Dai dilettanti alle porte del sogno: la grande scalata di Bevilacqua

Giovane, motivato e piace a Grosso: alla scoperta del neo difensore del Frosinone che martedì compie 20 anni e si è regalato il primo contratto da professionista. Friulano di Ronchi, è salito alla ribalta nella Manzanese in Serie D. Centrale ma anche terzino, nel precampionato è stato sempre utilizzato dimostrando carattere e buone doti tecniche.

Alessandro Salines

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Nella “sagrestia” dello spogliatoio si sussurra che quel ragazzone friulano sceso a Frosinone da Ronchi dei Legionari in provincia di Gorizia sia molto stimato da Fabio Grosso. Non a caso è stato gettato nella mischia in tutte le amichevoli precampionato anche quando non era ancora tesserato e pure in un ruolo non proprio il suo. E per un giovane alle prime armi la fiducia del tecnico, tra l’altro un ex campione del mondo, può essere una spinta notevole.

Federico Bevilacqua martedì compirà 20 anni e si è regalato il primo contratto (triennale) da professionista dopo essersi messo in mostra con i dilettanti della Manzanese. Un salto in alto, dalla Serie D alla B, da far tremare i polsi a chiunque. Un exploit ancora più grande se si pensa che 2 stagioni fa giocava addirittura in Eccellenza.

Ma il difensore centrale friulano ha le carte in regola per farcela: qualità tecniche, stazza, determinazione e soprattutto la testa sulle spalle. 

PROGETTO GIOVANI

Federico Bevilacqua

Federico Bevilacqua è uno dei ragazzi del nuovo corso del Frosinone, inaugurato con la conferenza stampa di Maurizio Stirpe del 23 giugno. Il profilo più volte delineato dalla dirigenza: giovane, proveniente dalle categorie inferiori, scovato dallo scouting ed in grado di creare valore. (Leggi qui Frosinone, Stirpe apre il nuovo nuovo ciclo).

Bevilacqua ha militato in diversi club: ha iniziato nel Ronchi, poi Udinese, Virtus Corno, Pro Gorizia, Donatello, ancora Udinese ed infine l’arrivo a Manzano, 6 mila anime in provincia di Udine. Proprio nella Manzanese è salito alla ribalta disputando due ottime stagioni. Ha vinto l’Eccellenza e la Coppa Italia di categoria segnando il gol decisivo. In Serie D ha collezionato 35 presenze e 2 reti e si è imposto tra i migliori difensori del girone C. Nasce centrale, forte fisicamente dall’alto dei suoi 188 centimetri, puntuale in marcatura, Bevilacqua possiede già una buona lettura delle fasi difensive ed in più sa impostare l’azione da dietro.

Caratteristica quest’ultima fondamentale in un calcio che richiede anche ai difensori di partecipare alla costruzione della manovra. Nelle amichevoli giocate in queste settimane ha mostrato una buona personalità e disciplina, oltre alle qualità tecniche e fisiche. Grosso lo ha utilizzato anche da terzino e lui si è disimpegnato  bene. Chi lo conosce ne apprezza l’umiltà, la serietà e la continua voglia di crescere.

È molto critico con se stesso e ritiene che debba ancora migliorare tanto sotto l’aspetto tecnico, tattico e soprattutto mentale.

MALDINI E FELIPE

Paolo Maldini (Foto: Sara Minelli / Imagoeconomica)

Il suo modello di difensore è Paolo Maldini anche se da tifoso rossonero impazziva per i gol di Kakà. Importante per la sua crescita è stato comunque il difensore brasiliano Felipe, 37 anni, 375 gare in Serie A tra Udinese, Spal e Parma. Sono stati compagni di squadra alla Manzanese e Bevilacqua ha imparato molto dall’esperto centrale. Soprattutto sotto l’aspetto dell’interpretazione del ruolo e dei vari momenti della partita.

I suoi maestri sono stati Massimiliano Giatti e Patrick Bertino, due allenatori che hanno inciso molto sulla sua crescita sotto il profilo psicologico. Ma anche i tecnici avuti alla Manzanese hanno avuto il loro peso nell’esplosione di Federico. Stiamo parlando di Fabio Rossito, un grande motivatore, e Roberto Vecchiato, che da ex difensore gli ha regalato preziosi consigli.

Ma il vero segreto del neo difensore giallazzurro è la famiglia che lo ha sempre supportato e soprattutto gli ha trasmesso i veri valori della vita come lo studio. Federico infatti è iscritto alla facoltà di Scienze Motorie all’Università di Udine. E spera di laurearsi per dare una soddisfazione a mamma Lara e papà Franco. Anche il fratello Riccardo gioca a calcio nella Staranzano (Promozione friulana) dopo un passato da velista. 

“CAMPIONE DI VALORI”

Alla Manzanese grande orgoglio per il salto in alto di Bevilacqua ma neppure tanto stupore. Conoscendo il valore del giovane difensore.

La Manzanese ha sempre messo al centro del proprio progetto la valorizzazione dei propri talenti – si legge in una nota – Un lavoro, portato avanti con passione, che in questi anni ha permesso di raccogliere importanti risultati nel settore giovanile e a tanti giovani calciatori di emergere. Simbolo di questo percorso virtuoso non può che essere Federico Bevilacqua. Dopo aver vinto da protagonista il campionato di Eccellenza e la Coppa Italia di categoria e al termine di una prima grande stagione in Serie D, è riuscito a conquistarsi un posto tra i professionisti. Un grande salto a lungo sognato che non può che rendere orgogliosa l’intera società che lo ha cresciuto nelle ultime stagioni”.

Filippo Fabbro

Il presidente Filippo Fabbro era sicuro che Bevilacqua avrebbe sfondato. “La prima volta che ho parlato con Federico ho capito subito che avevo di fronte un ragazzo con dei valori umani che gli avrebbero potuto consentire di emergere – ha rivelato Fabbro – Le sue qualità tecniche si sono già espresse in questi due anni ma il suo potenziale èancora da esplorare. Ho da subito creduto in lui e ci siamo dati fiducia reciprocamente. È stato il nostro centrale difensivo titolare in queste due stagioni di successi importanti. Resterà indelebile il suo gol decisivo nella finale di Coppa Italia. Ora per lui si chiude un capitolo e se ne apre uno nuovo, bello e importante, in cui deve ripartire e guadagnarsi sul campo le sue soddisfazioni. Se continuerà con i valori importanti di umiltà e determinazione che la sua famiglia gli ha trasmesso sono convinto che la sua strada lo porterà ancora più lontano”.

Ora spetta a Federico confermarsi sul campo. Prossima tappa: l’esordio in Serie B. E la gara contro il Parma di Buffon sarebbe una grande occasione.