Dal c’eravamo tanto odiati al possiamo fidarci davvero?

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Un anno fa Zicchieri e Ruspandini volevano rottamare Abbruzzese, ora lo riconoscono come unico interlocutore. Ma lo temono. E viceversa. Il centrodestra provinciale attraversa un momento decisivo: la centralità dello scenario cassinate.

Esattamente un anno fa l’onorevole Francesco Zicchieri (Lega) e il senatore Massimo Ruspandini (Fratelli d’Italia) chiedevano di cambiare tutto nel centrodestra provinciale, a cominciare dalle regole d’ingaggio con Forza Italia e dai rapporti con Mario Abbruzzese, leader di Forza Italia. Il ragionamento politico era “basta con quella parte di centrodestra che ha fatto accordi con il Pd ad ogni livello, basta con gli inciuci negli enti intermedi”.

Adesso la situazione e la prospettiva sono completamente cambiate e per quanto riguarda la candidatura a sindaco di Cassino l’idea sembra essere quella di ripartire dal centrodestra vecchio stampo. Ma sarà fondamentale cercare di superare davvero più di qualche imbarazzo politico. Perché se c’è un Partito che ha sbarrato la strada a soluzioni per salvare l’Amministrazione guidata da Carlo Maria D’Alessandro, quello è stato la Lega.

Con l’onorevole Francesco Zicchieri che ha stoppato sul nascere ogni tipo di iniziativa in questo senso. Mentre il coordinatore provinciale del Carroccio Carmelo Palombo non ha mai dato l’impressione di poter prendere in mano la situazione.

Più cauti i Fratelli d’Italia del senatore Massimo Ruspandini. Il centrodestra adesso però si rende conto di quanto sia strategica Cassino nella prossima tornata amministrativa. Intanto perché sarà impossibile vincere nelle roccaforti del centrosinistra come Veroli e Isola del Liri. Ma poi perché perdere anche Cassino avrebbe conseguenze forti sulla coalizione perfino nel futuro assetto delle candidature alla Camera, al Senato e alla Regione. Soprattutto adesso che il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani viene considerato in quota Lega.

Mario Abbruzzese sta analizzando attentamente il da farsi: cedere la candidatura a sindaco agli alleati per poi rivendicare altro al tavolo delle trattative del centrodestra oppure accettare di nuovo di esprimere il candidato alla guida della Città martire? O ancora: lasciare che la strategia della Lega la conduca ancora più in fondo al vicolo cieco nel quale si è infilata, fingendo poi di convergere tutti su un candidato terzo? Come Massimiliano Mignanelli (poco compatibile) o Claudio Lena (più rispondente al profilo richiesto)?

Con ogni probabilità si voterà lo stesso giorno per europee e comunali, il 26 maggio. Ma con due sistemi diversi. Impossibile fare calcoli. Da Cassino passa l’unità o meno del centrodestra provinciale. Alla fine tutto si riduce a due domande: 1) Zicchieri e Ruspandini si fidano di Abbruzzese?; 2) Abbruzzese si fida di Ruspandini e Zicchieri?

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