«Dal congresso alle correnti: così cambia il Pd»

Francesco De Angelis a tutto campo: «Pensare Democratico sarà un laboratorio di idee». «Fantini dovrà superare i vecchi schemi. Lo aiuterò». «Nicola Zingaretti premier? Sarebbe una soluzione forte e prestigiosa»

Corrado Trento

Ciociaria Editoriale Oggi

Francesco De Angelis, leader storico del Pci-Pds-Ds-Pd in Ciociaria, fa il punto della situazione a tutto campo.

Allora De Angelis, parliamo del congresso provinciale. Si farà come e quando?

«Si parte subito e a luglio completeremo questo importante percorso. Sarà anche l’occasione dopo la pandemia per ripensare il Pd, che sarà chiamato a modificare le proprie forme di partecipazione alla vita democratica. In questi mesi c’è stato un Partito che ha saputo tirare fuori il meglio di sé mettendosi al servizio del Paese, delle nostre comunità, con la sua organizzazione territoriale. Ora si riavvia la discussione nei circoli, con gli iscritti, per concludere la fase congressuale e rinnovare gli organismi dirigenti».

LUCA FANTINI
Luca Fantini sarà davvero il segretario che riuscirà a superare l’impostazione correntizia? Le chiedo questo perché alla fine le correnti continuano a pesare e non poco a livello provinciale.

«Luca dovrà mettere in campo un Partito nuovo che valorizzi il pluralismo e che, nel contempo, superi il vecchio schema delle correnti. Liberare il Pd dalla cristallizzazione del dibattito e del confronto politico è sicuramente uno degli obiettivi. Non sarà facile, certo, ma la spinta dal basso dei giovani ci aiuterà. E noi dobbiamo avere il coraggio di investire e sostenere le energie delle nuove generazioni verso il cambiamento. Sono questi i motivi che mi hanno indotto a fare il primo passo e a chiamare fuori dal congresso Pensare Democratico».

Che futuro immagina per Pensare Democratico?

«Non una corrente di Partito, ma un laboratorio di idee aperto alla società civile. Immagino una radicale innovazione, ci sto lavorando da tempo ascoltando i contributi che provengono da mondi diversi. Sono rimasto colpito dalla straordinaria voglia di partecipazione. Ecco perché ho immaginato un laboratorio che si apra alle persone e non alla politica “organizzata”. Un laboratorio di idee, utile al Pd per aprirsi alla società e ai movimenti e riempire di contenuti il suo progetto politico per il cambiamento del Paese. Pensare democratico deve aiutare il Pd a liberare il tavolo dai vizi della vecchia politica e restituire ad essa le sue finalità di servizio della persona. È questa la strada giusta».

Quando partirà il Consorzio industriale unico della Regione Lazio?

«Stiamo accelerando e credo che a gennaio saremo pronti per partire. Daremo vita al più grande Consorzio Industriale d’Italia con una nuova mission e con nuovi strumenti a sostegno delle imprese e del territorio. Una funzione strategica per lo sviluppo e l’economia della Regione. Saremo più vicini e più utili al sistema produttivo delle imprese. Partiremo con l’obiettivo di mettere in campo da subito risorse per restituire forza, competitività e attrazione al territorio. Le province saranno protagoniste di questa nuova stagione».

FRANCESCO DE ANGELIS CON NICOLA ZINGARETTI
A settembre si vota in otto Comuni, tra i quali Ceccano e Pontecorvo. Ci sono grossi problemi da superare tra Pensare Democratico e Base Riformista. Perché è così difficile trovare una sintesi?

«Non è così, non vedo problemi. Abbiamo superato bene alcune questioni, assolutamente normali in queste fasi. A Pontecorvo c’è stata l’Assemblea degli iscritti e abbiamo deciso all’unanimità di fare ricorso allo strumento delle Primarie per la scelta del candidato. A Ceccano si va al voto con una lista civica che si apre alla società civile e aiuta il Pd a superare alcune discussioni interne. I fatti dicono il contrario e la storiella della mancata sintesi questa volta non regge. Siamo uniti: il nostro avversario è la destra».

Però non presentare la lista a Ceccano, l’ex roccaforte rossa, è un segnale di debolezza.

«Al contrario. Ci dà maggiore forza e poi non è la prima volta che presentiamo una lista civica alle elezioni amministrative. Voglio ricordare che sono numerosissimi i Comuni dove il Pd vince e governa con una lista civica. Ci apriamo al civismo e offriamo un approdo a chi oggi non si riconosce e sta fuori dai partiti. Il movimento delle Sardine è stato un esempio. Quindi il Pd non solo c’è, ma attraverso la sua lista civica “Democratici per Ceccano” si apre alle energie migliori della città per costruire una valida alternativa alla destra e tornare al governo. Con questa scelta diamo più forza e maggiori chances di vittoria al nostro candidato Marco Corsi».

FRANCESCO DE ANGELIS CON I DEPUTATI M5S DI FROSINONE
L’alleanza con i Cinque Stelle non funziona a livello nazionale. Non sarebbe meglio andare alle urne per il Pd?

«Ha ragione Zingaretti su questo punto: il governo deve andare avanti non per occupare poltrone, ma per fare le cose. La grande gestione della pandemia in Italia è stata riconosciuta anche dall’Organizzazione mondiale della sanità».

Come vedrebbe l’ipotesi di Zingaretti premier?

«Penso sia una soluzione forte e prestigiosa. E poi quando siamo andati al voto con Nicola candidato presidente abbiamo sempre vinto. Zingaretti ha fatto un grande lavoro e nel momento più difficile ha saputo unire e rafforzare il Pd. Oggi il Pd è diventato il pilastro di un governo che ha messo all’angolo la destra sovranista e affrontato con forza e serietà i problemi del Paese».

Alle prossime politiche lei sarà candidato?

«Non sappiamo ne come ne quando si voterà, figuriamoci i candidati. Il futuro, come recita una vecchia canzone, lo scopriremo solo vivendo».

Fra due anni a Frosinone lei vuole vincere. Con il modello Marzi. Con Mauro Vicano candidato sindaco?

«Ribadisco: per vincere occorre il voto trasversale. E quindi un candidato sindaco in grado di intercettare il voto trasversale. È vero che voglio vincere e farò di tutto».

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