Cusani? Ricorso accolto. Ma resta dentro

La suprema Corte di Cassazione accoglie il ricorso della difesa e annulla l’ordine di carcerazione che da oltre sei mesi sta tenendo in cella il sindaco di Sperlonga Armando Cusani. Ma è un annullamento con rinvio ad altra sezione che dovrà rivedere il caso. Nel frattempo, Cusani resta in carcere. Tra sei giorni il via al processo

 

 

ANTONIO BERTIZZOLO per LATINA OGGI

I giudici della Corte di Cassazione hanno sciolto la riserva ieri sera, poco dopo le 19 e hanno disposto l’annullamento con un rinvio ad un’altra sezione del Tribunale del Riesame, dove i giudici dovranno decidere della posizione processuale dell’ex sindaco di Sperlonga Armando Cusani, detenuto in carcere con l’accusa di corruzione e turbativa d’asta nell’inchiesta ribattezzata Tiberio, nata proprio dall’hotel di Sperlonga.

E’ stato l’avvocato Angelo Palmieri che assiste l’indagato a presentare ricorso davanti alla Suprema Corte, avverso il provvedimento del Riesame che aveva confermato in blocco l’accusa del pm Valerio De Luca e a chiedere ieri in aula l’annullamento sollevando alcune questioni di natura procedurale a partire dalla nullità delle intercettazioni telefoniche.

Anche il procuratore generale una volta che ha letto i motivi ha chiesto l’annullamento e al termine della camera di consiglio i giudici hanno disposto un rinvio.

Cusani resta in carcere.

L’avvocato Angelo Palmieri non ha voluto rilasciare dichiarazioni limitandosi a dire. «Le dichiarazioni le ho fatte nelle aule di giustizia e in Cassazione».

Tra meno di una settimana intanto inizierà il processo davanti al Collegio Penale presieduto dal giudice Francesco Valentini nei confronti dell’ex sindaco di Sperlonga e degli altri imputati che hanno scelto di essere processati con il rito ordinario. Per alcuni a Roma il Riesame aveva annullato il vincolo associativo mantenendo inalterate le esigenze cautelari.

L’operazione Tiberio era stata condotta lo scorso 16 gennaio dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Latina e aveva portato in carcere l’ex sindaco di Sperlonga. L’inchiesta era stata trasversale e aveva interessato oltre che la città di Sperlonga dove sono finite sotto la lente degli investigatori alcune gare d’appalto, anche altri centri della provincia di Latina arrivando anche a Maenza, Priverno, Prossedi e poi Nettuno.

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