La responsabilità della seconda ondata? Del premier Conte e del Governo

Clamorosi risultati dal sondaggio di Euromedia Research. Ma contemporaneamente si criticano i comportamenti superficiali di molti cittadini. Intanto nell’esecutivo si allarga il solco tra Zingaretti-Speranza e Conte-Cinque Stelle.

Gli italiani pensano che la responsabilità della seconda ondata di contagi da Covid-19, da un punto di vista politico, sia da imputare soprattutto al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. E ai ministri del suo governo. Ma, allo stesso tempo, credono che la colpa sia pure dei comportamenti superficiali di molti cittadini. Risultati soltanto apparentemente in contraddizione, quelli che emergono dal sondaggio condotto da Euromedia Research, nel quale si evidenzia anche la paura per la seconda ondata. Anche se non mancano quelli che parlano apertamente di terrorismo psicologico che viene fatto sui conteggi da Covid-19.

Sindaci incolpevoli

Il ministro della Salute Roberto Speranza

Agli elettori si è chiesto chi abbia maggiormente le responsabilità di questa nuova ondata di contagi. Il 23,1% ha risposto indicando come responsabile il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Il 21,3%, invece, ha imputato più responsabilità ai vari ministri competenti. Mentre il 21,1% ha ritenuto che la responsabilità maggiore sia delle Regioni. Solamente il 7,1% degli intervistati ha criticato i sindaci, mentre oltre il 27% non si è espresso.

In generale gli italiani ritengono che la seconda ondata sia preoccupante quanto la prima nel 30,3% dei casi. Mentre pensa che siamo più preparati il 20,8%. Ancora, per il 18,8% la seconda ondata è meno violenta della prima. Il 16%, invece, si sente preoccupato soprattutto per le ripercussioni economiche. Infine, il 12,1% pensa che si stia esagerando e si stia facendo terrorismo psicologico.

Superficialità prima imputata

Il sondaggio ‘assolve’ la didattica scolastica in presenza

L’altra domanda posta agli intervistati ha riguardato il modo in cui si è arrivati a questa seconda ondata. Agli elettori si è offerta la possibilità di individuare anche più di una risposta. Ben il 42,5% ha detto che la responsabilità è stata delle persone che hanno avuto comportamenti superficiali. E non hanno rispettato le norme. Il 29,4% degli intervistati ha dato la colpa alle vacanze estive. Mentre il 27,1% ha indicato la situazione dei trasporti, spesso troppo pieni. Secondo il 22,7% del campione è stata sottovalutata la seconda ondata. Mentre il 19,3% pensa che ci sia stata una mancanza di controlli.

Ancora, il 19,1% ha ritenuto che la colpa sia delle persone tornate a fare la vita di prima. Mentre solo l’8,1% ha indicato come risposta il fatto che siano state riaperte le scuole.

Sul piano politico è chiaro che il Governo non ha più la compattezza della prima ondata, quella del lockdown. Il premier Giuseppe Conte guarda principalmente allo scenario economico, con i Cinque Stelle che restano in disparte. Mentre il segretario del Pd Nicola Zingaretti e il ministro della salute Roberto Speranza vorrebbero una “stretta” più significativa.

Per Conte i tempi della carta bianca sono un pallido ricordo.