Covid-19: sedici nuovi casi. A Frosinone l’Asl riorganizza i servizi

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Aumentano i casi di coronavirus: esattamente come si prevedeva. Il bollettino dei nuovi casi. La riorganizzazione della Asl a Frosinone. Il focolaio di Fondi

Cresce, la diffusione del Covid-19 aumenta ancora nel Lazio: esattamente come era previsto. «Il picco non è ancora arrivato, i nostri scienziati dicono che ci vorrà almeno una settimana: ma non credo arriveremo ai numeri della Lombardia» ha confermato oggi l’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato.

Il bollettino parla di una crescita superiore al 25% in un solo giorno. La videoconferenza con i Direttori Generali delle Asl e degli ospedali nella Regione ha stabilito che nel Lazio sono stati 77 i nuovi casi, mentre sono 24 le persone guarite. Hanno terminato la quarantena in 597, il numero dei tamponi effettuati ha raggiunto quota 6.500.

Il totale aggiornato ad oggi è di 277 casi positivi al Coronavirus nel Lazio. Di questi, 122 sono ricoverati non in terapia intensiva, 24 in terapia intensiva, 96 in isolamento domiciliare, 11 i deceduti. Le persone guarite al momento sono 24. 

A Frosinone 6 nuovi casi

Terapia intensiva Foto © Stefano Scarpiello / Imagoeconomica

Nel territorio della Asl di Frosinone altre sei persone sono risultate contagiate: quattro di loro sono riconducibili alla Rsa del San Raffaele di Cassino dove era stato registrato il primo caso in provincia; il totale degli infetti riconducibili a quella struttura sale così a sette. A questo punto è stato deciso il blocco delle accettazioni e l’avvio di un’indagine epidemiologica.

Tra i nuovi casi c’è il secondo registrato a Pontecorvo: si tratta di una persona anziana ricoverata da più di due mesi in una struttura sanitaria fuori città. Contagiato anche un anziano pensionato di Piglio che era ricoverato nell’ospedale di Colleferro.  È morto per il coronavirus un imprenditore di Supino, titolare di un’ottica a Ferentino: aveva altre patologie e le complicazioni respiratorie determinate dal Covid-19 gli sono state fatali. 

A Torre Cajetani è stata disposta la chiusura degli uffici comunali: il sindaco Letizia Elementi ed il suo vice sono in quarantena dopo che è stata ufficializzata la positività di un dipendente municipale residente ad Anagni: è ricoverato allo Spaziani di Frosinone con difficoltà respiratorie. Un paziende è guarito, altri 18 sono usciti dalla sorveglianza domiciliare.

Il totale dei positivi al Coronavirus in provincia è salito a 35. In mattinata il prefetto Ignazio Portelli ha ribadito ai sindaci la necessità di raccomandare ai cittadini la più rigida applicazione delle norme, evitando a tutti di uscire da casa se non per esigenze assolutamente inderogabili.

Dieci casi a Latina

Coronavirus, reparto d’ospedale

Nella Asl di Latina sono 10 nuovi casi positivi, registrati nelle utlime ventiquattr’ore. L’attenzione è concentrata su Fondi dove sono stati registrati altri 5 contagi.

A questi si  aggiungono i 2 di Latina: si tratta di personale in servizio alla Procura della Repubblica in via Ezio. Dopo l’esito dei tamponi già ieri sera è immediatamente scattato il protocollo di sicurezza: chi è stato a stretto contatto con i contagiati è stato messo in quarantena. Il procuratore Giuseppe De Falco ha disposto la riduzione al minimo delle attività.

Altri due casi ieri sono stati registrati a Terracina e Minturno. Il decimo caso è di un paziente residente a Velletri e che si trova ricoverato in Terapia intensiva al Santa Maria Goretti di Latina.

In provincia di Latina c’è stato un quinto decesso. Al Goretti è morta la moglie dell’ottantenne di Sperlonga deceduto l’altro giorno: erano stati tra i primi contagiati da Covid 19. La donna era ricoverata da giorni in Rianimazione, le sue condizioni erano molto gravi e ieri non ce l’ha fatta.

Il totale dei casi in provincia ha raggiunto ha raggiunto quota 59, diciotto dei quali sono concentrati su Fondi. Sono 49 le persone uscite dalla sorveglianza domiciliare. Dal 23 marzo saranno disponibili ulteriori 12 posti di terapia intensiva grazie alla riapertura del reparto Malattie infettive all’ospedale “Monsignor Di Liegro” di Gaeta, alla trasformazione degli attuali 4 posti di Osservazione Breve al “Fiorini” di Terracina; il Fiorini e l’ospedale di Fondi si faranno carico degli altri pazienti non Covid-19, liberando risorse per il Goretti di Latina.

Nella Asl di Viterbo sono stati registrati 4 nuovi casi positivi, 64 le persone che sono uscite dalla sorveglianza domiciliare. Invece ci sono due casi nella Asl di Rieti, 16 le persone che sono uscite dalla quarantena. Dal 16 marzo saranno disponibili altri 11 posti di terapia intensiva.

A Roma

Il Lazzaro Spallanzani © Carlo Lannutti / Imagoeconomica

Nella Asl Roma 1 ci sono stati 4 nuovi casi positivi mentre 104 persone sono uscite dalla sorveglianza domiciliare. Il piano di emergenza varato dalla Regione prevede che dal 17 marzo siano disponibili altri 8 posti di pneumologia ed un laboratorio per il test. Nella Asl Roma 2 ci sono stati 20 nuovi casi positivi, sono 55 le persone che sono uscite dalla quarantena. È morta una donna di 88 anni al Policlinico Casilino per shock settico e polmonite. Da oggi sono attivi altri 2 posti di terapia intensiva all’Ospedale Pertini mentre da mercoledì 18 marzo sarà attivato il laboratorio per test.

Alla Asl Roma 3 i nuovi casi positivi sono sedici, mentre sono 57 le persone chehanno terminato la quarantena. Mentre nella Asl Roma 4 sono stati registrati 3 nuovi casi positivi, sono 80 le persone uscite dalla sorveglianza domiciliare. La situazione nella Asl Roma 5: 3 nuovi casi positivi, 62 usciti dalla quarantena. Qui dal 28 marzo saranno disponibili altri 10 posti di terapia intensiva. Nella Asl Roma 6 ci sono stati 9 nuovi casi positivi mentre sono 92 le persone uscite dalla sorveglianza domiciliare.

A Frosinone si riorganizza

L’emergenza coronavirus ha portato ad una riorganizzazione dei servizi nella Asl di Frosinone.

Le visite ambulatoriali sono sospese ad eccezione di quelle classificate come Urgenti. Ma comunque non si svolgeranno nei 4 ospedali: vengono dirottate sui Presidi Territoriali. Sono sospese anche tutte le visite a pagamento fatte dentro agli ospedali, le cosiddette Intramoenia. Continueranno ad essere garantite solo le visite ed il Day Hospital per i pazienti di tipo oncologico e per dialisi;

L’ospedale Spaziani di Frosinone

I prelievi di sangue continueranno ad essere svolti solo per gli esami urgenti e si effettuarenno nei Presidi territoriali, quindi fuori dai 4 Ospedali.

I Pazienti Cronici continueranno ad essere seguiti dai sanitari che li hanno  in cura ma dovranno evitare il più possibile i contatti con gli ospedali ed i posti nei quali rischiano di essere contagiati. Per questo si eviterà di farli accedere alle strutture sanitarie se non hanno bisogno di visite ed esami di controllo.

Per chi è stato operato: tutti i pazienti continueranno ad essere seguiti per i controlli successivi all’intervento e continueranno ad andare presso gli ospedali che li hanno dimessi. Stesso ragionamento per chi deve fare gli esami di preospedalizzazione previsti per interventi urgenti. Le operazioni non urgenti invece continuano ad essere sospese.

Gli interventi chirurgici sono limitati a quelli di emergenza e urgenza ed a quelli di natura oncologica. Discorso diverso invece per gli interventi di cataratta: continuano ad essere garantiti, con programmazione degli appuntamenti:ma bisognerà rispettare in maniera rigorosa le distanze di sicurezza  sia nella attese preoperatorie e nella fase post-intervento.

Via alle donazioni

La Saf di Colfelice

Nei prossimi giorni partirà il conto corrente sul quale fare le donazioni per sostenere la Asl.

La prima a donare è stata la Saf la società pubblica che si occupa dello smaltimento dei rifiuti in provincia di Frosinone. Ha devoluto 5mila euro. La decisione è maturata oggi, nel corso della seduta del consiglio di amministrazione. Durante la quale si è discusso anche degli ulteriori aggiornamenti delle misure di sicurezza e prevenzione, gia’ vigenti, a tutela dei dipendenti e dei lavoratori che prestano servizio presso il sito di Colfelice.

Dei 5.000 euro, mille sono stati devoluti dai membri del CdA (Marco Di Torrice, Daniela Mancinelli e dal presidente Lucio Migliorelli) e altri 1.000 dal Collegio dei Revisori dei Conti (composto da Massimo Taglione che ne e’ presidente, Mauro Visca e Luigi Galasso). 

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