno scoperto nella Asl di Frosinone. Nelle ultime ventiquattrore i nuovi casi sono stati 8.

Tre casi sono stati scoperti tra gli operatori della Protezione Civile che svolgono la loro attività a Patrica: uno solo risiede nel Comune. Non hanno grandi sintomi, sono stati individuati attraverso la campagna di controlli mirati avviata dalla Asl: sta chiamando tutti quelli che sono impegnati nei servizi di pubblica utilità.

Un altro positivo è stato individuato a Cassino e pure in questo caso si tratta di un paziente con sintomi talmente blandi che non è stato nemmeno portato in ospedale.

Ma il virus non si è indebolito. Continua ad uccidere, come è avvenuto a Ceprano. In città c’è stata la quinta vittima: è Pietro Diamanti, aveva 47 anni ed era ricoverato in Rianimazione nell’ospedale Spaziani di Frosinone. A differenza di tutti gli altri non aveva altre patologie ad indebolirlo, lo ha ucciso il virus. Prima di lui a Ceprano erano morti i coniugi Ippoliti, il pensionato Camillo Doria, un’anziana signora che era nel San Raffaele a Cassino.

La cronaca registra un morto anche nella Asl di Latina: un pensionato di 84 anni; in tutto il territorio ci sono stati nelle ultime ventiquattrore solo altri 5 nuovi casi positivi. Tra i guariti c’è l’ex sindaco di Sabaudia Salvatore Schintu.

Chiusa la Rsa

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Aumentano i controlli sulle RSA e le case di riposo. Sono ad oggi 384 le strutture per anziani ispezionate su tutto il territorio.

A Fiuggi il sindaco Alioska Baccarini ha firmato questa mattina la cessazione dell’attività nella una casa per anziani realizzata all’Hotel Concorde. L’hanno scoperta gli ispettori della Asl inviati dall’assessore Alessio D’Amato. I controlli effettuati in municipio hanno stabilito che quell’attività “non autorizzata, veniva abusivamente condotta da una società di Roma. Era intestata ad una persona straniera”.

Oggi a Genzano invece è stata aperta la prima RSA pubblica dedicata a Covid-19. Ospiterà gli anziani fragili che non hanno bisogno di cure ospedaliere: in assoluta sicurezza, con percorsi separati e personale dedicato. In questo modo viene rimesso in attività l’ex ospedale e viene assicurata l’assistenza agli anziani positivi senza sintomi.

Sempre oggi sono partite le Unità Mobili con medici ed infermieri a bordo per gli interventi tempestivi sul territorio.

Le statistiche

Coronavirus, medici in mascherina © Marco Cremonesi / Imagoeconomica

Le statistiche dicono che nelle utlime ventiquattrore nel Lazio ci sono stati altri 8 guariti portando il totale a 1.101. otto i decessi. I tamponi eseguiti sono stati 98mila.

Nel Lazio solo il 3% dei casi è oggi in Terapia Intensiva, il 24% è ricoverato in ospedale o in riabilitazione respiratoria, quasi la metà (il 48%) è in isolamento domiciliare con pochi o nessun sintomo.

I guariti sono il 19%. L’età media dei casi positivi è 58 anni. Il 52% dei casi accertati è di sesso femminile e il 48% è di sesso maschile.

I casi positivi sono così distribuiti: il 35,2% è residente a Roma città, il 33,2% nella Provincia di Roma, il 9,6% a Frosinone, il 5% a Rieti, il 6,5% a Viterbo e l’8,4% a Latina. Il 2,2% proviene da fuori Regione.