I sorrisi per Cristofari, gli stessi sfoderati per Petrarcone

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

L’ultima volta era stato a Cassino. Più o meno un anno fa. Nell’album delle foto di famiglia del Pd, l’ultima istantanea nella quale c’erano proprio tutti, era stata scattata all’interno del comitato elettorale di Giuseppe Golini Petrarcone. Nessuno mancava. C’era un entusiasta Francesco De Angelis che dispensava sorrisi. C’era un compassato Francesco Scalia ancora rigido ma convinto. Si aggiustava il capello canuto il presidente della Provincia Antonio Pompeo. E poi gli uomini di ogni componente: ambasciatori Mosilliani, scorie Fardelliane, emissari Fontaniani e tutte lo scibile politico cassinate.

Quel giorno si presentava la candidatura unitaria di Peppino Petrarcone per il secondo mandato da sindaco di Cassino. E tutti giuravano che sarebbe stato eletto al primo turno. Perchè il Pd è unito. Perchè ci siamo tutti. Perchè quando il Pd dialoga vince.

Poi la storia, nel giro di qualche settimana, ha iniziato a cambiare. Tanto che oggi governa Cassino il sindaco D’Alessandro. Uno che si presentava sui manifesti puntando sul claim ‘Carlo Maria chi?

I sorrisi e gli abbracci esibiti ad uso dei flash e delle telecamere sono assolutamente sovrapponibili a quelli mostrati oggi in occasione della presentazione del candidato sindaco unitario del Pd a Frosinone, Fabrizio Cristofari.

Stia sereno, dottore. Ma se vuole vincere, tenga aperti gli occhi.

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