E Cristofari non arretra: «Vado avanti». Costanzo: «Ferrara? Un attacco del centrodestra»

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Indietro non si torna. Fabrizio Cristofari non intende arretrare di un solo centimetro. Ma intende portare avanti la sua campagna elettorale con cui punta a diventare sindaco di Frosinone. Nemmeno l’invito a ritirarsi fatto nelle ore scorse dall’ex vice sindaco socialista del capoluogo Marco Ferrara  (leggi qui la lettera aperta di Ferrara) lo ha indotto a ripensare il suo impegno.

 

LA LETTERA DI FERRARA
Nella lettera aperta, Marco Ferrara aveva messo in guardia il suo amico Fabrizio Cristofari. Gli aveva fatto notare i «troppi segnali di abbandono: pochissimi cosiddetti “big” disposti ad entrare in lista (un ok chiaro solo dalla generosa senatrice Spilabotte), un partito assente ed entrato in crisi proprio in queste ore». E poi la posizione dell’ex sindaco Michele Marini «che lascia prigioniero di rancori (non sono per la politica) ciò che di positivo può ancora esprimere nel suo avvenire politico». Ma il vero allarme è quello sugli assenti. Domanda Ferrara: «Dove sono i tanti convitati di pietra che pure aleggiano sulla tua campagna elettorale? Sei sicuro che fa piacere a tutti coloro che lo dovrebbero avere che tu vada a cingerti di tricolore?»

 

LA RISPOSTA DI CRISTOFARI
La risposta di Fabrizio Cristofari arriva nel primo pomeriggio. «Interpreto la lettera come un’esortazione a proseguire con maggiore determinazione». Assicura che «non è un invito al disimpegno eventualmente suggerito proprio dal sottoscritto».

Nella replica, il presidente dell’Ordine dei Medici mette in evidenza «il sostegno espresso nei miei confronti dal dottor Norberto Venturi» segretario del circolo cittadino del Pd. E annuncia che i «prossimi giorni saranno dedicati agli incontri con i cittadini, i Movimenti, le forze politiche».

 

IL SEGRETARIO PROVINCIALE COSTANZO
La lettera di Marco Ferrara – che ha lasciato la politica ormai da anni – non è passata inosservata agli occhi del segretario provinciale Pd Simone Costanzo. Soprattutto nel passaggio in cui si fa riferimento al ruolo evanescente del Partito. Per Costanzo, quella lettera aperta deve essere considerata «un attacco scomposto del centrodestra. Denota che c’è una grande paura per il consenso che sta registrando Fabrizio Cristofari. Abbiamo già visto il sorpasso evocato da Mario Abbruzzese alle scorse Provinciali. Quindi, mi aspetto una sua profezia anche sulle Comunali di Frosinone che verrà altrettanto sicuramente smentita».

E sui convitati di pietra? nessuno parla degli assenti intorno a Cristofari, evocati da Marco Ferrara. «Voglio rassicurare il Centrodestra – dice Costanzo – che tutto il Pd è mobilitato sulla campagna elettorale di Frosinone».

 

IL PRESIDENTE POMPEO
La mobilitazione del Pd intorno alla candidatura di Fabrizio Cristofari la mette in evidenza il presidente della Provincia Antonio Pompeo. Ricorda il lavoro di cesellatura politica intorno alla sua giunta «con cui abbiamo spianato la strada ad un accordo politico da replicare in tutta la Provincia a cominciare dalle elezioni comunali di Frosinone». Il riferimento è agli equilibri creati con Area Popolare di Alfredo Pallone alla quale è stata riconosciuta la vice presidenza e con l’area della sinistra che fa riferimento a Luigi Vacana e Daniela Bianchi ma anche con il Psi di Gian Franco Schietroma. Non a caso hanno la presidenza del Consiglio Provinciale.

«Noi abbiamo fatto la nostra parte – dice Pompeo – per spianare la strada verso una larga coalizione di centrosinistra che replichi gli equilibri presenti nel governo nazionale. Abbiamo lavorato per aprire la strada alle amministrative a Frosinone. Adesso è il Partito Democratico a dover fare la differenza: bisogna uscire allo scoperto».

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