Il Pd abbozza la lista per Cristofari. i Fratelli abbracciano Ottaviani

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Le caldaie di Nicola Ottaviani sono in pressione da mesi. Il fuoco sotto al pentolone di Fabrizio Cristofari è stato acceso una settimana fa. E l’acqua sta iniziando a bollire: la vera corsa tra i due candidati sindaco di Frosinone inizierà tra poco.

 

IL FRONTE INTERNO
Il Pd ha ha messo mano alla lista. Lo ha fatto durante una riunione che ha visto insieme i vertici provinciali del Partito, gli eletti, i dirigenti del Circolo. Ai lavori c’erano il candidato sindaco Fabrizio Cristofari, il segretario provinciale Simone Costanzo, il presidente provinciale Domenico Alfieri, il vice segretario Sara Battisti, il senatore Maria Spilabotte e l’onorevole Nazzareno Pilozzi. Assenti giustificati Francesco De Angelis e Francesco Scalia. 

Il dibattito interno ha portato ad una conclusione: no al gioco delle quote. Cioè, no a candidature decise in base a quanto rappresentano le componenti nel Circolo o in Federazione. E’ stato definito così il primo 10% della lista: sono i nomi di quelli che notoriamente hanno un grande consenso. Il senatore Maria Spilabotte ha confermato che scenderà in campo e si candiderà. Il segretario del circolo Norberto Venturi, dopo mesi di riflessione, ha detto che darà il suo apporto ed appoggerà il candidato.

Poi ci si è presi una pausa di riflessione nel corso della quale individuare gli altri nomi. E’ stato chiesto di sondare la disponibilità di alcuni “nomi di spessore, autorevoli, anche esterni al Partito ma di area”.

 

LA CENA INDIGESTA
Un apporto arriverà dall’area De Angelis – Buschini. L’altra sera Fabrizio Cristofari ne ha parlato l’assessore regionale Mauro Buschini all’ora di cena.

Le indiscrezioni dicono che Cristofari abbia usato un argomento molto convincente nel corso di quel colloquio (durante il quale lui non ha mangiato). La sostanza sarebbe stata: Caro Mauro, voi e la vostra componente fate un po’ come vi pare, ma sappiate che poi alle Regionali potrei candidarmi io, senza simboli di Partito, coinvolgendo l’intera mia categoria in tutta la provincia. Pare che a Buschini si sia bloccato il boccone. Perché una candidatura del presidente dell’Ordine dei Medici alle Regionali è in grado di destabilizzare tutti i calcoli che l’assessore di Nicola Zingaretti ha fatto da tempo per essere rieletto.

 

L’ALA SINISTRA
Resta de definire la posizione dell’ala sinistra nello schieramento. Cosa farà quel frastagliato corpo elettorale che sta alla sinistra del Pd? Il consigliere regionale Daniela Bianchi in mattinata ha incontrato il candidato civico Stefano Pizzutelli. Ma è stato un aperitivo tra amici di vecchia data: hanno parlato anche di politica ma senza intessere nessuna strategia.

Daniela Bianchi venerdì è stata vista parlare con Fabrizio Cristofari. Hanno avuto uno scambio di vedute non molto lungo. Ma chi era nelle vicinanze assicura che il consigliere regionale abbia spiazzato il candidato sindaco. Gli avrebbe detto: non è un problema di programmi né di identità di vedute. «Questa è roba da vecchia politica, basta un po’ di buon senso per mettere a punto un programma, la vera sfida è sul modello».

Il colpo grosso è stata la frase successiva: «Vuoi il nostro appoggio? Vuoi vincere le elezioni? Devi dare garanzie sul modello di governo della città. Dimostra che non hai le mani legate e puoi far saltare il tappo. Fai saltare gli accordi con i Partiti, presentati come uomo civico, fai le intese con i candidati e con la città. I voti non sono dei Partiti ma della gente. Se fai così spiazzi tutti e dimostri che davvero a Frosinone sei nella condizione di poter mettere le mani su qualsiasi tema, perché non sei ostaggio di alcun accordo».

 

 

LA FLOTTA DI PALLONE
All’appello continua a mancare il vice presidente nazionale dell’Aviazione Civile Alfredo Pallone con la sua flotta di Area Popolare. Il violento scontro  avvenuto mercoledì sera in Provincia e culminato negli insulti ha scavato il solco. (leggi qui) Ci sono due terzi del Partito che vogliono la rottura immediata con il Pd e la candidatura con Nicola Ottaviani. Pallone ha imposto una settimana di riflessione, ricordando che in politico è  errore grave decidere con la pancia anziché con la testa.

Il sospetto di Pallone è che la zuffa dell’altro giorno, con i consiglieri intervenuti a separare il vice presidente della Provincia Andrea Amata (Area Popolare) ed il presidente provinciale Pd Domenico Alfieri, sia stata una provocazione. Finalizzata a determinare la rottura del dialogo personale tra lui ed il presidente della Provincia Antonio Pompeo. Ed innescare la rappresaglia politica: cioè un no alla richiesta di appoggiare Fabrizio Cristofari rompendo a Frosinone lo schema politico nazionale.

Proprio per questo Alfredo Pallone ha ordinato alla sua flotta di volare basso per l’intera prossima settimana. Lui sarà assente qualche giorno e solo al ritorno, con la situazione decantata, verrà presa una decisione.

 

IL PANTHEON PER MEMMO

Un appoggio molto forte potrebbe arrivare dall’ex sindaco Memmo Marzi se accetterà di presiedere il comitato elettorale di Fabrizio Cristofari. Una sorta di pantheon con tutte le figure di riferimento del Pd cittadino e provinciale. Marzi in mattinata ha detto «Sosterrò Fabrizio come se fossi candidato io in prima persona, perché è una persona perbene. A sostenerlo in lista ci saranno anche alcuni nomi che esprimerò. Quale sarà il mio ruolo nell’organizzazione è tutto da vedere. Ma è certo che mi impegnerò come se fossi candidato io»

 

IL CAFFE’ PER MICHELE
Non ci sarà invece l’appoggio dell’altro ex sindaco, Michele Marini. Lo ha ribadito in mattinata durante la chiacchierata avvenuta invia Aldo Moro con il responsabile nazionale del dipartimento Lavori Pubblici di Forza Italia Silvio Ferraguti e con l’ex presidente del Consiglio Provinciale Danilo Magliocchetti. Anche a loro ha detto che non sosterrà Fabrizio Cristofari. Ha messo in chiaro che il problema ormai non è più personale: alla base del no, non c’è il mancato appoggio di Cristofari alla sua rielezione cinque anni fa. Il problema è politico ed più profondo: per Marini sta tutto in un Pd che non ha messo in campo alcuna azione con cui riparare quella spaccatura. Nella chiacchierata con i due esponenti azzurri, l’ex sindaco ha confermato che, per quanto lo riguarda, non remerà a favore di Cristofari. Ma nemmeno gli remerà contro.

Resterà sulla sponda del fiume: lì dove in genere ci si accomoda aspettando che la corrente trasporti i cadaveri politici degli sconfitti.

 

I FRATELLI PER NICOLA
Proprio di fronte allo spiazzo nel quale parlavano Marini, Ferraguti e Magliocchetti, sull’altro lato della strada, il consigliere regionale Mario Abbruzzese stava prendendo un caffè con il coordinatore provinciale Pasquale Ciacciarelli. Nessuno dei due gruppi si è accorto dell’altro. Mentre aspettavano che il barista gli servisse le tazzine al bancone, Abbruzzese ha detto “Pasquà, conviene che ci facciamo vedere di più in giro: bisogna smetterla con questa diceria che io ti ho scaricato. Questa è opera di chi vuole cercare di dividere il Partito

Il leader di Forza Italia ed il coordinatore poi si sono rimessi in macchina e sono saliti nella parte alta di Frosinone. Dove hanno incontrato il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Marco Marsilio,  l’ex parlamentare europeo Alessandro Foglietta, il dirigente provinciale Massimo Ruspandini. Insieme sono andati nello studio del sindaco Nicola Ottaviani. Il progetto è quello di riproporre un’asse come quello messo in campo a Cassino, insieme a Noi con Salvini ed una fitta schiera di liste civiche.

Si va in questa direzione. Ma Ottaviani farà di tutto per essere visto il più possibile come il sindaco delle civiche e della città

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