L’altolà di Cristofari: se attaccate i primari trovatevi un altro candidato

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

L’altolà di Fabrizio Cristofari parte con una nota di poche righe. Il titolo punta sull’orgoglio: “L’esperienza, gli ordini ed i ruoli non possono essere dimenticati“. La sostanza è molto più dura: se mi create problemi con i medici (dei quali sono il presidente provinciale) sono costretto a concentrarmi sulle loro difficoltà e non ho più il tempo per pensare a Frosinone.

Un segnale molto chiaro. A Nicola Zingaretti, alla Regione Lazio, al Partito Democratico in tutta la sua catena di comando comunale e provinciale.

La questione sul tappeto è quella dei primari in scadenza, rivelata da Alessioporcu.it (Leggi qui il precedente). Ci sono una quarantina di primari che hanno avuto l’incarico provvisorio in attesa che la Regione bandisse il concorso. E’ trascorso un anno e di concorsi ne sono stati autorizzati solo sei: ora gli altri 34 primari sono in scadenza. Verranno rimpiazzati da altri. La Asl di Frosinone o chiamerà al loro posto i secondi nella graduatoria dei provvisori. O farà nuove graduatorie ma escludendo gli uscenti. Come mai? Una nota della Regione dice che non è possibile fare il primario provvisorio per oltre un anno. Se quelli fanno causa per diventare di ruolo i danni verranno chiesti al commissario Macchitella. Il quale non intende rischiare.

Il presidente dell’Ordine dei Medici Fabrizio Cristofari nei giorni scorsi aveva preso posizione. Dicendo: facciamo come le altre Asl nel Lazio, rielaboriamo la graduatoria ed il migliore prende l’incarico, anche se lo ha già ricoperto. (Leggi qui)

Il presidente dell’Ordine dei Medici ed il commissario onorario della Asl Luigi Macchitella hanno avuto un confronto martedì. Ma ognuno è rimasto della sua opinione.

Al che oggi Fabrizio Cristofari ha preso carta e penna. E si è schierato in modo ufficiale. Andando in piena rotta di collisione con il commissario.

«In seguito alle polemiche che hanno sollevato le recenti nomine Asl, confermo il mio impegno teso a consentire la nomina dei Primari temporanei in base al merito e non a procedure di tipo amministrativo».

Se a qualcuno fosse rimasto qualche dubbio, lo cancella la frase successiva. «Gli incarichi primariali temporanei non possono, né devono essere conferiti attraverso avvicendamenti incuranti degli Ordini e dei ruoli. Il fatto comporta una
evidente difficoltà di gestione dei reparti e inevitabilmente una disarticolazione del sistema sanitario
».

In queste ore, tanto per fare un esempio, a dirigere Ostetricia e Ginecologia è stato mandato il responsabile di Otorinolaringoiatria. Ottimo professionista, sicuramente preparato: ma tra le Trombe di Eustachio e le Tube di Falloppio c’è la stessa differenza che passa tra un’otite ed una gravidanza. A ognuno il suo e stiamo tranquilli tutti.

Fabrizio Cristofari ha capito che si sta giocando una partita molto più grande dell’articolo 18 con cui vengono nominati i primari. La partita è quella per la sua credibilità: come presidente dell’Ordine e come candidato sindaco di Frosinone.

Non c’è spazio per equivoci, allora. «Invito la Regione Lazio a correggere il tiro, poiché reputo inammissibile la rotazione assurda alla quale i Primari andrebbero incontro in assenza di una deroga specifica».

L’ultimatum alla Regione ed al Partito Democratico arriva prima della fine del foglio e dei saluti. «Fermo restando il mio impegno al fianco dei cittadini e a tutela della salute pubblica, non vorrei che le vicende correlate alla Asl mi impedissero di impegnarmi per la città di Frosinone».

Tradotto significa: se mi mettete i bastoni tra le ruote e giocate con la mia credibilità vedetevela voi e trovatevi un altro candidato sindaco.

Il cerino adesso torna alla Regione Lazio ed alla Cabina di Regia sulla Sanità. La stessa che ha detto al commissario Macchitella di non prorogare i contratti ai primari provvisori uscenti.

Una Cabina dove in giornata è arrivato un segnale chiaro anche su Neurochirurgia. Bloccata nei giorni scorsi e ‘osservata’ insieme ad altri punti del piano sanitario Macchitella, ora sta rivalutando l’intera questione.