Covid, ecco la terza ondata. D’Amato potenzia la trincea

Foto: Carlo Lannutti / Imagoeconomica

L’assessore alla sanità da settimane si sta muovendo in questa direzione. Oggi dice: “La prossima volta potremmo essere in zona arancione”. E il ministro Roberto Speranza non ha dubbi: “C’è una ripartenza dell curva dei contagi. E probabilmente sì, il terzo picco arriverà”.

Non è che uno come l’assessore Alessio D’Amato potenzia le terapie intensive se non c’è una ragione urgente. E la ragione urgente è che arriverà il picco della terza ondata, ammesso che la seconda sia mai davvero terminata.

Da settimane il responsabile della sanità laziale ammonisce sulla necessità di comportamenti rigorosi. Che però non ci sono stati. E allora anche le misure attuali possono cambiare.

Ha detto D’Amato a Il Messaggero: «Il Lazio è l’unica delle grandi regioni ad essere rimasta sempre gialla. E’ un buon risultato, ma vorrei che fosse chiaro che non è un liberi tutti, visto che oggi siamo gialli, ma la prossima volta potremmo già essere arancioni».

Il D’Amato rigoroso

La vaccinazione procede, ma servono ancora condotte rigorose FOTO © SAVERIO DE GIGLIO / IMAGOECONOMICA

D’Amato ha continuato: «Servono comportamenti molto rigorosi, la situazione è seria. Essendo rimasti sempre in fascia gialla non abbiamo beneficiato, paradossalmente, delle limitazioni che hanno aiutato altre regioni arancioni o rosse. La curva dei contagi ha una direzione verso l’alto, ma può essere ancora gestita. Dipende molto dal rigore dei comportamenti. C’è sempre da considerare il difficile equilibrio tra le garanzie della salute e tutto ciò che comportano in termini economici e sociali nuove chiusure».

Oggi Rt, l’indice di contagiosità, è di 0,98 nel Lazio. La prossima settimana potrà essere superata quota 1. E questo vuol dire che il Lazio potrebbe diventare zona arancione. «Non posso escluderlo», ha detto D’Amato. Per uno come lui vuol dire che è altamente probabile, se non già sicuro. (Leggi anche L’Italia che funziona e vaccina sta a Frosinone).

Speranza: non è ancora finita

Il ministro Roberto Speranza

D’altronde non si è nascosto nemmeno il ministro della salute Roberto Speranza, che al Corriere della Sera ha detto: «Per alcuni mesi sarà ancora dura. I vaccini sono la luce, la svolta che apre un’altra fase, ma la verità è semplice. Per avere un impatto il vaccino ha bisogno di mesi e dobbiamo resistere, la battaglia è ancora dura. Dopo sei settimane l’indice Rt è scattato sopra 1. La seconda ondata non è mai finita davvero. Adesso c’è una ripartenza e probabilmente sì, il terzo picco arriverà».

La guerra al virus non è finita. E’ per questo che D’Amato da settimane rinforza la trincea del Lazio.