Covid-19: il sindaco a messa invoca la protezione di San Rocco contro le pestilenze

Il sindaco di Sora ha indossato la fascia ed a nome di tutta la città è andato in chiesa. Per invocare l'intercessione di San Rocco, protettore dalle pestilenze. Il bollettino quotidiano. I strani che rispettano la quarantena. Il nuovo caso positivo

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

La tradizione lo vuole sempre accompagnato da un cane. Che tra i denti stringe un pane. Pochi sanno che San Rocco di Montpellier è il santo invocato fin dal Medioevo come protettore dal terribile flagello della peste. A lui questa mattina si è rivolto Roberto De Donatis, il sindaco di Sora: città della quale il santo è patrono.

In rappresentanza di tutti i fedeli della città Roberto De Donatis ha invocato la protezione del patrono San Rocco contro la moderna pestilenza che sta flagellando il mondo. Poi ha raggiunto il palazzo comunale per l’aggiornamento quotidiano via web ai cittadini, con le ultime notizie sul fronte sanitario e le raccomandazioni.

Non è stato un giorno facile. In città c’è stato un nuovo caso di Covid-19: un uomo di 52 anni. Per evitare che si creino focolai il sindaco ha deciso di lanciare un appello: per realizzare il censimento presso la Polizia locale, per quei cittadini che si sono recati alla Neuromed di Pozzilli, ormai dichiarata Zona Rossa insieme alla vicina Venafro. (leggi qui Covid-19, San Raffaele: prefetto a Cassino. Zone rosse a Pozzilli e Venafro).

L’invocazione a San Rocco

Il sindaco Roberto De Donatis accende la lampada votiva a San Rocco

Luoghi sacri chiusi e fedeli molto spesso connessi tramite la rete internet ai tempi del Coronavirus. Una differenza sostanziale fra l’atteggiamento di oggi e  quello che la Chiesa ebbe ai tempi della peste a Milano, quella citata da Alessandro Manzoni nei Promessi Sposi,  nel lontano 1630, quando i religiosi organizzavano processioni nelle pubbliche vie, accelerando i contagi.

Oggi non è così, i sacerdoti e i vescovi obbediscono alle leggi dello Stato. E non è stato così nemmeno stamattina a Sora, nella chiesa di San Rocco, il Santo protettore contro le pestilenze. A invocare la sua protezione, con indosso la fascia tricolore in rappresentanza di tutti i cittadini sorani, c’era il sindaco Roberto De Donatis, invitato ieri sera dal parroco don Donato Piacentini. I fedeli e cittadini hanno potuto assistere grazie alla trasmissione in diretta.

Al termine il sindaco ha acceso la lampada votiva ai piedi della statua. In segno di devozione, affidando la città all’intercessione del santo, affinché faccia ciò che non riesce per ora a fare la scienza.

A nome di tutti 

L’accensione della lampada votiva a San Rocco

Le celebrazioni religiose non sono aperte al pubblico in questo periodo. Il sindaco ha “ritenuto doveroso andare con la fascia, in rappresentanza di tutto il popolo Sorano, a testimonianza della nostra comune fede in San Rocco, nostro patrono: Santo che si è tanto prodigato nella sua vita per le malattie come la peste, per la sua grandissima solidarietà, per il suo modo di stare vicino al popolo”.

Andare a nome di tutti. Che seguivano via web. “Ho sentito come un dovere, anche e non solo come cristiano ma come sindaco della città, per le tante persone che spiritualmente erano con noi all’interno della chiesa di San Rocco”.

I ringraziamenti a don Donato Piacentini “per aver celebrato questa Santa messa”. Con tutti i limiti e le cautele possibili. “Abbiamo avuto ogni sorta di precauzione nella fase di igienizzazione, sia prima che dopo la funzione religiosa”.

Per prevenire ogni possibile polemica il sindaco mette in chiaro: “Eravamo solamente in tre, a più di tre metri di distanza all’interno della chiesa. Avevamo fatto ogni procedura di igienizzazione che ci ha consentito anche di poter ricevere la Santa comunione”.

Il bollettino

Roberto De Donatis © IchnusaPapers

Il sindaco ha illustrato i nuovi provvedimenti annunciati sabato sera dal Governo nazionale. E poi ha rassicurato sulle scorte alimentari: “Tutti i supermercati e le attività commerciali che forniscono generi alimentari sono e restano aperte senza ulteriori restrizioni d’orario”.

E l’appello a “non scatenare quella emotività compulsiva di andare a rifornirsi in maniera massiccia quando non ce n’è assolutamente alcun bisogno”.

Sora sta rispondendo bene alle restrizioni. la maggior parte delle persone ha capito. E si è chiusa in casa, uscendo solo quando è davvero necessario. Roberto De Donatis ha elogiato questa maturità. “Io oggi sono uscito presto, ho visto che c’è una grande responsabilità nella maggior parte dei cittadini che io rappresento nella comunità Sorana. Dobbiamo essere razionali, non dobbiamo lasciarci andare all’emotività”.

Dobbiamo essere contagiosi sui comportamenti virtuosi con gli altri nostri concittadini. E’ il buon esempio che bisogna dare. E se viene dato con convinzione, con buona coscienza e consenso civico risulta essere un messaggio positivo anche per gli altri, per coloro che hanno difficoltà ad entrare in questa forma mentis che il tempo di emergenza ci impone”.

La situazione sanitaria

L’ospedale Spaziani di Frosinone

Ha parlato di una “situazione chiaramente in evoluzione. Oggi un cittadino sorano di 52 anni, ricoverato presso lo Spaziani, è risultato positivo al Coronavirus”. La rassicurazione: “Sono state seguite tutte le direttive previste dal protocollo di quarantena. A lui il mio migliore auspicio di una buona e pronta guarigione, come a tutti gli altri nostri concittadini e a tutti i cittadini del territorio che stanno combattendo questa guerra, facendo loro gli auguri che avvenga quello che è avvenuto per una nostra concittadina di 67 anni di cui abbiamo dato l’annuncio ieri: risulta avviata alla completa guarigione”.

Dal Coronavirus si può guarire, si può venirne fuori, l’importante è non diffondere il contagio, sotto quest’aspetto la Asl sta facendo tutte le valutazioni, gli studi epidemiologici. La maggior parte dei contagi, finora, non ha evidenziato connessioni che facciano in qualche modo pensare a potenziali focolai”.

Si tratta dunque di contagi isolati, ristretti alla cerchia familiare e al massimo alle  frequentazioni del paziente che risulta positivo al coronavirus.

La spesa a domicilio

La spesa a domicilio

Il sindaco ha ricordato che i Servizi Sociali del Comune di Sora sono attivi dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30 chiamando lo 0776 828036. Mentre l’Aipes eroga il servizio dal lunedì al sabato dalle 8 alle 18 e la domenica dalle 10 alle 16 al numero verde gratuito 800400495. L’appello del primo cittadino è rivolto soprattutto alle persone anziane, immunodepresse o con altri problemi, ricordando che limitare le uscire significa ridurre il rischio.

E a proposito dell’iniziativa, rivolta soprattutto ai bambini “La comunità sorana nei giorni dell’emergenza. Frammenti di quotidianità” De Donatis si è complimentato “con i tanti bambini che ci stanno inviando i disegni. Sono una finestra aperta verso la speranza di un futuro che mi auguro il più prossimo possibile, un futuro migliore per tutti. Arrivano disegni e colori, emozioni soprattutto di questi piccoli concittadini che hanno un’età nella quale vivono questa esperienza anche un po’ fuori dei canoni,  in un modo tutto loro”.

“Avere la possibilità di esternare questo loro sentimento in elaborati che poi avranno comunque un momento di grande festa collettiva non appena finirà questo stato di emergenza, per loro è anche un motivo per essere partecipi e per regalare un sorriso a tutti”.

Il caso Neuromed

“La richiesta di censire alla Polizia Locale la presenza di cittadini sorani al centro Neuromed è un servizio che si è voluto offrire ai cittadini in considerazione del fatto che Venafro è zona rossa. Nessun allarmismo ma è un modo per tenere la situazione epidemiologica sotto controllo”.

L’appello finale: “Teniamo duro. E’ il momento della resilienza, dobbiamo resistere perché siamo una comunità che sa affrontare tutte le emergenze con lo spirito che in questo momento occorre, cioè quello di dare forza a chi ne ha di meno, e tutti insieme avere la forza che serve per venirne fuori”.