Tu mi presti e io non ti pago. L’allarme di Crif: nel Lazio più frodi sui finanziamenti

I casi sono in aumento del +19,4% rispetto all’anno precedente. A Roma si registra il numero maggiore di eventi (1.996). A Latina 382 ed a Frosinone 336. Le vittime preferite dai frodatori hanno tra i 41 e i 50 anni ma crescono gli over 60.

Si chiama Crif e tutti hanno paura di finirci dentro. È il Centro di Ricerche e Informazioni Finanziarie: pubblica un bollettino nel quale ci sono tutti i ‘cattivi pagatori‘, quelli che non pagano. Finire lì significa essere poco affidabili. E chi deve prestare il denaro non mette soldi in mano a chi sta iscritto in quell’elenco.

L’osservatorio sulle Informazioni Finanziarie

Crif si occupa anche delle frodi creditizie cioè di chi ruba i soldi facendo imbrogli. Spesso rubando anche l’identità di altre persone ed usandola per apriree conti, accendere mutui o piccoli prestiti. E poi non pagare.

In giornata è stato ufficializzato l’ultimo Osservatorio sui Furti d’identità e le Frodi creditizie realizzato da CRIF. Lo studio ha rivelato che nel corso del 2018 in Italia si sono verificati oltre 27.000 casi di frodi creditizie realizzate mediante furto d’identità. In media ognuno ha subito un furto di importo pari a circa 5.000 Euro.

Complessivamente la perdita economica stimata ha superato i 135 milioni di Euro.

LA SITUAZIONE NEL LAZIO

Per quanto riguarda nello specifico nel Lazio, sono stati 3.021 i casi di frode registrati nel 2018, ovvero più di 8 al giorno.

In calo le frodi attraverso le carte di Credito

Sono tanti. Al punto che questo dato posiziona la regione al 3° posto della graduatoria nazionale alle spalle di Campania e Lombardia. A livello provinciale, il maggior numero di frodi creditizie è stato registrato nella provincia di Roma, con 1.996 casi (che la collocano al 2° posto nel ranking nazionale alle spalle di Napoli), seguita da Latina con 382 (in 14ma posizione) e da Frosinone, con 336.

In regione l’incremento rispetto alla precedente rilevazione è stato del +19,4%, con un dato in crescita in tutte le province. È però a Rieti che si registra una vera e propria esplosione di casi, più che raddoppiati. Crescita in doppia cifra anche a Roma, con un preoccupante +11,9%.

IL PROFILO DELLE VITTIME

Buona parte delle vittime sono uomini. Non ha dubbi la 28ma edizione dell’Osservatorio CRIF – Mister Credit sui furti di identità e le Frodi Creditizie. La distribuzione delle frodi per sesso evidenzia cheil 61,6% delle vittime sono maschi, con una incidenza in crescita rispetto all’anno precedente.

Osservando la distribuzione dei casi per classi di età, si registra una inversione di tendenza. C’è un forte incremento delle vittime con più di 60 anni di età (+14,7%), mentre diminuisce l’incidenza dei 31-40enni (-7,6%). In ogni caso, la fascia maggiormente colpita dal fenomeno rimane quella dei 41-50enni, con circa un quarto delle vittime.

LE TIPOLOGIE DI FINANZIAMENTO 

Il prestito finalizzato continua a fare la parte del leone: i casi di frode che interessano questa tipologia di prodotto di credito registrano un incremento di circa il +28% rispetto alla precedente rilevazione, arrivando a spiegare quasi 3 casi su 4, con un importo medio pari a 6.400 Euro. 


Fonte: Osservatorio CRIF – Mister Credit sui furti di identità e le frodi creditizie

Pur restando al secondo posto, con il 12,7% dei casi totali, le carte di credito confermano il trend in calo già avviato nelle precedenti rilevazioni.

Anche i casi di frode sui prestiti personali risultano in significativa flessione (-23% circa rispetto all’anno precedente).

Nell’ambito dei prestiti finalizzati ottenuti in modo fraudolento, il 32,7% dei casi ha per oggetto l’acquisto di elettrodomestici ma quote rilevanti hanno riguardato anche il comparto auto e moto (con l’11,8% del totale), l’arredamento (9,9%), le spese per la casa (9,7%) e gli acquisti di prodotti di elettronica, informatica e telefonia (8,5%).

IN QUANTO SI SCOPRONO

I tempi di scoperta tendono a concentrarsi principalmente in due macro categorie: da un lato quasi il 54% dei casi viene scoperto entro 6 mesi, dall’altro lato continuano ad emergere casi di frode messi in atto 3, 4 e addirittura dopo 5 anni prima che vengano intercettati (con un aumento del +2,6% rispetto alla precedente rilevazione).

Andando ad analizzare i tempi di scoperta rispetto al valore del finanziamento fraudolento, emerge che la maggior parte dei casi scoperti entro i 6 mesi riguardano importi inferiori ai 5.000 euro (il 60,8% del totale), mentre le frodi con importi superiori ai 10.000 euro necessitano di tempi più lunghi per venire individuati, in particolare il 14,9% richiede oltre 5 anni.

I TENTATIVI INTERCETTATI

L’Osservatorio CRIF-MisterCredit presenta al suo interno anche un approfondimento basato sui dati relativi agli alert più significativi emersi dalle interrogazioni fatte ai servizi di prevenzione frodi gestiti da CRIF con la tramitazione delle banche dati SCIPAFI. 

In generale, come osservato anche negli anni precedenti, viene confermato l’utilizzo preponderante della carta di identità, rubata o contraffatta, come documento identificativo quasi nell’80% dei casi, seguito dalla patente (18%). 

In particolare, circa il 2% dei documenti presentati in fase di identificazione anagrafica è una carta di identità contraffatta oppure valida ma non riconducibile al soggetto.

Per quanto riguarda le patenti, nel 2,7% dei casi sono risultate essere inesistenti o non appartenenti al soggetto. Infine, relativamente ai passaporti, il 17,7% dei casi di frodi che utilizzano questa tipologia di documento risulta essere collegata all’uso di un documento con un numero inesistente.

Il direttore

“I ladri non sono più solo coloro che si introducono in casa per rubare oggetti di valore, ma sempre più spesso sono interessati ai dati riservati che possono aprire loro le porte dei nostri account di posta elettronica e social network, conti correnti e carte di credito, con pesanti conseguenze per chi subisce una frode o un furto d’identità – commenta Beatrice Rubini, Direttore della linea Mister Credit di CRIF -.

Durante il periodo estivo, poi, questo fenomeno si intensifica ulteriormente, ad esempio a causa delle truffe legate alle vacanze, con tante persone che ingenuamente rispondono ad annunci apparentemente vantaggiosi, fornendo persino copia dei propri documenti senza pensare che possano finire nelle mani di un malintenzionato.

Pertanto, allo stesso modo in cui installiamo un sistema di allarme per difendere la nostra casa, anche per proteggere i nostri dati e la nostra identità bisognerebbe adottare comportamenti accorti e dotarsi di adeguati servizi di protezione, in grado di allertarci al primo segnale di pericolo: ad esempio, un sms collegato all’utilizzo della carta di credito o sistemi di alert che avvisano se viene richiesto un finanziamento a nostro nome, possono evitare sgradite sorprese”.