Covid-19, D’Amato: “Nel Lazio chiusure anche oltre il 3 aprile”

Possibile la proroga delle chiusure oltre il 3 aprile. Perché si prevede un aumento dei casi fino al 30%. D'Amato: "Pronti a fronteggiare qualunque scenario", via da oggi ai Covid Hospital 3 e 5

Sarà una guerra lunga, che sicuramente non terminerà il 3 aprile. Anzi, le disposizioni in vigore per quella data quasi sicuramente andranno avanti. Lo ha detto l’assessore regionale alla sanità Alessio D’Amato al Corriere della Sera.

Siamo in guerra. Ci stiamo attrezzano a tutti gli scenari possibili. Ma se il coronavirus mantiene un trend stabile o fa segnare un aumento lieve ci dà un vantaggio e ci consente di attrezzarci al meglio. Però i tempi per uscirne non saranno brevi”.

La nuova terapia intensiva

D’Amato ha individuato anche quella che rappresenta la variabile per quanto riguarda i contagi. Dichiarando: “Sì, un’incognita c’è. Ed è costituta da tutte quelle persone che la sera prima dell’ordinanza del governo hanno preso d’assalto stazioni e treni per tornare a casa da Milano e da altre città della zona di sicurezza. Quelle che si sono “denunciate” nei giorni successivi contattando le nostre Asl sono oltre 6mila. È scontato, qualche caso uscirà”.

Intanto la Regione Lazio continua nella sua attività di dedicare interi ospedali alla cura dei pazienti affetti da Coronavirus. Fino ad ora sono stati in campo lo Spallanzani (Covid Hospital 1) ed il Columbus (Covid Hospital 2). Da questa mattina ha aperto i battenti il policlinico Casal Palocco (Covid Hospital 3) con 80 posti letto di cui 48 di terapia intensiva; la struttura sara’ uno ‘spoke’ dello Spallanzani. Stanno proseguendo i lavori di allestimento della torre 8 del policlinico Tor Vergata. Da oggi c’è anche una nuova struttura: è partito in mattinata il trasferimento dei primi 10 pazienti postitivi nel Covid Hospital 5: è presso il Policlinico Umberto I di Roma, presidio George Eastman. I pazienti trasferiti, tutti positivi, vengono dalla Asl di Frosinone e dall’azienda ospedaliera Sant’Andrea di Roma. 

La linea di Alessio D’Amato non cambia: “Una risposta eccezionale. In una settimana è stato allestito questo Covid hospital 2 e ringrazio il policlinico Gemelli e tutti gli operatori per la straordinaria generosità e il grande sforzo professionale“. La Regione sta reclutando in tutto il sistema oltre 600 sanitari, tra medici e operatori.

L’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato © Imagoeconomica

I cluster nel basso Lazio si stanno tenendo sotto controllo: su tutti c’è il dramma di Fondi. “Ci siamo attrezzando per ogni scenario. Siamo in guerra, dobbiamo combattere e alla fine vinceremo”.

Ma a cosa si sta preparando il Lazio nelle prossime due settimane? Lo ha detto D’Amato al Corriere della Sera: “Le nostre previsioni, confermate anche dall’andamento reale del virus, non parlano di un raddoppio dei casi, ma di un aumento del 20-30 per cento. Fino ad arrivare a tre volte tanto quelli che sono oggi. Questa e la prossima settimana saranno importantissime per verificare l’efficienza e l’esito delle misure restrittive del governo”.

Dunque, tutti pronti all’ondata. Con la consapevolezza che il Lazio è attrezzato per reggere.