Dal vantaggio record alla flessione: Frosinone ora deve chiudere i conti

I giallazzurri, in testa dalla 10^ giornata, hanno condotto il campionato con una regolarità straordinaria allungando il passo di settimana in settimana fino ad avere 15 punti sul terzo posto e 12 sul secondo. Nelle ultime 6 giornate la frenata ed il recupero di Bari e Genoa. Ma a 4 turni dalla fine il margine di 8 punti dovrebbe bastare per la promozione. Ed il Pisa fa ricorso

Alessandro Salines

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Un vantaggio massimo di 15 punti sul terzo posto e di 12 sul secondo. In testa da 24 giornate, dall’ottobre dell’anno scorso. Una corsa, anzi una marcia trionfale, uno strapotere. Ora per la prima volta dopo 15 giornate quel margine si è ridotto (in pratica dimezzato) sotto i 9 punti quando mancano 4 giornate all’epilogo. Ma niente paura le 8 lunghezze sul Bari (con gli scontri diretti favorevoli) rappresentano un margine ancora ampio e sufficiente per tagliare il traguardo e volare in Serie A anche in anticipo.

Le ultime 6 partite hanno rallentato la capolista che però si era portata avanti col lavoro in un campionato letteralmente dominato. Insomma manca poco per chiudere i conti, l’ultimo sforzo e già lunedì prossimo potrebbe iniziare la festa. Non bisogna assolutamente farsi prendere dalla sindrome del braccino corto. Testa fredda e cuore caldo per compiere il passo decisivo.

Una corsa senza freni

Il tecnico Fabio Grosso (Foto © Mario Salati)

Il Frosinone ha condotto il campionato con una regolarità impressionante allungando il passo grazie a 2 strappi pazzeschi (6 vittorie di fila nel girone d’andata e 5 nel ritorno) e una serie positiva di 10 turni. La squadra giallazzurra ha conquistato la vetta alla decima giornata (22 ottobre) dopo la vittoria (la terza del filotto di 6) proprio contro il Bari. E’ partita con un +2 sulla terza Ternana e +1 sulla seconda Genoa.

Da quella gara è stato un crescendo rossiniano fino al vantaggio massimo di 15 punti sulla terza (Bari) e 12 sulla seconda (Genoa) tra la 23^ e 25^ giornata. E fino alla 29^ il Frosinone ha mantenuto un divario di almeno 12 lunghezze sulla terza della classe. Ed anche sulla piazza d’onore il vantaggio è stato largo ballando tra 11 e 9 punti. Tanta da sembrare imprendibile. Una corsa senza freni che prefigurava una promozione con diversi turni d’anticipo.

La frenata

Alberto Gilardino ha portato il Genoa a -2 dal Frosinone

Nelle ultime 6 giornate però il Frosinone ha rallentato conquistando soltanto 7 punti (1 vittoria, 4 pareggi e 1 sconfitta). Passando da una media generale di 2 punti a partita ad una parziale di 1,16. Una frenata che ha permesso alle inseguitrici di accorciare le distanze. Il Genoa (secondo) ha recuperato 7 lunghezze arrivando a -2, mentre il Bari (terzo) 4 toccando -8.

Non a caso le squadre di Gilardino e Mignani sono quelle che hanno fatto meglio nel girone di ritorno con 33 e 30 punti contro i 29 del Frosinone. Mentre nelle ultime 6 è sempre il Genoa ad aver conquistato più punti (16; 11 il Bari).

Il calo della capolista è stato fisiologico: impensabile che potesse mantenere certi ritmi per l’intera stagione. Ma Grosso ha pagato infortuni, assenze e una condizione non perfetta di qualche elemento. Inutile negarlo: non si possono regalare giocatori del calibro di Mulattieri, Caso, Oyono e Szyminski come è capitato contro il Sudtirol.

Le strade per la Serie A ed il caso-Pisa

Pippo Inzaghi, allenatore della Reggina prossima avversaria del Frosinone

Per la promozione matematica senza guardare i risultati delle altre mancano solo 4 punti. Nonostante il Bari si sia avvicinato il Frosinone potrebbe festeggiare la promozione già lunedì prossimo. La capolista dovrà battere la Reggina e sperare che il Bari non faccia altrettanto nella sfida interna col Cittadella. Ma c’è anche un’altra ipotesi: pari del Frosinone, ko del Bari e pareggio o vittoria del Genoa. In questo modo sarebbe scongiurato un remoto arrivo a 3 a quota 69. E verrebbe premiato il Frosinone: la capolista potrebbe essere solo raggiunta dal Bari a 69 ma gli scontri diretti la metterebbero davanti.

Ma sulla classifica potrebbe irrompere il caso-Pisa. La società nerazzurra ha presentato preannuncio di reclamo dopo l’errore dell’arbitro Colombo in occasione dell’azione che ha portato al rigore della vittoria del Bari.

Luca D’Angelo (Foto: Fabio Fagiolini)

Il Pisa (assistito dall’avvocato Mattia Grassani) entro mercoledì dovrà depositare le motivazioni chiedendo l’errore tecnico e la ripetizione del match in quanto l’arbitro dopo aver toccato la palla avrebbe dovuto fermare il gioco. Intanto martedì il giudice non dovrebbe omologare il risultato. Peserà il referto arbitrale; senza un’ammissione di Colombo difficile che il ricorso possa essere accolto. Tra l’altro alcune fonti sostengono che alla fine il reclamo non sarà neppure formalizzato.