Il drammatico dubbio di Buschini sui numeri in Regione

In Regione Lazio il solito Davide Barillari semina il dubbio sui numeri della pandemia. Rivela cifre che mettono in ginocchio il Covid. Il suo collega Capriccioli solleva la questione delle virgole. Il dramma matematico del povero presidente Buschini

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Sharp o Texas Instruments? Scientifica o matematica? Il presidente del Consiglio regionale del Lazio Mauro Buschini è lacerato dal dubbio: quale calcolatrice sarà meglio comprare, usando denaro pubblico, al fine di metterla a disposizione del Consiglio Regionale del Lazio?

Una calcolatrice occorre con certezza e con urgenza. In Aula non si trovano con le virgole. E non è cosa di poco conto. Per spiegarne l’importanza, nelle sue lezioni di Giornalismo, Alessio Porcu raccontava sempre il solito aneddoto: quello della povera vedova che chiedeva la grazia al Re per il suo scapestrato figlio; il Primo Ministro aveva già decretato Grazia impossibile, impiccarlo; il sovrano, per rispettare la Costituzione ma anche la sua maestà, disse: “Primo ministro, il vostro volere è sacro: non metterò parola. Ma almeno, come sovrano, mi permetterete di spostare una virgola”. E così il decreto fu Grazia, impossibile impiccarlo.

La virgola di Barillari

Davide Barillari

È una virgola a dividere il consigliere regionale negazionista e noVax Davide Barillari ed il resto dell’Aula.

Tutto nasce da un post dell’uomo schierato dal Movimento 5 Stelle nel 2013 come Governatore del Lazio contro Nicola Zingaretti.

Scrive sulla sua bacheca Facebook:

Buone notizie, che i tg allarmistici non raccontano. Lazio: il dato di 1880 morti su 6.000.000 evidenzia una mortalità del Covid dello 0,032%, che colpisce quasi solo anziani sopra i 65 anni con più patologie pre-esistenti al contagio del sars-cov-2. Letalità bassa: 2,5%. Terapie intensive sotto il 50%, non in emergenza. Nessun focolaio nelle scuole che giustifica le misure restrittive nella fascia di popolazione in età evolutiva. Qui non si tratta di negare l’esistenza del virus, ma considerarlo per quello che è in realtà (…)

E quella di Capriccioli

Alessandro Capriccioli, consigliere regionale del Gruppo +Europa ripassa i conti. Non quadrano. Lui ne è convinto. E lo dice: pubblicamente. Scrive in un post:

Nel Consiglio regionale del Lazio c’è gente che per avvalorare le sue (barcollanti) teorie cospirazioniste non esita a truccare (maldestramente) le percentuali. Faccio sommessamente notare al mio collega Barillari che 1.880 : 6.000.000 non fa lo 0,0003%, ma lo 0,03%.

Questo significa che i morti per Covid non sono, come lui scrive inopinatamente in questo post, 3 ogni milione di abitanti (anche perché se così fosse i morti sarebbero in tutto 18), ma tre ogni diecimila abitanti, cioè cento (cento!) volte di più.

Poiché da curriculum di Barillari, disponibile sul sito del Consiglio regionale, si evince che la sua professione è quella di informatico, dubito fortemente che il mio collega non sia in grado di calcolare correttamente una percentuale.

Alessandro Capriccioli

Mauro Buschini non è informatico. E il dubbio lo assale. Vorrebbe affidare una consulenza: ma ha il dubbio di sperperare , anche perché c’è il Covid che reclama le risorse.

Che fare? Compulsa la tastiera dello smartphone. Chiama con insistenza il professor Carlo Rubbia, non tanto come premio Nobel per la Fisica (che con la matematica ha tanto a che fare) quanto per il fatto di essere Senatore a Vita (tra politici, le distanze sono minori). Barillari? Non è un collega. (Leggi qui I video di Barillari e l’ira del M5S: “Sei inqualificabile”).

Il dramma matematico di Buschini

Disperato compone il numero di Alessio Figalli, professore al politecnico di Zurigo ma pur sempre romano di nascita e quindi uomo del Lazio: premiato con ciò che viene considerato il Nobel per la Matematica. Ma in Svizzera sono troppo precisi per dedicare tempo a questioni simili.

In deliquio, Buschini chiama Daniele Leodori, che lo precedette nella scomoda posizione di Presidente dell’Aula della Regione che ha al suo interno Roma, la Capitale d’Italia. Non è fortunato: è concentrato sulle alchimie con cui allargare la caleidoscopica maggioranza che regge in equilibrio entrambi.

Alla fine, democraticamente, decide di porre la divisiva questione all’Aula: Sharp o Texas? Se tutti dovessero fuggire di fronte alle responsabilità può sempre contare su un Ciacciarelli che gli regge la maggioranza.