Covid-19, altri 4 morti. In calo i ricoveri, l’onda inizia a rallentare

Foto © Sara Minelli / Imagoeconomica

I numeri del pomeriggio fanno vedere un raggio di sole. In calo i ricoveri. In giornata 12 morti, in Ciociaria sono 4. Sotto controllo la situazione nelle Rsa. Ipotesi Ini come centro di riferimento per i Covid-Rsa. Fine quarantena a Casamari: ancora grave l'abate

Il numero dei morti sale, l’onda dei contagi rallenta, i ricoveri allo Spallanzani diminuiscono, il trasferimento e le dimissioni di pazienti migliorati e guariti aumenta. Soprattutto, resiste la rete della Sanità laziale allestita per contenere le conseguenze del coronavirus Covid-19. Ma resta da vedere fino a quando: sono 126 i posti di Terapia Intensiva occupati ad oggi negli ospedali del Lazio da persone che senza quei macchinari non riuscirebbero a respirare. Gli altri numeri del pomeriggio portano un po’ di sereno: i nuovi casi positivi nelle ultime 24 ore sono stati 199 ed il trend è in leggero calo alpunto che per la prima volta scende sotto il 10% e si attesta al al 9,5%.

Non solo: di quei 199 nuovi casi scoperti ben 68 sono riconducicibili alle case di riposo. Ci sono stati altri 9 guariti arrivando a 164 totali ed è avvenuto un parto al Gemelli di una donna positiva al COVID-19. Sono usciti dalla quarantena in 7.035. I morti sono stati 12.

Nel frattempo continuano i test con cui identificare i positivi. Nel Lazio sono stati effettuati oltre 22mila tamponi. «Uno sforzo enorme – dicono dalla Regione – superando di gran lunga regioni che hanno molti più casi positivi». Il Lazio è stata l’unica Regione a varare un documento per la sorveglianza degli operatori sanitari: si prevede di effettuare il test su ogni operatore considerato a rischio.

Altri 4 morti

Coronavirus, ingresso Pronto Soccorso Foto © Sergio Oliverio / Imagoeconomica

In giornata sono stati registrati altri 4 morti in provincia di Frosinone.

A Monte San Giovanni Campano è morto un fornaio di 50 anni: la conferma della positività al Covid-19 è arrivata dopo il decesso.

È morta la pensionata di Pontecorvo che era stato il primo caso di contagio in città: aveva di 76 anni.

Un decesso anche a Ripi dove è morto un pensionato di 72 anni: era il quinto caso sui sei registrati finora a Ripi.

Morta anche una donna di 59 anni di Sant’Elia Fiumerapido.

Il sindaco di Sora nella sua consueta diretta web ha confermato in mattinata il decesso di un pensionato di 88 anni avvenuto nella serata di ieri. In città nelle ultime ore sono stati registrati altri 5 casi positivi. Sale così a 23 il totale degli infettati a Sora, tra loro anche un pensionato di 94 anni che è in condizioni stabili allo Spaziani di Frosinone.

Il totale dei nuovi casi registrati in provincia nelle 24 ore è di 29 nuovi casi. Dodici vengono dalle case di cura: 8 vengono dall’Ini – Città Bianca di Veroli e altri 4 vengono dal San Raffaele di Cassino.

Ini, situazione sotto controllo

Coronavirus Foto © Carlo Lannutti / Imagoeconomica

Dalla Casa di Riposo di Fiuggi è stato avviato il trasferimento dei pazienti positivi in altre strutture.

A Veroli la situazione è sotto controllo. Lo stop ai contatti tra gli ospiti che si trovano all’interno della Rsa ed i visitatori esterni è scattato dal 9 marzo e da una dozzina di giorni sono scattate misure ancora più stringenti.

La struttura è sotto controllo – spiega una fonte interna al gruppo – gli ospiti risultati positivi al Covid-19 sono stati isolati e vengono seguiti constantemente. Il personale ha adottato tutte le misure di sicurezza possibili e l’accesso è impedito ad estranei e familiari dei ricoverati“.

Positivo anche un infermiere di San Giorgio a Liri che lavora nel gruppo. Lo ha annunciato sulla sua bacheca Facebook: non ha sintomi «potrei lavorare anche più turni consecutivamente per quanto mi senta forte, nonostante gli ultimi venti giorni la situazione qui a Città Bianca si è fatta via via più critica, nonostante l’enorme carico di lavoro, nonostante turni protratti di ore, doppie notti e zero riposi, il tutto per garantire sempre la massima efficienza nel servizio sanitario che offriamo, ogni giorno. Era un rischio prevedibile, calcolabile, che potessi risultare positivo al tampone, perché in questo lavoro, in questa “missione”, ci mettiamo la faccia».

La preoccupazione della Regione

Alessio D’Amato © Carlo Lannutti / Imagoeconomica

La struttura Ini di Veroli potrebbe diventare centro di riferimento Covid per le Rsa della zona. Occupandosi degli anziani positivi ma che non presentino sintomi gravi da coronavirus. È un’ipotesi in fase di valutazione tra le autorità sanitarie.

La Regione Lazio proprio ieri aveva espresso la sua preoccupazione per le Rsa del Lazio: sono luoghi di socialità, nei quali le persone anziane vanno proprio per stare insieme. È facilissimo che il virus si diffonda. Per questo l’assessorato alla Sanità ha scritto ai prefetti ed ai Comuni per effettuare controlli a tappeto su queste strutture in tutto il Lazio.

Ne ha parlato in mattinata anche il sindaco di Sora Roberto De Donatis che ieri aveva invitato i suoi concittadini a segnalare alla Polizia Municipale se fossero stati recentemente in una delle Rsa in cui sono stati trovati casi positivi.

In mattinata è tornato sull’argomento. «Non vorrei essere stato frainteso. Non intendevo allarmare ma fornire un ulteriore sostegno per non sovraccaricare le linee della Asl che sono già congestionate. I cittadini che sono stati in quelle strutture possono lasciarci i dati e poi ci incarichiamo noi di verificare con la Asl se sono andati in un periodo considerato a rischio contagio meno».

Lo stesso De Donatis mette in evidenza che il rischio è molto limitato: si tratta di strutture che hanno disposto la limitazione degli accessi a tutela degli ospiti fin dal primo momento.

Fine quarantena a Casamari

A Casamari finisce oggi la quarantena per la comunità monastica, scattata quando l’abate Eugenio Romagnuolo ha scoperto di essere positivo al Covid-19. Nessun altro monaco ha sviluppato il virus.

Sono stabili, nella loro gravità, le condizioni del padre abate: è ancora ricoverato in Terapia Intensiva.

Sanzioni per i trasgressori

A Frosinone la prefettura ha annunciato che sono in arrivo le sanzioni per chi ha tenuto aperti i negozi nonostante i divieti con cui contrastare la pandemia.

Gli uffici stanno ultimando i procedimenti amministrativi. Si inizia con un bar di Villa Latina. Quindici giorni di sospensione a decorrere da quando tutti gli altri bar potranno riaprire. «Il contrasto alla pandemia – commentano dal Palazzo di Governo – è un impegno serissimo e a nessuno può essere consentito di fregarsene».