Lunga fila alla Asl: tutti in coda per pesarsi (Croce RoTTa)

Indiscrezioni, maldicenze, pettegolezzi, taglia e cuci dalla Sanità. Il caso delle file per pesarsi. E scoprire così quanti soldi in più si guadagneranno. Questa rubrica è marcoferrarafree: l'addetto stampa è sempre obbligato a precisare. E noi ne abbiamo rispetto.

Il nemico è lì. Cinico. Senza emozioni. Ti aspetta: non viene a cercarti, sa che è solo questione di saper aspettare e sarai tu ad andare da lui.

Conosce le tue abitudini, i tuoi errori: attende che tu sia a tiro per mettere a segno il colpo. Preciso, efficiente: nessuna pietà.

La bilancia è il nemico con il quale tutti dobbiamo fare i conti nel periodo di Natale. Ogni fetta di panettone? È pronto a rinfacciarcela, i babà tanto buoni fatti dalla vicina? Li vede e li pesa ad uno ad uno rivelando quanta ciccia ci hanno lasciato in ricordo. Così come fa pure per tutte le fette di zampone, le lenticchie, le colline di pasta al forno eroicamente scalate, forchettata dopo forchettata, durante le feste.

Mai uno sconto. L’orologio, almeno, puoi metterlo dieci minuti in avanti ed hai l’illusione di essere arrivato puntuale all’appuntamento, a dispetto dell’orario indicato dalle lancette. Con la bilancia non puoi barare. Al limite puoi provare a salirci un piede alla volta. Ma è solo aumentare la sofferenza e l’agonia.

 

LA BILANCIA DELLA ASL

Non per tutti è così. Quest’anno c’è pure chi è contentissimo di salire sulla bilancia. E di farsi pesare. Gioisce come un ragazzino a Disneyland più l’ago del peso sale in alto.

Al punto che c’è la fila per pesarsi.

Una gioia riservata al personale della Asl di Frosinone. Grazie all’atto deliberativo 2365 del 22 dicembre 2017 “Adozione del nuovo sistema di pesatura delle strutture aziendali – Dirigenza Medico Veterinaria“.

Cosa è? Cambiano le tecniche per la pesatura dei bovini prima di procedere alla macellazione? O i maialini devono essere sistemati in maniera differente dal passato per stabilire se hanno raggiunto il peso forma per passare in salumeria?

Macché! Qui si parla di soldi.

 

IL PROVVEDIMENTO

Il provvedimento è composto da otto pagine. Si parte dalle Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche. Si passa poi a snocciolare i contratti collettivi di categoria dei Veterinari. Si fa riferimento al contratto dell’area della Dirigenza Medico Veterinaria.

La premessa poi poggia sulla delibera 1670 del 2016 con cui la Asl ha riconosciuto la corresponsione dei fondi contrattuali dal 2001 al 2015, con un successivo accordo ponte per gli anni 2016 e 2017.

Quindi si fa riferimento alle riunioni sulla contrattazione integrativa tenute il 25 settembre, il 14 novembre, il 30 novembre ed il 6 dicembre 2017.

Ma… la sostanza? Per trovarla bisogna sorvolare fino a pagina 4. Lì la Asl delibera “Di adottare, a partire dal primo gennaio 2018, il nuovo sistema di pesatura delle strutture dirigenziali della dirigenza Medico Veterinaria, rappresentato nell’allegata Tabella 2.” Un sistema che supera e sostituisce il precedente che era in vigore dal 2014.

Il valore economico del punto, ai fini della corresponsione dell’indennità di posizione variabile aziendale alla dirigenza medico veterinaria è fissato in 108 (centootto)

 

MA CHE SIGNIFICA?

La traduzione è che cambia il metodo con cui stabilire se un incarico sia più o meno importante.

In base alla nuova ‘bilancia’ ogni punto vale € 108. Se dal punteggio di 100 passi (grazie all’adozione del nuovo sistema di pesatura) a 200 guadagni senza nessuno sforzo € 10.800 annui.

Altro che gli 80 euro di Renzi.

Un’operazione che ha spiazzato gli stessi sindacati: per il 2018 non avranno altro da chiedere né a Babbo Natale né alla Befana. Molte delle sigle – si legge nel provvedimento –  “non hanno espresso parere favorevole alla proposta“.

E ora ecco i veterinari in fila, felici e plaudenti, pronti a sostenere su ogni fronte l’attuale dirigenza.

Capito perché c’è la fila per pesarsi?

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